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Vacanze ai tempi del Covid: torna di moda affittare ville

06 febbraio 2021 | 15:29
 

Vacanze ai tempi del Covid: torna di moda affittare ville

06 febbraio 2021 | 15:29
 

Complice il Covid e la pandemia, affittare una villa con piscina, una bella casa in campagna, in montagna o al mare è tornato di moda: nel 2020 sono, infatti, aumentati del 54% i connazionali che hanno scelto vacanza in case esclusive dalla Costiera Amalfitana alla Toscana, come sottolinea Emma Villas, tour operator 100% made in Italy, che fa capo all'imprenditore toscano Giammarco Bisogno, sul campo dal 2006.

"La pandemia ha inferto un duro contraccolpo al mercato degli affitti brevi da parte dei turisti stranieri nel 2020. - riferisce all'Adnkronos Giammarco Bisogno presidente e ceo di Emma Villas- C'è stato un crollo del 100% di questa fetta di mercato, soprattutto dall'extra Ue e quindi da Canada, Stati Uniti, Australia, mentre abbiamo riscontrato una buona tendenza dei flussi provenienti da nazioni europee come Germania, Svizzera, Francia e anche Olanda e Scandinavia. Ma il vero dato straordinario - sottolinea - è stata la richiesta di affittuari italiani on un incremento clamoroso".

Vacanze ai tempi del Covid: torna di moda affittare ville

"Grazie ad una campagna mirata sui clienti italiani - spiega - abbiamo salvato la stagione e ci accingiamo a fare lo stesso quest’anno. Se nel 2019 gli italiani rappresentavano solo poco più del 13% del totale, nel 2020 circa il 54% delle prenotazioni sono state confermate dai nostri connazionali, in particolar modo nord italiani in arrivo dalla Lombardia, Piemonte, Veneto. Sono stati loro ad aver risollevato l'economia del vacation rental" afferma Bisogno nel fare un bilancio della stagione estiva 2020 per le oltre 400 ville e casali distribuite su tutto il territorio nazionale, e di cui dispone la sua offerta turistica. Una azienda che fattura 15 milioni di euro l'anno, in tempi normali, con 4.500 settimane all'attivo e 30 mila ospiti l'anno".

L'imprenditore realisticamente però descrive la situazione senza piangersi addosso. "I primi mesi da aprile a giugno sono stati persi e quindi abbiamo valutato un calo del fatturato intorno al 25-30% rispetto al 2019. Ma ci riteniamo soddisfatti per come si era messa a marzo, con disdette continue. Abbiamo visto in nostri investimenti buttati via di colpo ma poi miracolosamente questi arrivi europei e italiani ci hanno consentito una certa ripresa". L'inverno ovviamente con la zona rossa è andata male, praticamente fermo totale.
L'Italia, secondo Bisogno, ha gestito abbastanza bene la pandemia rispetto ad altri Paesi. "Abbiamo lavorato molto sulla sicurezza facendo rispettare i protocolli di sanificazione come per gli alberghi e poi attraverso l'attivazione di assicurazioni covid con le varie compagnie, per rimborsare eventualmente i clienti, tanto che non abbiamo avuto alcun problema".

Quanto alle prospettive per il 2021 la situazione è molto nebulosa, non credo che prima della metà di maggio, giugno, si potranno fare dei grandi risultati, forse a Pasqua si potrà iniziare ma i tempi delle prenotazioni si sono allungati, in tempi normali avremmo avuto già il 50% delle prenotazioni per l'estate, vediamo che si è al 25%, comunque c'è un buon trend con gli europei e gli Stati Uniti. Dobbiamo essere ottimisti e credo che la stagione si allungherà da giugno a ottobre. Certo, ci saranno più prenotazioni last minute. E vedremo se ci saranno i patentini per i vaccinati".

© Riproduzione riservata STAMPA

 
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