Il 2020 è un anno di novità per il ristorante Santa Elisabetta del Brunelleschi Hotel di Firenze. Lo chef Rocco De Santis è stato insignito di 1 stella Michelin nella Guida 2020: molto apprezzata è stata la sintesi fra Campania e Toscana della sua cucina, così come la location storica ed elegante del ristorante, al primo piano della Torre bizantina della Pagliazza.
![Domenico Napolitano, Rocco De Santis, Fabio Silla e Alessandro Fè (La stella Michelin del Brunelleschi da gennaio apre anche per pranzo) Domenico Napolitano, Rocco De Santis, Fabio Silla e Alessandro Fè (La stella Michelin del Brunelleschi da gennaio apre anche per pranzo)](/images/contenutiarticoli/stella-Michelin-del-Brunelleschi-da-gennaio-apre-anche-per-pranzo-1.jpg)
Domenico Napolitano (restaurant manager), Rocco De Santis, Fabio Silla (sous chef) e Alessandro Fè (responsabile di sala)
Dal 7 gennaio il ristorante Santa Elisabetta raddoppia e apre anche a pranzo: stesso menu, stessa atmosfera raccolta con i suoi 7 tavoli, dalle ore 12.30 alle ore 14.30, per un business lunch di classe. Una sala luminosa, raccolta, accogliente: il luogo ideale per un pranzo rilassante ed elegante, che lascia spazio alla privacy di incontri importanti.
Si potrà scegliere tra due proposte confezionate dallo chef (menu da 3 portate a 89 euro e una carte blanche 3 portate a 74 euro) o a piacere dalla carta.
Il menu è caratterizzato da un equilibrio armonioso e creativo fra la Campania, terra di origine dello chef, e la Toscana. Parole d’ordine: ricordo, tradizione, modernità, territorio, stagionalità, sensazioni olfattive... che si ritrovano tutti in piatti. Tra questi, "I cappelletti... ricordo della domenica": cappelletti di ricotta di bufala, intensità al ragù napoletano; "Lo gnocco": gnocchi di patate, salvia, genovese di agnello, con spuma di Parmigiano e tartufo nero; "Il piccione": piccione ai carboni, pastinaca, mela annurca e cavolo nero; "Il rombo": scaloppa di rombo, stufatino di scarole, pizzaiola e latte di acciughe.
Spesa e menu sono tavolozze cromatiche, olfattive ma anche emozionali: lo chef pensa spesso al voler accompagnare il cliente durante il suo viaggio nel presente (la stagione) e nel ricordo (i piatti del passato).
Per informazioni:
www.ristorantesantaelisabetta.it