Buoni pasto, le associazioni di categoria sono tornate a chiedere al Governo di fare charezza sulla questione. Bar, ristoranti e supermercati considerano infatti i costi di gestione eccessivi e vorrebbero che il Governo intervenisse in occasione delle gare Consip per promuovere una strutturale riforma del sistema.
«Il ministro dell’economia Daniele Franco intervenga immediatamente sulle gare Consip e promuova una strutturale riforma del sistema dei buoni pasto. Non possiamo più sopportare una tassazione occulta ai danni di centinaia di migliaia di imprese della ristorazione e della distribuzione commerciale».
Così i rappresentanti delle sei organizzazioni che rappresentano il mondo dei pubblici esercizi e della distribuzione commerciale - ANCD Conad, Coop Italia e ANCC Coop, FIEPeT Confesercenti, Federdistribuzione, FIDA e FIPE-Confcommercio – che da anni stanno portando avanti una battaglia contro i meccanismi di gara previsti dal codice degli appalti e soprattutto contro un sistema che impone, di fatto, nelle gare pubbliche una tassa occulta a danno delle imprese che vale oltre 200 milioni di euro.
«Vogliamo ringraziare il senatore Manca – aggiungono i vertici delle organizzazioni - per l’attenzione dimostrata a questo tema al fine di favorire la revisione degli attuali meccanismi che regolano le gare della centrale unica d’acquisto. Un intervento autorevole che speriamo spinga il governo a provvedere ponendo fine a una situazione paradossale che mette a rischio l’esistenza stessa di una misura di welfare integrativo apprezzato e diffuso e, peraltro, già sostenuto da politiche di decontribuzione a favore dei datori di lavoro e defiscalizzazione a vantaggio dei lavoratori».
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