Per finanziare il bonus vacanze sono stati stanziati 1,7 miliardi di euro ma ne sono stati utilizzati solo 700 milioni. Le risorse 'avanzate' sono andate in parte a coprire le maggiori spese per i contributi a fondo perduto, previsti dallo stesso provvedimento (il decreto legge rilancio), e il resto andranno a finanziare una nuova tranche di buoni. E' quanto emerge dai dati contenuti nei dossier dei tecnici del Senato sullo schema di decreto ministeriale recante 'compensazione di interventi fiscali per l'anno 2020 in relazione al bonus vacanze e al contributo a fondo perduto' e il decreto legge ristori.
Nei documenti si legge che, grazie alla misura varata la scorsa primavera, alla data del 23 settembre 2020, sono stati generati più di 1,5 milioni di bonus vacanza, per un valore economico complessivo di 689,7 milioni di euro, a fronte di uno stanziamento di 1,7 miliardi di euro. Con il decreto legge ristori vengono in parte rimesse in campo le risorse, per finanziare una nuova tranche di tax credit vacanze, che viene prorogato fino al 30 giugno 2021. Secondo il Mibact nel 2021 si stima un utilizzo del bonus per un valore di 350 milioni di euro.
Rispetto ai termini fissati attualmente (31 dicembre 2020) ci saranno 6 mesi in più per poter andare in vacanza ma resta invariato il termine entro cui dovrà essere presentata la richiesta, che resta il 31 dicembre di quest'anno. A fronte di una consistente somma non utilizzata, e che viene rimessa in campo, alcune strutture del settore denunciano un calo del fatturato dell'88,3%. E' Federalberghi, nel corso delle audizioni sul decreto legge ristori che si sono svolte oggi, a lanciare l'allarme non solo per il mancato gettito, ma anche per la lunga attesa degli albergatori, che stanno ancora aspettando l'erogazione dei contributi a fondo perduto, e dell'atteggiamento delle banche che ''non sono molto veloci nell'accettarlo".
A influire sul successo della misura potrebbe essere stata, in parte, la metodologia che resta la stessa anche con il decreto legge ristori: il credito è fruibile nella misura dell’80% in forma di sconto sul corrispettivo dovuto alle strutture, anticipato dalle stesse strutture, e per il 20% in forma di detrazione di imposta, in sede di dichiarazione dei redditi da parte dell’avente diritto. Il bonus vacanze è utilizzabile per i pagamenti di servizi turistici usufruiti sul territorio nazionale ed offerti dalle imprese turistico ricettive, dagli agriturismi e dai bed and breakfast. Il beneficio è destinato a nuclei familiari con Isee non superiore a 40.000 euro.
Il credito, utilizzabile da un solo componente per nucleo familiare, è pari a 500 euro per ciascun nucleo; la misura scende a 300 euro per i nuclei composti da due persone, e a 150 euro per i nuclei composti da una sola persona. Il credito è riconosciuto a specifiche condizioni: le spese debbono essere sostenute in un'unica soluzione e presso un'unica struttura turistica; il totale del corrispettivo deve essere documentato da fattura elettronica o documento commerciale con indicazione del codice fiscale del beneficiario. Infine il pagamento deve essere effettuato senza l'ausilio di soggetti che gestiscono piattaforme o portali telematici diversi da agenzie di viaggio e tour operator. (ADNKronos)
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