Da Vittorio Shanghai ha ottenuto i due macarons dalla Guida Michelin 2021 di Shanghai, che si aggiungono ai tre della storica insegna a Brusaporto (Bg) e ai due conquistati con il ristorante di St. Moritz proprio quest’anno. Salgono, dunque, a sette le stelle Michelin della famiglia Cerea.
La premiazione di Stefano Bacchelli (al centro) ed Enrico Guarnieri (a destra)
Un nuovo, felice traguardo per la squadra guidata, in cucina, da
Stefano Bacchelli (toscano classe 1987, il cui gusto ed estetica - maturati durante la formazione nella scuola
Da Vittorio - lo portano a diventare prima executive chef del locale in Engadina e poi "direttore d’orchestra” del flagship affacciato sullo skyline del Bund) e, in sala, da
Enrico Guarnieri, trentenne bergamasco premiato come Miglior emergente di sala nel 2018, quando era chef de rang a Brusaporto. Nella
brigata, composta da 70 elementi, spiccano anche altri importanti innesti “importati” dal team italiano, come il sous chef
Francesco Bonvini, il pastry chef
Frederic Jaros e la front office manager
Anna Rota. Ma il successo del ristorante di Shanghai non sarebbe stato possibile senza anche il contributo del team locale, composto tra gli altri dal general manager
Levi Fu, il sous chef
Tom Yuan, il panetterie
Tony Tan, il maître
Peter Tian, i sommelier
Declan Tang ed
Emanuele Restelli.
La Michelin ha premiato il mix di gastronomia e accoglienza
UN PREMIO AL TALENTO NELL’ANNO DIFFICILE DELLA PANDEMIAIl risultato arriva in un anno di passione per il mondo della
ristorazione globale, che ha dovuto fronteggiare le mille incognite legate alla
pandemia da Covid-19.
Da Vittorio Shanghai, dopo il momentaneo stop (la chiusura per le festività legate al Capodanno cinese, iniziato il 24 gennaio, è stata prolungata fino al 9 febbraio), ha riaperto i battenti e - complice anche l’assenza di lockdown cittadino - a partire da marzo ha visto risalire il numero di coperti.
Lo
staff italiano, tornato in patria e sottoposto a quarantena, è riapprodato in
Cina a metà marzo per poi riunirsi a fine mese con il resto del team rimasto operativo.
La brigata composta da 70 elementi
La voglia di rinascita ha contagiato tutto il personale che, dalla
cucina alla sala, si è impegnato ancora di più per interpretare al meglio quel concetto di
gastronomia ed
accoglienza che sono cifre distintive di tutti i ristoranti gastronomici
Da Vittorio: rispetto ed esaltazione totale della migliore materia prima disponibile, tecnica solidissima e perfetta gestione dei ritmi e dei flussi tra cucina e sala. Elementi che continuano a convincere pubblico e critica, tanto che gli ispettori della
Michelin sono stati concordi nell’assegnare la seconda stella al ristorante.
FAMIGLIA CEREA: UNA NOTIZIA ENTUSIASMANTEGrande soddisfazione anche da parte della famiglia
Cerea in
Italia: «
Se l’anno scorso la prima stella, a soli tre mesi dall’apertura, ci aveva felicemente sconvolto, oggi questo secondo riconoscimento ci rende ancora più
felici. Soprattutto a margine di un anno così complicato come quello che abbiamo vissuto. Un applauso va a Stefano e a tutti i ragazzi della
brigata, perché il loro lavoro nel trasmettere la filosofia di Da Vittorio anche al di fuori dei confini europei è stato eccezionale. L’annuncio è stato emozionante per tutti noi».
Stefano Bacchelli
IL MONDO DEI CEREADa Vittorio Shanghai arricchisce un sistema che conta, oltre alle insegne di
Brusaporto e
St. Moritz, anche la
Pasticceria Cavour, che tra poco sarà arricchita dall’apertura della
Locanda Cavour, nuova struttura ricettiva a
Bergamo Alta, il
Vicook Bistrò all’interno della
Villa Reale di
Monza, La
Dimora, locanda di charme del circuito
Relais&Chateaux, l’esperienza di pop-up restaurant
DaV Cantalupa, la consulenza per realtà importanti come la
Terrazza Gallia dell’Excelsior Hotel Gallia a
Milano e ora
Il Carpaccio all’interno de
Le Royal Monceau -
Raffles a
Parigi, la gestione dei servizi di
ristorazione dell’Allianz Stadium e la realizzazione di gift e specialità alimentari che, nelle loro eleganti confezioni, raggiungono ogni parte del mondo.