La fine del 2018 coincide, purtroppo, con la chiusura di uno tra i ristoranti italiani nelle location più suggestive, il Piano 35 di Torino che, in cima al grattacielo Intesa San Paolo, era il locale più “alto” del Paese.
Da domani, i 40 lavoratori del ristorante, aperto solo due anni e mezzo fa, non saliranno più a 150 metri d’altezza per accogliere i clienti. Come riporta infatti un articolo de
La Stampa, il contratto con Affida, newco del gruppo Cir Food, che gestiva l’aspetto ristorativo del locale, non è stato rinnovato per il 2019.
La decisione di chiudere, almeno provvisoriamente, e di non rinnovare i contratti di lavoro, è stata dunque inevitabile. Nel frattempo Intesa Sanpaolo ha fatto sapere che sia il ristorante che il lounge bar potrebbero riaprire dopo un periodo di transizione, necessario a questo punto per trovare una nuova soluzione in grado di consentire alla struttura di rimanere un luogo importante per la città e fruibile per i suoi cittadini e i turisti.
Alla riapertura, servirà senz’altro una maggiore stabilità anche all’interno della compagine lavorativa: il ristorante chiude infatti dopo l’arrivo, solo pochi mesi fa, di Marco Sacco, titolare anche del ristorante stellato Piccolo Lago di Verbania, succeduto a Ivan Milani e Fabio Macrì, avvicendatisi alla guida della cucina nei primi due anni di attività del locale.