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Siad
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Après ski direttamente sulle piste al Principe delle Nevi di Cervinia

di Alberto Lupini
direttore
 
09 dicembre 2018 | 11:10

Après ski direttamente sulle piste al Principe delle Nevi di Cervinia

di Alberto Lupini
direttore
09 dicembre 2018 | 11:10
 

«Il mondo dell'hotellerie sta andando sempre più verso il concept del boutique hotel»: così James McNeill, patron del Principe delle Nevi di Cervinia (Ao) che offre un'ospitalità moderna e a tutto tondo.

«La gente è formale tutto l'anno, mentre lavora... Viene qui per sentirsi coccolata e a casa». James McNeill, insieme a Kristin Gynnild, hanno ridefinito il concetto di ospitalità per il loro Principe delle Nevi valdostano.

(Après ski direttamente sulle piste al Principe delle Nevi di Cervinia)

Si comincia dalle camere. Il boutique hotel offre dalla camera standard alla suite di design, ha un'ala da poco ultimata dove le stanze dispongono tutte di spa, a cui si aggiungono (ciliegina sulla torta) 5 master suite trasformate in eleganti loft e moderni chalet. «La prima suite con jacuzzi sul balcone l'abbiamo messa già anni fa; è stata talmente apprezzata che abbiamo pensato di riproporla nelle stanze della parte nuova della struttura, in maniera anche più grandiosa».


Si passa poi ai servizi: ristorante gastronomico e colazione a buffet, spa da quattro stelle, après ski bar, Burger restaurant esterno, cinema 3D e sala giochi, piscine interna ed esterna riscaldate, un'area solarium con vista sul Cervino, centro fitness, servizio di navetta, parcheggio sotterraneo e, naturalmente, il tocco più distintivo, la possibilità di partire con gli sci direttamente dall'hotel: «La carta davvero vincente della nostra proposta è l'essere direttamente sulle piste. Da noi parti con gli sci e arrivi con gli sci, non devi mai prendere una navetta e questo la gente lo apprezza».

Tutti i servizi del Principe delle Nevi si coniugano tra loro per offrire un'esperienza completa, tanto entusiasmante quanto accomodante. Seguendo il discorso di McNeill, è facile delineare una delle giornate più tipiche che un ospite dell'hotel possa trascorrere: «C'è chi esce, va a sciare, poi torna, si fa un paio di birre all'après ski, rientra in camera, si rilassa in spa, scende poi per un aperitivo, cena al nostro ristorante gastronomico e va a letto. Sono tanti che fanno così, e non sentono nemmeno il bisogno di scendere in paese».


L'après ski già da sé esercita un forte richiamo, «potrei dire che forse è il posto che va per la maggiore in paese». Sia ski-in che ski-out, la location è direttamente sulle piste, non manca la musica di accompagnamento, l'atmosfera è resa ancor più speciale per il fatto di trovarsi a bordo piscina. Qui c'è la possibilità di gustare le specialità barbecue mentre vengono proiettati spettacolari film di ski e snowboard in hd. E naturalmente non si può rinunciare a uno degli ottimi drink preparati dallo staff dell'hotel.

Poi, la The Spa del Principe delle Nevi, nata con un obiettivo: fornire agli ospiti gli strumenti per migliorare il benessere di tutto il corpo. Trattamenti con prodotti delle migliori marche, massaggi après ski, piscina riscaldata e idromassaggio all'aperto, sauna finlandese, bagno di vapore, rain garden di ispirazione zen, un angolo tè e snack, area stretching e yoga, solarium e, per i più sportivi, ancora non stanchi dopo una giornata passata sulle piste, un centro fitness equipaggiato.


A chiudere la giornata il ristorante gastronomico guidato dallo chef Giacomo Lovato: «Da noi la ristorazione è molto importante - continua McNeill - anche per la clientela straniera, che non è più quella di una volta. L'ospite dall'estero vuole mangiare bene, è molto informato, viaggia molto e di vini ne sa davvero tanto». Da una parte quindi la proposta di Lovato, una cucina gastronomica di montagna, dove la tradizione e il territorio vengono filtrati dalla creatività del giovane chef; dall'altra la cantina: «Noi proponiamo solo etichette italiane ai nostri clienti, ad esclusione naturalmente dello Champagne, e questo viene molto apprezzato. Non ho mai avuto un cliente che mi abbia chiesto un vino francese».


La clientela del ristorante Snowflake come di tutto il Principe delle Nevi è principalmente estera: «Lavoriamo con una percentuale di stranieri che tocca il 90%. Lo straniero poi ha una mentalità diversa rispetto all'italiano, quando deve andare in vacanza prenota molto in anticipo, addirittura l'80% di loro ritorna tutti gli anni e prenota per l'anno successivo al check-out». Tra italiani e stranieri non sussiste solo una differenza per affluenza, ma anche per tipologia di vacanza: «Il soggiorno medio di un cliente straniero è di una settimana. Gli italiani invece guardano prima le previsioni del tempo, magari fanno solo il weekend, o il weekend lungo. Le cose sono cambiate, la settimana bianca italiana è un po' sparita».


Tra gli stranieri ci sono anche gli svizzeri «che passano da noi a pranzo». Il ristorante bistrot è disponibile su prenotazione: «Ho scelto questa politica perché non ho interesse a riempire tanti tavoli, preferisco che un cliente si fermi e stia quanto vuole prima di tornare a casa. Questo secondo me è un altro punto forte del nostro servizio».

Insomma, al Principe delle Nevi di Cervinia si trova davvero una location completa, che rende accogliente il soggiorno dell'ospite in ogni momento della giornata. Una proposta decisamente originale e innovativa per Cervinia, che dopo i fasti degli anni Settanta aveva un po' perso di attrattività con le nuove tendenze delle stazioni sciistiche. E ciò pur a fronte di uno dei comprensori assolutamente più completi e interessanti dell'arco alpino. Il tutto grazie ad un imprenditore di origini scozzesi (il cui stemma di famiglia è anche emblema dell'hotel) sposato ad una norvegese. Un'innovazione che sicuramente lascerà il segno e riaccenderà la capacità di cambiare in meglio di tutta la stazione...

Per informazioni: www.principedellenevi.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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