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Il luogo della gioia durante il lockdown? Rimane la cucina

10 dicembre 2020 | 12:21
 

Il luogo della gioia durante il lockdown? Rimane la cucina

10 dicembre 2020 | 12:21
 

Le donne italiane non rinunciano al piacere di cucinare, complice la pandemia, ma anche perché considerato un toccasana per l’animo. Nel periodo del lockdown, la cucina ha rappresentato il luogo della gioia per il 64% delle intervistate che si sono cimentate nella preparazione dei loro piatti preferiti anche solo per sé stesse, contro il 39% delle donne inglesi e il 28% delle giapponesi. Nel dettaglio, la soddisfazione di stare ai fornelli aumenta leggermente con l’età, passando dal 62% nella fascia fra i 18 e i 29 anni al 67% per le ultrasessantenni. Anche la gioia del Natale è condizionata dai piaceri della tavola: una donna su quattro prevede di dedicare tempo alla realizzazione di ricette che portino gioia a sé e alla famiglia.

Il luogo della gioia? Per le italiane rimane la cucina

A rivelarlo è Qvc, il retailer multimediale dello shopping e dell’intrattenimento, che presenta 'Joy', una nuova indagine condotta da Osservatorio Qvc, in collaborazione con Bonsai, l’istituto di ricerca che da oltre 15 anni si occupa di indagini di mercato e mystery shopping a livello internazionale. L'Osservatorio Qvc è uno spazio dedicato alla ricerca e allo studio a disposizione di tutti, con particolare attenzione per il mondo dell’informazione, che ha l’obiettivo di indagare i comportamenti dei consumatori, l’andamento dei principali mercati dei beni di consumo e il commercio a distanza.

Condotta in Italia, Germania, Uk e Giappone su un ampio campione di donne di età compresa fra i 18 e gli oltre sessant’anni, la ricerca definisce i comportamenti e le aspirazioni del target in relazione alla gioia, il tema che ispira la nuova campagna del retailer, 'Shop with Joy. Shop with Qvc'. Mette inoltre a confronto gli atteggiamenti e le reazioni delle donne nei quattro paesi analizzati.
Questo approccio decisamente tradizionalista, che associa ancora una volta la figura femminile alla cucina, è controbilanciato da un balzo in avanti in termini di alfabetizzazione e confidenza digitale: le donne italiane hanno intensificato notevolmente l’attività 'sociale' attraverso la tecnologia. Il 52% delle italiane considera le videochiamate con amici e parenti una panacea per affrontare le difficoltà psicologiche legate all’emergenza sanitaria. Si tratta di una percentuale nettamente superiore rispetto a quelle degli altri paesi (41% Gran Bretagna, 27% Germania, 23% Giappone). Le più attive sono le sessantenni con una quota del 60%, seguite da quelle appartenenti alla fascia 18-29 anni (56%).

Inoltre, una donna su quattro programma abitualmente appuntamenti digitali, perché aiutano a mantenere vive le relazioni e a portare gioia anche nel Natale 2020: il 32% delle italiane sta organizzando incontri virtuali con i parenti che non potrà incontrare fisicamente, di queste il 42% ha oltre 60 anni. Lo stesso non si può dire per i paesi esteri: in Giappone solo il 13% ha pianificato gli auguri natalizi in video chiamata, in Germania il 15% e in Gran Bretagna il 26%.

Dalla ricerca emerge che anche il movimento e l’esercizio fisico rientrano nelle attività che portano gioia nella vita delle italiane: una su quattro si allena online, contro il 12% delle tedesche, il 14% delle inglesi e il 19% delle giapponesi. L’attività fisica, attraverso lezioni e video tutorial riscuote maggior successo fra le giovani (18/29 anni) con il 41% delle preferenze, mentre il 79% delle over 60 preferisce passeggiare all’aria aperta.

In generale, le attività in casa continuano ad avere un ruolo importante per le italiane e le mura domestiche diventano il proprio castello. Il lockdown ha permesso alle donne di dedicarsi in maniera significativa ad alcune delle attività preferite: guardare serie tv (72%), concedersi un bagno tranquillo (68%), cucinare il piatto preferito (64%). Anche in occasione del Natale, l’abitazione è protagonista: il 41% delle intervistate si dedica con grande impegno alle decorazioni per rendere gioiose le feste di fine anno (in Giappone solo il 16%), soprattutto fra le fasce d’età più giovani. Inoltre, una donna su due aspetta il Natale con uno spirito sereno anche se nel 2020 i festeggiamenti si svolgeranno in modo differente e le stesse dichiarano che eviteranno di fare paragoni con gli anni precedenti. Le feste di fine anno restano, comunque, un avvenimento gioioso.

Il 2020 ha rappresentato un’occasione per riscoprire la gioia delle piccole cose e delle attività casalinghe, ma porta con sé anche una grande perdita: è venuto meno il piacere degli abbracci. L’impossibilità di compiere o ricevere gesti d’affetto ha pesato sul 68% delle intervistate, di cui il 77% è rappresentato dalla fascia 18/29 anni a cui sono mancate molto anche le feste e i momenti conviviali. Resta il tempo delle coccole in famiglia che delizia il 54% delle italiane. Riguardo ai piccoli piaceri, il 41% delle intervistate dichiara di poter essere felice anche senza grandi feste o viaggi, il 73% (soprattutto donne over 60) sostiene di aver scoperto l’importanza delle piccole cose.

Durante la pandemia, le donne hanno imparato a dedicare tempo alla cura di sé, abitudine che intendono continuare a perseguire. Il 58% delle italiane si concede del tempo quotidiano. I dati relativi alle giapponesi sono similari, mentre quelli riguardanti le tedesche e le inglesi sono inferiori, intorno al 38%. Stando ai numeri, sembrerebbe che, rispetto alle donne straniere, le italiane abbiano intrapreso un significativo percorso di autoconsapevolezza che si traduce nel piacere di prendersi cura del proprio benessere (51%), indossare qualcosa di bello per piacere a se stesse (40%) o truccarsi per sentirsi bene (39%), gratificarsi e ricompensarsi attraverso lo shopping (39%).

La ricerca ha anche chiesto alle intervistate quali aspettative hanno per il futuro. Ne risulta che il 58% delle italiane pensa con positività al 2021. All’estero, il sentiment è simile in Germania e leggermente meno ottimista in Gran Bretagna (49%) e in Giappone (48%). Di conseguenza, agli avvenimenti che hanno segnato il 2020, un’italiana su due ha deciso di mettere la famiglia al primo posto; in Germania, Gran Bretagna e Giappone sono, invece, circa il 30% le donne ad avere questo proposito.
Infine, riguardo alla gioia abbinata all’esperienza di shopping, la metà delle italiane vive questa emozione quando acquista online per sé o per la propria famiglia, ma si irrita rispetto ai costi di spedizione (64%), ai tempi di consegna se troppo lunghi (52%), e se deve interfacciarsi con piattaforme web non facilmente fruibili (46%). Il 71% delle italiane cerca nello shopping online prezzi vantaggiosi, mentre in Gran Bretagna questa caratteristica è fonte di gioia solo per il 58% delle donne, in Germania per il 49% e in Giappone per il 48%.

Ancora una volta, l'Osservatorio Qvc indaga i comportamenti delle consumatrici e le loro aspettative, i trend e le flessioni di mercato: tali ricerche consentono al retailer di definire in maniera sempre più mirata sia la propria offerta di prodotto che le varie attività per offrire un palinsesto ricco e coinvolgente. Come il nuovo progetto di comunicazione della piattaforma, la campagna 'Shop with Joy, Shop with Qvc', che si focalizza sul riscoprire il piacere di farsi consigliare e coccolare anche negli acquisti a distanza, in tv e online, come accade nei negozi sotto casa. Con Qvc la gioia non riguarda solo l’attimo in cui si riceve un prodotto, ma tutta l’esperienza d’acquisto.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
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