L’Emilia Romagna è terra di buongustai e nessun'altra regione può annoverare, con buona probabilità, così tanti piatti tipici e locali nel numero delle pietanze rappresentanti la tradizione culinaria italiana all'estero. E non è un caso che qui sia nato Pellegrino Artusi, autore del celebre La Scienza in cucina e l'Arte di Mangiar bene, che si pregia di gettare le basi per una gastronomia nazionale scientifica. C’è da perdere la testa in Emilia-Romagna se siete amanti del buon cibo. Tra salumi, formaggi, pasta all’uovo e prodotti della terra, la cucina di questo territorio raggiunge alcune delle vette più alte della cultura gastronomica italiana.
Parmigiano Reggiano, Aceto balsamico, Prosciutto di Parma
La ricchezza della Food ValleyDall’Adriatico agli Appennini, passando per la pianura e le città d’arte, qui sorge
il più grande distretto del cibo italiano, la
Food Valley con 2.300 chilometri di itinerari di gusto, un prestigioso paniere di prodotti della tradizione. Una tentazione irresistibile per il turista appassionato che vuole carpire l’anima di un luogo attraverso i suoi sapori, che vuole scoprire e non solo visitare, assaporare e non solo mangiare, provare e non solo vedere. E a chi vuole vivere i luoghi dove si reca scoprendone e gustandone il patrimonio enogastronomico, queste province offrono la bellezza di
42 prodotti protetti dai marchi
Dop (Denominazione di origine protetta) e
Igp (Indicazione geografica protetta) che ne garantiscono la qualità e la genuinità e che in molti casi, fuori dai confini nazionali, si cerca di imitare, anche se con scarsi risultati.
Una piramide culinaria irresistibile, in cima alla quale svettano il
Prosciutto di Parma Dop, da maiali selezionati Large White, Duroc e Landeance, il “re dei formaggi” il
Parmigiano Reggiano, ma che subito sotto propone un lungo elenco di eccellenze gastronomiche da degustare, come la
mortadella di Bologna, l’
aceto balsamico di Modena, il formaggio di fossa, lo
Squacquerone di Romagna, lo strolghino (salamino da spalmare), il cappello da prete (stinco disossato e salato) e dei noti presidi
Slow Food come, il
culatello di Zibello (a base di coscia di maiale), la mariola (salsiccia fatta con tutte le parti del maiale, anche consumata cruda) la spalla cruda di tradizione parmense ed il sale artigianale di Cervia.
Bologna
Sapori e piatti invidiati in tutto il mondoI piatti tipici dell’Emilia-Romagna sono spesso annoverati tra
le ricette italiane maggiormente apprezzate nel mondo. Le ricette tipiche emiliane sono caratterizzate dalla pasta fresca fatta a mano, come tortellini, lasagne, cannelloni, passatelli, anolini, maltagliati, che vengono conditi con sughi corposi come il ragù alla bolognese, inoltre vantano anche una corposa lista di secondi piatti, come lo stracotto di manzo, l’anguilla, le verdure ripiene, il bollito bolognese, la punta di vitello ripiena, la Salama da sugo ferrarese che conquistò
Greta Garbo, nonché il classico cotechino o lo zampone, solitamente serviti con la zuppa di lenticchie nelle festività natalizie. Non meno conosciuta anche nel campo enologico ed oleario, con i quindici Tre Bicchieri capitanati dal lambrusco, dal sangiovese e dall’
Albana di Romagna, la più antica Docg bianca d’Italia, e con le Tre Foglie dove spicca anche la Stella (l’azienda che per ben dieci anni ha avuto il massimo riconoscimento).
A cena dalle stelleNonostante non sia tra le regioni più rappresentate dalle stelle Michelin (come la Campania e il Trentino), l’Emilia-Romagna è rappresentata da venticinque realtà ristorative capitanate da
Massimo Bottura, Osteria francescana, con le tre stelle e il Premio sostenibilità. Ma anche nelle altre provincie emiliane e romagnole scoviamo ristoranti da non perdere, nel Cesenatico,
Magnolia con lo chef patron
Alberto Faccani, nell’imolese con
San Domenico, dove zio e nipote,
Valentino Marcattilii e Massimiliano Mascia, si tramandano tradizioni e innovazioni. Inoltre, percorrendo la via Emilia non si possono non menzionare ristoranti che si sono contraddistinti e che meritano sicuramente una visita:
Da Gorini, La Zanzara, l’Osteria del Povero Diavolo, I Portici e Righi a San Marino. Che dire, una regione dove fermarsi sicuramente ad assaporare le tipicità, oltre che visitare il portico più lungo al mondo a Bologna e dove nasce il Tricolore.