Menu Apri login

Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
lunedì 22 dicembre 2025  | aggiornato alle 13:00 | 116482 articoli pubblicati

La guerra cambia il menu a tavola di un italiano su tre: ecco come

Secondo l'indagine Coldiretti/Censis sulle abitudini alimentari degli italiani, più di un terzo della popolazione, pari al 35%, sta modificando le proprie scelte di consumo quotidiano. Questi cambiamenti [...]

 
23 novembre 2023 | 11:59

La guerra cambia il menu a tavola di un italiano su tre: ecco come

Secondo l'indagine Coldiretti/Censis sulle abitudini alimentari degli italiani, più di un terzo della popolazione, pari al 35%, sta modificando le proprie scelte di consumo quotidiano. Questi cambiamenti [...]

23 novembre 2023 | 11:59
 

Secondo l'indagine Coldiretti/Censis sulle abitudini alimentari degli italiani, più di un terzo della popolazione, pari al 35%, sta modificando le proprie scelte di consumo quotidiano. Questi cambiamenti includono strategie come portare il pranzo da casa per risparmiare, ridurre gli sprechi alimentari e privilegiare l'acquisto di prodotti italiani. L'indagine è stata presentata durante il Forum internazionale dell'agricoltura e dell'alimentazione, tenutosi a Villa Miani a Roma e organizzato dalla Coldiretti in collaborazione con lo studio The European House - Ambrosetti.

La guerra cambia il menu di un italiano su tre: ecco come

Più di un terzo della popolazione sta modificando le proprie scelte di consumo quotidiano

Anni di guerre e pandemia hanno causato incertezza e disagio ma hanno anche avuto l'effetto positivo di spingere gli italiani ad adottare comportamenti più virtuosi. E chi si trova in situazioni di difficoltà - rilevano Coldiretti/Censis - preferisce fare una spesa il più possibile tricolore, con quasi 9 italiani su 10 (87,3%) che acquistano prodotti che garantiscono l'italianità. Se in testa alla classifica delle strategie salva carrello c'è il ricorso a sconti e promozioni, al secondo posto si piazza il taglio degli sprechi, anche con la cucina degli avanzi. In ufficio oltre un italiano su due che lavora si porta la gavetta con pasti preparati spesso con avanzi di pasti precedenti. Un'abitudine che accomuna tutte le classi di occupati dai dirigenti (porta il pranzo fai da te il 50,5%) agli impiegati e insegnanti (55%), dai dipendenti esecutivi (62%) fino al 63,9% dei lavoratori atipici. Ma la difesa delle tasche passa anche da una maggiore attenzione alle cose da mettere nel carrello. Secondo Coldiretti/Censis il 76,9% degli italiani prepara regolarmente una lista della spesa con relativa programmazione di cosa comperare che aiuta a tenere sotto controllo gli acquisti d'impulso ed a gestire con più oculatezza i budget familiari. Una pratica che accomuna tanto i redditi alti (72,2%) quanto quelli bassi (74%). E con acquisti più responsabili cresce anche il fenomeno dei farmer's market.

Secondo l'indagine Censis, tornano i piatti tradizionali della cucina povera sul 73% delle tavole italiane per mangiare bene salvando le tasche, con l'utilizzo di massa e nel quotidiano delle ricette della nonna che consentono di realizzare piatti non elaborati con ingredienti agevolmente reperibili e non particolarmente costosi. Ricette che non sono solo un'ottima soluzione per non gettare nella spazzatura gli avanzi, ma aiutano anche a non far sparire tradizioni culinarie del passato secondo una usanza molto diffusa che ha dato origine a piatti diventati simbolo della cultura enogastronomica del territorio, come la ribollita toscana, i canederli trentini, la pinza veneta o al sud la frittata di pasta. È un modo di cucinare, che ha beneficiato di una rivitalizzazione, divenendo dei veri e propri scudi contro l'inflazione per evitare ogni downgrading nella qualità del cibo messo in tavola. Il faro che guida le scelte a tavola resta la Dieta Mediterranea che ispira l'88,1% degli italiani. «Difendere questo regime - ha sottolineato il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini - è una battaglia per la salute dei nostri figli e del pianeta, ma anche di democrazia e giustizia sociale, che vale per l'identità e la sopravvivenza di tutti i singoli popoli».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Blancdenoir
Mangilli Caffo
Hospitality
Debic

Blancdenoir
Mangilli Caffo
Hospitality

Debic
Lucart
Ristorexpo