Chi sta dalla parte dei ristoratori in protesta? Per capirlo meglio, Ansa e DataMediaHub hanno analizzato le conversazioni social relative a #IoApro dal 7 al 12 aprile. Un'intervallo di tempo che tiene insieme le due proteste del movimento organizzarte a Roma davanti a Montecitorio (non senza tensioni).
La manifestazione IoApro ha avuto riscontro anche sui socialComplessivamente le citazioni online di #IoApro sono state circa 58mila, da parte di più di 5mila autori unici, i cui contenuti hanno coinvolto oltre 279mila persone. Il picco massimo si è avuto tra le 17 e le 18 di ieri con più di 4mila citazioni in un’ora. Grazie all’ampia copertura mediatica la portata potenziale, in termini di “opportunity to be seen”, di tale volume di conversazioni di 125,3 miliardi di esposizioni a contenuti relativi alla protesta. Portata potenziale che si stima avere generato effettivamente, al lordo delle duplicazioni, 6,2 miliardi di impression.
Già la sera dell’11 aprile dalla pagina Facebook di IoApro, che conta poco meno di 133mila follower, annunciavano trionfanti che “In dieci giorni si è passato dall'APRIRE tutto il 2 giugno ad APRIRE tutto il 20 aprile. SERVE FARSI SENTIRE, ECCOME SE SERVE. Domani diamo il colpo di grazia”. Post che ha ottenuto circa 12mila tra mi piace e altre “reaction” di sostegno e più di 1.300 condivisioni. Ipotesi confermata anche nella serata di ieri con un post poco prima delle 21:00 che annunciava che “È da poco terminato l'incontro con il sottosegretario del governo Draghi. C'è una seria intenzione di aprire "già" dal 20 aprile, ma non possiamo accontentarci delle parole. Decideranno venerdì. Noi riteniamo opportuno continuare a fare pressione. Nelle prossime ore, ci riuniremo per decidere il da farsi”. Post che anche in questo caso ottiene più di 12mila tra mi piace e altre “reaction” di sostegno, e supera le 2mila condivisioni.
Per contro, su Twitter, uno dei post che ha generato maggior coinvolgimento, escludendo quelli delle fonti d’informazione, è quello di Selvaggia Lucarelli in cui la giornalista twitta che “Mani alzate e CasaPound in prima fila, alla manifestazione #ioapro. Davvero un figurone. P.s. Quelli di CasaPound sono lì per spiegare ai ristoratori come risparmiare non pagando le bollette per anni, immagino”, con a corredo la foto del cordone di polizia davanti ai manifestanti di estrema destra. Naturalmente in questa situazione le emozioni delle persone non poteva che essere in prevalenza negative.
Negatività che è divisiva e da interpretare, tra coloro che sostengono chi protesta e chi invece si schiera contro chi la cavalca. Divisioni che oltre che dalla nostra analisi emergono anche da un sondaggio di Swg, condotto tra il 31 marzo e il 2 aprile, secondo il quale il 28% degli italiani, con una netta prevalenza di lettori del centro-destra, sarebbero favorevoli ad allentare un po’ le misure restrittive, mentre il 27% degli italiani, con una forte prevalenza degli elettori di centro-sinistra, sarebbe invece favorevole ad inasprire le attuali misure restrittive, ai quali però si aggiunge un 34% che ritiene sia corretto mantenere le misure come sono.
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