Circa 1,2 milioni i viaggiatori che si siederanno a tavola in agriturismo durante il ponte del primo maggio per cogliere l’opportunità di trascorrere una giornata lontano dalle città senza rinunciare alla comodità e alla protezione in caso di maltempo, vantaggi garantiti dall’ospitalità delle aziende di campagna.
Questo è quanto emerge da una stima della Coldiretti: un aumento del 20% per le presenze in agriturismo rispetto allo scorso anno.
Certo, le grigliate sono molto diffuse lungo tutta la Penisola, ma non mancano, in locali come gli agriturismi, portate tipiche dei diversi territori. Un esempio sono le fave con il pecorino, due prodotti della tradizione agroalimentare nazionale conosciuti entrambi fin dal tempo degli antichi romani e molto spesso presenti in tavola per la Festa dei Lavoratori, soprattutto nel centro Italia, dal Lazio al Molise, dalle Marche all’Abruzzo.
La capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche è una delle ragioni principali per scegliere uno dei 23mila agriturismi presenti lungo la Penisola. Non va però dimenticata l’offerta di servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi, ambientalisti e camperisti, come ha sottolineato la Coldiretti.
Oltre alla possibilità di alloggiare in loco e godere di pasti completi, esistono anche offerte come le colazioni al sacco o la semplice messa a disposizione di spazi per pic-nic e camper: si cerca di rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo eventualmente solo all’acquisto dei prodotti delle aziende agrituristiche.
Molto diffuso è anche il souvenir enogastronomico. Un ricordo del viaggio e della vacanza- in questo caso, breve - al quale non rinunciano i quattro italiani su dieci (40%) che hanno deciso di spostarsi durante questa festività, per andare in vacanza, raggiungere parenti e amici, partecipare a concerti, manifestazioni o semplicemente per fare una gita fuori porta in giornata.
Per quanto riguarda le destinazioni, una ricerca Coldiretti seleziona le preferite: il mare (33%) prima tra tutti, ma anche il verde, tra campagne, parchi e oasi naturali (32%), le città (20%), la montagna (10%) e i laghi (5%). Il primo maggio rappresenta un appuntamento privilegiato per il turismo ecologico il cui successo è dovuto ai costi contenuti, all’elevato valore educativo e alla pluralità di mete disponibili senza dover percorrere grandi distanze, in un Paese come l’Italia che può contare su ben 871 i parchi e aree naturali protette che coprono il 10% del territorio nazionale.