Dopo il colloquio «sereno e gentile» con il ministro agli Affari regionali, Mariastella Gelmini tocca a quello con il ministro della Salute, Roberto Speranza. L'agenda di Arno Kompatscher, presidente della provincia autonoma di Bolzano, si fa sempre più serrata con l'avvicinarsi dell'introduzione della certificazione verde altoatesina per gli spostamenti.
Dopo Bolzano anche la Valle D'Aosta prepara il green pass regionale«Oggi contatterò il ministro Speranza per un dialogo e confronto. Il nostro approccio è comunque di leale collaborazione dei vari livelli di governo», ha ribadito Kompatscher. Nessuna fuga in avanti, quindi. Piuttosto, la voglia di sperimentare il ritorno a una qualche forma di normalità. Almeno negli spostamenti.
In mattinata, però, è stata la ministra Gelmini ad ammonire Bolzano e richiamarlo al
rispetto delle regole nazionali. «Ho telefonato a Kompatscher e l'ho invitato alla prudenza, dovremo impugnare quella legge. Non è ancora tempo per quel provvedimento», ha detto su
Rtl 102.5. «Il Governo sta pensando al green pass, con i tre criteri (tampone negativo, guarigione, vaccinazione,
ndr), ma servono regole nazionali, non regionali. Sapete che non mi piace impugnare le ordinanze regionali. Il green pass sarà una rivoluzione, un cambio di passo», ha aggiunto Gelmini.
E dopo la Provincia autonoma di Bolzano anche la la Regione Valle d'Aosta intende accelerare sull'istituzione di un green pass regionale. Lo ha spiegato oggi il presidente Erik Lavevaz: «Con l'assessore alla Sanità abbiamo in corso alcune valutazioni importanti su iniziative per cercare di anticipare ciò che sta avvenendo a livello nazionale». Il green pass dovrebbe essere gestito da una applicazione legata al sistema informatico dell'Azienda Usl che possa permettere di avere i dati aggiornati in tempo reale e che quindi consenta un controllo immediato.
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