Ha preso il via su Youtube e Facebook la presentazione della guida Michelin France che fotografa una nuova immagine dell'alta cucina d'oltralpe con un prevalere di giovani, donne e chef originari dai territori di oltremare sul podio. Un'edizione in digitale per via della pandemia, che ha sostituito quella in presenza inizialmente in programma a Cognac, nel Sud Ovest della Francia.
Sono 54 i ristoranti a conquistare la prima stella Michelin e tra questi l'italiano Antonio Salvatore Rampoldi a Monaco. A conquistare le tre stelle Michelin il marsigliese Alexandre Mazzia. Un'ondata di novità che si somma ai ristoranti che hanno ottenuto la stella verde che, come avvenuto per l'edizione italiana, premia la coscienza ecologica in cucina.
Nel ringraziare gli ispettori della guida che si sono prodigati nel completare il monitoraggio nonostante la pandemia e le chiusure imposte a molti locali, il direttore internazionale delle guide Michelin, Gwendal Poullenec ha sottolineato la «rivoluzione in corso nella sommellerie francese, sempre più attenta alle produzioni biodinamiche e ai piccoli produttori di vino e in generale alle nuove generazioni che si stanno dedicando alla viticoltura. Inoltre già lo scorso anno la guida ha premiato la gastronomia più lungimirante e attenta all'ambiente ma da quest'anno, con le stelle verdi, premiamo chi è passato all'azione e dimostra una concreta presa di coscienza ecologica».
Con le due nuove due stelle Michelin sono state premiate anche la cucina delle emozioni. Le ottengono Marsan di Helene Darroze a Parigi e Merise a Laubach. Due le giovani donne premiate per la sala e l'accoglienza: Marion Denieul (Maison Tiegezh a Guer) e Delphine Alemany (La Closerie, a Ansouis). Mory Sacko e Coline Faulquier sono i due giovani chef dell'anno 2121, Mory ha anche ottenuto la prima stella Michelin, ricevendo quindi due premi.
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