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Donna E, ristorante segreto Oasi di eleganza a Roma

Sulle terrazze e nei salotti dell’Elizabeth Unique Hotel Rome, lontano dal caos urbano, un luogo di raffinata eleganza informale. Cucina italiana di tradizione, rivisitata in una chiave fresca e armoniosa.

 
24 ottobre 2020 | 12:05

Donna E, ristorante segreto Oasi di eleganza a Roma

Sulle terrazze e nei salotti dell’Elizabeth Unique Hotel Rome, lontano dal caos urbano, un luogo di raffinata eleganza informale. Cucina italiana di tradizione, rivisitata in una chiave fresca e armoniosa.

24 ottobre 2020 | 12:05
 

L’Elizabeth Unique di Roma è un boutique hotel che, ormai da mesi, sta affrontando con forza e strategia questa crisi del turismo, causa normative anti-covid. Lo fa mantenendo quell’atmosfera e quel servizio di lusso, destinati ad una clientela leisure, di alto livello. Centralissimo, a pochi passi da Piazza di Spagna e da piazza del Popolo, non offre solo ospitalità, ma anche ristorazione: aperto anche agli esterni, il Secret Restaurant Donna E, con la sua cucina italiana di tradizione, si è anch’esso adeguato alla situazione difficile, cercando di “restare in piedi” offrendo sempre alta qualità nel piatto a chi lo sceglie.

Donna E, ristorante segreto Oasi di eleganza a Roma

«C’era stato un calo già a marzo - spiega Giovanni Olivieri, restaurant manager del Donna E, riferendosi a hotel e ristorante insieme - avevamo delle belle idee per l’estate, ma il calo del turismo internazionale ci ha tagliato le gambe». Anche la speranza di sfruttare in questo senso l’ottobre romano, quando ancora le temperature sono miti, prima di “chiudere temporaneamente” la stagione a novembre, sono sfumate causa ulteriore incremento dei casi.

POCHE LE CAMERE OCCUPATE
Purtroppo, come per tutti gli hotel a Roma, sono poche le camere occupate. «Abbiamo riaperto da poche settimane. Siamo arrivati al 4-5% di occupazione. La maggior parte sono italiani, purtroppo finché il turismo internazionale non torna e la situazione torna vicina alla normalità…».

Anche la ristorazione subisce il difficile contesto. Il Donna E è aperto anche per gli esterni al boutique hotel, «lavora dalle 7.30 del mattino fino alle 22.30 la sera. Prima del covid-19 tenevamo aperto un’ora in più, ma abbiamo capito che questa formula non avrebbe funzionato».

Donna E, ristorante segreto Oasi di eleganza a Roma

CAMBIA L’OFFERTA
Non solo gli orari di apertura hanno subito modifiche dall’inizio della crisi, anche l’offerta
: «Prima avevamo tre tipologie di colazioni, che offrivamo incluse ai nostri clienti o in vendita per gli esterni. La continentale, la salutare o la romana». La prima è quella più classica, tipica dell’ospitalità in hotel; la romana comprendeva tipicità come «la focaccia alla mortadella, il maritozzo alla panna, tutti piatti spiccatamente romani»; la salutare invece «aveva il salmone, l’avocado, le uova poché».

Il pranzo, invece, è a disposizione solo dei clienti interni: «Non lo apriamo all’esterno. Lo abbiamo ridotto, proponiamo piatti semplici ai nostri clienti, come una pizza margherita». Inizia alle 12.30 e termina alle 16.00, orari che permettono grande libertà di movimento al cliente. Un servizio lungo e no-stop. Infatti «dalle 16.00 inizia l’aperitivo, con un menu dedicato: empanada di verdure, tris di raviolini fritti dello chef, patate fritte home-made». Ma anche una piccola selezione di salumi e formaggi italiani, salmone affumicato su crostone di pane fatto in casa e salsa all’avocado.

Donna E, ristorante segreto Oasi di eleganza a Roma

Poi la cena: 4 piatti per portata. 4 scelte tra gli antipasti, 4 tra i primi e 4 tra i secondi. «Siamo ripartiti così, riducendo un po’ la carta, ma assicurando al cliente la stagionalità e la qualità dei prodotti che utilizziamo nei piatti».

Qualche piatto che dia un’idea? La Crema di topinambur con gorgonzola e cioccolato fondente, il Polpo verace scottato, servito con mousse di patate allo zafferano e gocce di maionese al polpo. Irrinunciabile poi, per gli amanti della carne, la Taglia di Angus. E per chiudere, il Tiramisù Elizabeth, con pasta biscuit, crema al mascarpone e crumble di biscotto.

Da segnalare poi la carta dei vini, opera del noto analista sensoriale Luca Maroni, che ha studiato una selezione di etichette premiate anche dal suo Annuario dei Migliori vini italiani.

Una situazione che fa comunque capire la difficoltà a cui il Donna E - ma tutto il settore in generale - deve affrontare. «Solitamente il turismo non è mai stato intaccato più di tanto dalle crisi. I turisti - specie quelli di alta gamma - continuavano ad arrivare».

Donna E, ristorante segreto Oasi di eleganza a Roma

DONNA E, UN CONCEPT DECLINATO AL FEMMINILE
Oggi la situazione è mutata, causa pandemia. Una situazione che è uguale a Roma come in tutte le altre grandi città d’Italia. «Mentre la periferia può lavorare un po’ di più, specie con la clientela italiana», il centro città piange. «Cerchiamo nuove idee», conclude il restaurant manager. Non che di buone idee finora non ce ne siano al Donna E: l’ispirazione è quella di un’ospitalità declinata al femminile, quella inconfondibile, tutta italiana. I piatti, anche se in numero ridotto rispetto al pre-crisi, sono un viaggio lungo l’Italia alla ricerca di eccellenze, alla scoperta di aziende agricole e piccoli produttori.

Questo anche per merito dello chef Riccardo Pepe. Originario della Basilicata, arrivato a Roma per amore, studio ed esperienze (dopo averne fatte in tutta Italia). Una cucina classica, italiana, ma con influenze internazionali, dedicata proprio a quella clientela che oggi manca. Giovanni Olivieri dal canto suo vanta la direzione di sala di grandi catene alberghiere come il Marriott. Ha cercato di perfezionare il gruppo di lavoro, qui al Donna E, perché il cliente potesse vivere un momento unico.

Giovanni Olivieri - Donna E, ristorante segreto Oasi di eleganza a Roma
Giovanni Olivieri

COCKTAIL BAR
Accanto al servizio colazioni, pranzi e cene, c’è anche il cocktail bar. Qui i classici intramontabili come lo Spritz, lo Hugo e il Moscow Mule vengono affiancati a curiose creazioni come lo stesso Donna E con Campari: un’infusione di chiudi di garofano, Jim Beam e Prosecco. Spiccano per quantità e gusto originale i cocktail a base di Martini, come il Martini Elizabeth, con Martini rosé, sentore di lime, vodka, succo di mirtilli rossi e ginger beer.

IL DESIGN E L’ARTE
L’esclusività che caratterizza l'Elizabeth Unique Hotel e il Donna E viene impreziosita dall’atmosfera intima e discreta della dimora appartata nel centro storico di Roma, a pochi passi dall’ingresso principale. Il progetto architettonico riflette le scelte che lo Studio Marincola ha intrapreso nell’hotel, arricchendo il pregiato palazzo con dettagli contemporanei e arredi originali. La Mansion è composta da sei stanze, in grado di accogliere un massimo di sedici ospiti.

Donna E, ristorante segreto Oasi di eleganza a Roma

Gli spazi comuni e le camere dell’Elizabeth Unique Hotel si arricchiscono di contenuti artistici curati da Fabrizio Russo, titolare della storica Galleria Russo di via Alibert, a pochi passi da piazza di Spagna. Protagonisti della collezione sono alcuni artisti italiani, tra cui Enrico Benetta, che “scrive” sculture in cui le lettere ricevono un nuovo approccio narrativo, Veronica Montanino, con la sua pittura labirintica e ipnotica e Manuel Felisi, che firma macro collage in cui lo sguardo si appropria di un immaginario nordico, abitato da cieli e foreste. L’artista Michael Gambino decora le pareti con opere evanescenti e leggiadre, che sembrano scolpire il flusso armonico della materia organica. Luca Di Luzio espone elementi del progetto Atlas Ego Imago Mundi, in cui le parti del proprio corpo vengono rappresentate attraverso un atlante di isole immaginarie. Infine, Giorgio Tentolini realizza tele-sculture tessendo trame di metallo, come il ritratto di Burt Bacharach, il celebre musicista dal quale, come detto, il bar dell’hotel prende il nome.

Per informazioni: www.ehrome.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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