Inizia questa settimana il percorso del nuovo direttore del Grand Hotel Principe di Piemonte: Salvatore Longo, dopo una lunga carriera all’estero, arriva a Viareggio (Lu) con il suo bagaglio di esperienza cosmopolita.
Un albergo iconico della Versilia come il
Grand Hotel Principe di Piemonte non poteva che aspirare a un direttore italiano, dalla lunga esperienza maturata in giro per il mondo, ed esperto del Food&Beverage che unisce la propria professionalità ad un cuoco bistellato come Giuseppe Mancino.
Salvatore Longo
Con
Salvatore Longo inizia al Grand Hotel Principe di Piemonte l’era del “leading by example”: l’esperienza al fianco di grandi mentor e coach ha radicato una coscienza ben chiara nel nuovo direttore, cioè che una squadra è tale quando il leader è protagonista sul campo oltre che osservatore ed i valori di leadership sono un elemento fondamentale per il successo di tutti.
Salvatore Longo è uno di quei direttori d’albergo che diventano d’esempio ai giovani e capaci di testimoniare la stupenda favola che può vivere chi lavora nell’hotellerie: studio, serietà e gavetta sono la chiave per arrivare lontano, perché in questo settore la meritocrazia conta davvero. Lo dimostra il suo curriculum, ricco di esperienze e dal percorso evidente: inizia i suoi studi all’Istituto Alberghiero Perotti di Bari e sin da giovanissimo inizia a maturare le sue esperienze all’estero. Prima in Svizzera, poi in Germania comincia a formarsi una professionalità che lo porterà a collaborare con cuochi stellati in giro per il mondo e a passare con naturalezza dalle isole dei Caraibi fino a una delle nostre isole più belle, la Sicilia. Tutto questo passando per l’Inghilterra, gli Emirati Arabi, la Scozia e anche la Germania.
Dopo diciotto anni di esperienza estera Salvatore Longo torna in Italia per rivedere una regione in particolare, la Toscana, approdando a Viareggio dopo l’esperienza a Firenze come direttore dell’
Hotel Lungarno.
«Sicuramente l’Italia mi mancava e dopo diciotto anni in giro per il mondo volevo mettere in pratica la mia esperienza nel mio paese natale e vedere se fossi capace di raggiungere gli stessi successi anche a casa mia - racconta Longo - La Toscana è una regione di incredibili risorse e cultura con un turismo diversificato e sviluppato e per questo è un banco di prova interessantissimo per chi fa il mio lavoro».
Dai Caraibi all’Inghilterra, dagli Emirati Arabi alla Germania, una carriera che ad ogni passo è stata un avanzamento non solo professionale ma anche umano, perché ogni paese ha nella sua cultura elementi chiave che possono acquisire un senso tutto nuovo quando vengono trapiantati in un nuovo ambiente: «Ogni singolo Paese con la propria cultura ha contribuito in modo diverso alla mia formazione umana e professionale. Per esempio in Inghilterra essere “extremely polite” è un principio fondamentale, così come lo è nei paesi arabi il rispetto di culture e religioni diverse. Per non parlare della Germania in cui l’esattezza delle procedure è una routine. La mia aspirazione è portare tutto ciò nel turismo italiano adattandolo ovviamente alle caratteristiche e alla personalità del nostro Paese».
Una delle caratteristiche fondamentali di Salvatore Longo è l’immensa cura che riserva al rapporto con l’ospite. Non si tratta solamente di formare il team perché possa offrire il miglior servizio possibile, ma anche di mettersi in gioco personalmente.
«Ho sempre ritenuto fondamentale essere in prima persona nel rapporto con gli ospiti - continua Longo - soprattutto in situazioni di criticità dove l’ospite ha il pieno diritto di godere dell’importanza dovuta. I social media hanno cambiato lo stile manageriale ma ritengo importante che ogni singola review sia gestita in modo individuale e che ogni problematica venga approfondita seriamente ed in modo obiettivo per apportare eventuali modifiche. Questo approccio, nella mia esperienza, ripaga nel tempo e le prenotazioni lo confermano».
Salvatore Longo, nel corso della sua carriera, ha avuto modo di collaborare attivamente con numerosi cuochi stellati. Per questo, l’esperienza che si apre al Grand Hotel Principe di Piemonte con il bistellato Giuseppe Mancino, membro
Euro-Toques, diventa di grande importanza: «Ho lavorato con diversi chef stellati e posso dire che è un grande privilegio essere vicini a tali artisti che amano ed esprimono giornalmente con passione la loro creatività. Oggi in un grande albergo si dà quasi per scontato che una camera sia piena di comfort ma quello che fa la differenza sono le qualità dei servizi ristorativi e soprattutto una cucina di alta gamma che rispecchi la grande tradizione culinaria italiana».
Per informazioni:
www.principedipiemonte.com