In questo momento in cui il turismo è nella morsa della pandemia, è bello festeggiare un importante traguardo in attesa, finalmente, di poter tornare a viaggiare. Così l’hotel Le Sirenuse di Positano (Sa), meta di star hollywoodiane, capi di stato e scrittori che ha contribuito in prima persona a costruire il mito glamour e internazionale della Costiera Amalfitana, compie 70 anni.
Una storia che nasce nel 1951 e che continua oggi a tramandare l’arte della grande hôtellerie italiana, grazie alla guida, allora come adesso, della famiglia Sersale.
![Le Sirenuse compie 70 anni La magia senza tempo di Positano Le Sirenuse compie 70 anni La magia senza tempo di Positano](/images/contenutiarticoli/le-sireneuse-positano-70-anni.jpg)
Una storia che nasce nel 1951
Una storia affascinante come la sua locationUn tempo villa estiva dei
Marchesi Sersale di Napoli,
Le Sirenuse si chiamava
Villa Giulietta e era il buen retiro dal caos della città, una dimora di famiglia affacciata sul mare di Positano dove riposarsi e ritemprarsi. 70 anni di storia che ripercorrono anni difficili e anni meravigliosi per l’Italia e la Costiera Amalfitana, e in particolare per la piccola città di Positano, che, da luogo inesplorato e misconosciuto, divenne meta di artisti, scrittori, uomini politici e capi di Stato. Da
palazzo privato della famiglia Sersale, costruito intorno al 13° secolo, durante la Seconda Guerra Mondiale Le Sirenuse si trasforma in un vero e proprio rifugio per i tre fratelli Sersale, Anna, Aldo e Paolo, che iniziano a passare sempre più tempo a Positano.
Nel 1944, l’allora appena venticinquenne Paolo, viene persino eletto
sindaco di Positano, carica che ricopre per i successivi sedici anni. Un anno prima, lo sbarco degli alleati a Salerno e la presa di Napoli; Positano viene fatta sede dei campi di riposo per gli ufficiali alleati britannici e americani, grazie all’accoglienza e all’apertura di case private, tra cui Villa Giulietta dei Sersale. Negli anni successivi alla fine del
conflitto, il nome di Positano inizia dunque a essere sempre più sinonimo di meta turistica. Tra i primi a comprendere che la selvaggia
bellezza mozzafiato del posto avrebbe catturato l’interesse di viaggiatori colti e ne avrebbe fatto un luogo da sogno per qualsiasi
turista, i Sersale. Fu così che si decide di trasformare la villa di famiglia in hotel. Nel 1951, Paolo ingaggia l'architetto romano Luigi Orestano e gli affida l’opera di riunire i due edifici separati della villa in un'unica struttura. Così nasce Le Sirenuse.
58 camere in armonia con la storia della VillaLa residenza estiva dei Sersale da allora continua a ospitare personaggi illustri,
attori,
scrittori,
artisti, e si è ampliata fino a offrire 58 camere, pur mantenendo, inalterato, l’allure di lussuosa dimora privata. Nel corso degli anni la struttura è cresciuta e, dopo il rientro dall’estero di Franco Sersale, negli anni ’90, ha subito un’importante
ristrutturazione, che ha compreso anche un restyling della
terrazza della
piscina e del
ristorante La Sponda. A prendere in mano le redini dell’hotel, dal 1994, Antonio Sersale, figlio di Franco, che dopo studi a Losanna e un imprinting lavorativo che lo ha portato in alcune delle strutture alberghiere più prestigiose al mondo, rientra a Positano per infondere di ulteriore linfa l’albergo di famiglia, divenendone direttore nel 1999. Mentre le due figlie di Paolo, Giulia e Marina, proseguono a loro volta la storia della famiglia: la prima è responsabile delle piante e fiori delle terrazze e dei ristoranti della struttura, mentre Marina e il marito Sebastian, hanno creato le fragranze e i prodotti della gamma Eau D’Italie, lanciata nel 2004.
Di generazione in generazioneOggi ad Antonio e alla moglie Carla, ideatrice dell’
Emporio Le Sirenuse, esclusivo brand di moda, si affiancano i figli Aldo e Francesco, il primo professionalmente coinvolto nella gestione dell’hotel e il secondo in quella dell’Emporio. «La storia de Le Sirenuse dura da tre generazioni, un sogno tramandato di padre in figlio che oggi vede i più
giovani dei Sersale ritornare alle proprie origini e investire in un territorio meraviglioso e variegato, ricco di bellezza e umanità, un posto che noi tutti chiamiamo casa», commenta Antonio Sersale.