A Cinisi (Pa), il Ciciritto Ristorante è un indirizzo da segnarsi: in sala o nel dehors si può gustare la cucina di Salvatore Amato, stagionale e del territorio, in menu degustazione ben fatti e a prezzi modesti.
Una lieta e positiva sorpresa quando cerchi un ristorante in zona magari consultando la rete, ci vai con la speranza di mangiare bene, di trovare un posto gradevole, di essere accolto con professionalità e cortesia e poi il risultato va oltre le più rosee previsioni.
È successo da
Ciciritto, un nome che prende spunto dalla contrada in territorio di Cinisi, a pochi chilometri dall’aeroporto di Palermo. Il risultato non è casuale perché il proprietario Faro Giannola ha una ventennale esperienza nella ristorazione e nel 2015, nel suo paese, costruisce su suo progetto questo ristorante, impostandolo con scelte funzionali oltre che estetiche, quindi un’ampia sala dove accogliere i clienti e specialmente un elegante e comodo dehors da utilizzare nella bella stagione, con enormi ombrelloni, in mezzo a piante, dove i tavoli dei soli 30 coperti ammessi sono distanziati oltre misura permettendo una privacy ed una tranquillità uniche.
Dal 2016 il cambio di passo, in quanto Faro pesca uno chef di talento, estro ed esperienza: Salvatore Amato. Questa accoppiata sta risultando vincente perché entrambi pretendono la cura assoluta nella scelta della materia prima, del pesce soprattutto, la combinano in modo da creare piatti gustosi, originali ma affatto estremi, dove ogni elemento deve essere ben identificabile e allo stesso tempo rappresentare un componente di una affiatata orchestra sinfonica.
Salvatore Amato e Faro Giannola
Salvatore, diploma alberghiero, iscritto Fic, propone una cucina di territorio, in cui si ricorre a prodotti non isolani in pochissimi casi, come per la stracciatella che proviene dalla Puglia; una cucina stagionale, ben presentata ma senza inutili orpelli, dove la componente gourmand non costituisce il fine bensì il mezzo per realizzare pietanze appetitose ed intriganti. Sono poche le proposte costantemente in carta, chiaramente quelle con ingredienti sempre reperibili. Tutto è home made, anche il pane e i dessert, anche perché Amato viene da una famiglia di pasticceri.
Salvatore Amato
Dopo un amuse bouche di panelle, palermitane frittelle di ceci, fatte in variante a spessi cubetti, risultando più morbide e gustose, condite con dadini di maggiorana e di limone.
Panelle, maggiorana e limone
Tra gli antipasti, Crudité di mare con tartare di tonno, scampo, gambero rosso, ricciola e capesanta, accompagnate da cucunci di cappero, pomodorino confit, favette, cipolla caramellata, condite solamente con poche gocce di olio extravergine d'oliva in modo da sentire il vero gusto del pescato.
Crudité di mare
Capesante su crema di lattuga tiepida con cips al nero di seppia; carnosità morbida del crostaceo rinfrescata dalla lattuga e completata dal croccante dei cips.
Capesante su crema di lattuga tiepida con cips al nero di seppia
Frittino di mare con calamaro croccante, julienne di zucchinette e cantalupo, cosparso di mandorle tostate, ottima fusione di gusti e consistenze.
Frittino di mare con calamaro croccante, julienne di zucchinette, cantalupo e mandorle tostate
Come primi, Bottoni di pasta fresca ripiena di crema di tenerumi (le cime tenere della pianta di zucca), gamberetti, stracciatella, pomodorini e mollica tostata: un piatto fresco, estivo e semplice che dimostra la mano felice dello chef anche nelle paste ripiene.
Bottoni di pasta fresca ripiena di crema di tenerumi, gamberetti, stracciatella, pomodorini e mollica tostata
Spaghetti alla chitarra ai ricci di mare su un battuto sottilissimo di gambero crudo, dove il sapore di mare forte e deciso è stemperato dalla dolcezza lieve del gambero.
Spaghetti alla chitarra ai ricci di mare su battuto di gambero crudo
Per secondo un Filetto di pescato del giorno, nel nostro caso di ricciola su purea di melanzana, ratatouille di carote, melanzane e zucchine, rinfrescato da una quenelle di stracciatella in cui il sapore del pesce si identifica perfettamente pur nell’insieme dei piccoli contorni.
Filetto di ricciola su purea di melanzana, ratatouille di carote, melanzane, zucchine e quenelle di stracciatella
Pulisce il palato un Gelato al basilico che sostituisce al meglio un banale sorbetto al limone.
Gelato al basilico
Per finire un dessert stagionale: Delizia ai fichidindia, in cui il frutto tipicamente siciliano è interpretato in 3 maniere: gelo, crema e naturale, perfetta conclusione di un menu degustazione da ricordare.
Delizia ai fichidindia
La carta dei vini valorizza una buona scelta di siciliani, ma non solo; servizio attento, anche perchè Faro in pratica non abbandona la sala. Per la classe del ristorante e la bontà del cibo i prezzi sono modesti, per capirci il menu degustazione di 6 portate + 2 amuse è solo 45 euro. Chiuso il lunedì, aperto a cena, sabato e domenica anche a pranzo, luglio e agosto aperto sempre solo a cena.
Per informazioni:
www.cicirittoristorante.it