Gli italiani tornano al museo. Sono stati 1.721.637 i visitatori delle Gallerie degli Uffizi a Firenze nel 2021, con un aumento del 42,7% rispetto all'anno precedente, segnato dal lockdown. La crescita, spiega una nota, riguarda sia la Galleria delle Statue e delle Pitture nell'edificio vasariano (969.695 visitatori, +47,1% a confronto dei 659.043 del 2020), sia il Giardino di Boboli (512.633, +46,9% a confronto del 2020), sia Palazzo Pitti (239.309, +20,7%). Stabile la crescita del pubblico giovanile che visita il museo: gli under 25 nel 2021 sono stati 326.185, quasi 100mila in più dell'anno prima (+42,3%). In aumento anche gli introiti, dai 9.806.783 euro nel 2020 a 14.742.830 (+50,3%), con quelli da bigliettazione cresciuti del +58,9%, passando da 7.427.105 euro a 11.802.916. Scelta vincente anche la diversificazione delle fonti di reddito extra bigliettazione, come ad esempio la vendita di una serigrafia digitale del Tondo Doni certificata con la tecnologia Nft, che hanno contribuito per il 13% al bilancio del 2021.
Agli Uffizi visitatori in crescita
Lo scorso anno ha registrato anche il restauro di 78 opere, tra i quali il Ritratto di Dante di Andrea del Castagno e quelli delle icone russe ora esposte in Palazzo Pitti. Sono stati 79 gli interventi di recupero e progettazione architettonica. E ancora, sono state 25 le mostre organizzate: 10 alle Gallerie, con un forte accento sull'arte contemporanea, e 15 “off-site” (da Forlì a Nîmes a Hong Kong), ma soprattutto 10 trasferte nell'ambito degli Uffizi Diffusi, di cui la metà all'interno del progetto 'Terre degli Uffizi' organizzato con Fondazione Cr Firenze. Nel 2021 il patrimonio artistico delle Gallerie si è arricchito grazie a otto donazioni di opere (da segnalare, l'autoritratto del londinese Endless, il primo street artist a entrare nella collezione) e 15 acquisizioni, tra le quali il San Paolo di Pellegrino Tibaldi e Giovan Pietro Gnocchi (1585).
Per il direttore Eike Schmidt «questi numeri incoraggianti, eccezionali rispetto alla situazione generale, sono dovuti al lavoro incessante svolto anche nel periodo più nero delle chiusure: i restauri, sia quelli architettonici che delle opere, non si sono mai fermati, i nuovi allestimenti sono continuati e il personale delle Gallerie si è adoperato in ogni modo per raggiungere virtualmente il pubblico e fare entrare il museo nelle case». Sul fronte della comunicazione digitale sono quasi un milione i follower degli Uffizi sulle piattaforme social. Inoltre, il profilo Instagram delle Gallerie è al primo posto tra i musei italiani più seguiti.
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