Un’esplorazione indietro nel tempo, lì nella primordiale culla della nostra umanità, dove ha avuto inizio la storia. Una caccia al tesoro alla ricerca delle antichissime origini della vita sulla Terra. Un viaggio nel tempo e nello spazio, in quell’era anteriore alla storia. Questo è ciò che attende i visitatori che, da oggi 6 maggio, si siederanno alla tavola di Moreno Cedroni al Clandestino Susci Bar a Portonovo (An)
Clandestino Susci Bar riapre e presenta il Susci Primitivo
Tra storia e cibo
Un'avventura che
si dipanerà nelle tre principali Età che compongono la preistoria umana: Età della Pietra, Età del Bronzo ed Età del Ferro. Più una, autografa dello Chef: l’Età del Ramen.
Secondo il sistema scientifico delle Tre Età, tutte le società umane hanno attraversato, durante la preistoria, tre tappe nel loro sviluppo. Tali tappe sono contraddistinte dall'uso dei tre differenti materiali: la pietra, il bronzo, il ferro.
Il Susci Preistorico
Il viaggio nel tempo e nello spazio, suggestivo e meraviglioso, del
Clandestino,
ha origine nell’Era Glaciale, un lungo periodo di tempo nel quale la temperatura della Terra è stata particolarmente bassa e ha consentito lo sviluppo di calotte polari e ghiacciai alpini.
Anche adesso stiamo vivendo in un'Era Glaciale, iniziata in concomitanza del Quaternario, il periodo geologico in cui fa la comparsa in Europa l’Homo Sapiens e i Neanderthal scompaiono.
Era Glaciale: ghiacciolo dai sentori erbacei
Il piatto ideato da Cedroni per onorare l’Era Glaciale è un
ghiacciolo dai sentori erbacei con idromele e l’aggiunta di Chartreuse, l’elisir vegetale per eccellenza.
Nel degustarlo, il pensiero riporta ai profumi e sapori primordiali e naturali.
Fossile: pastinaca avvolta in un’alga
Il secondo piatto in menu si chiama Fossile, nome che comunemente i paleontologi usano per indicare resti di organismi un tempo viventi. Il piatto consiste in
pastinaca avvolta in un’alga e racchiusa e cotta in un impasto di farina e acqua a sembrare quasi un fossile.
Originali, le modalità di degustazione di questo piatto. Occorre, infatti, prima rompere la creta e togliere l’alga, successivamente portare il tubero nel piatto e gustarlo accompagnato con la maionese di moscioli di Portonovo e la polvere di pastinaca fermentata.
Età della Pietra: bocconcino di dentice
L’Età della Pietra, periodo della preistoria contraddistinto dalla introduzione dei primi strumenti in pietra, è la protagonista della terza portata. All’epoca, l’uomo non aveva ancora scoperto il fuoco, quindi l’alimentazione era ancora prevalentemente vegetale o a base di proteine animali crude.
Età della Pietra è u
n bocconcino di dentice con semi spezzati di farro ed orzo agrodolci, zucca gialla e sedano, servito con una salsa di pomodoro crudo, olio al basilico e semi croccanti sopra.
Finalmente l’uomo ha scoperto il fuoco! Il controllo del fuoco da parte dei primi uomini fu un punto di svolta nell'evoluzione culturale umana poiché contribuì fortemente allo stanziamento delle popolazioni nei territori con climi freddi.
È il periodo della proliferazione, grazie all'assorbimento delle proteine e dei carboidrati cotti e, fondamentale tappa per l’uomo, dello sviluppo della caccia grazie anche alla possibilità di cuocere e conservare le prede.
Homo Erectus: dado di tonno e dado di carne
Homo Erectus, quinta portata, è un
dado di tonno insieme ad un dado di carne, entrambi cotti direttamente su una pietra lavica incandescente a poi adagiati su un purè affumicato e una salsa di frutti rossi fermentati. Tecniche e sapori che rievocheranno il sentore del fuoco, fondamentale elemento per la sviluppo della specie umana.
Età del Ramen: brodo di granchio
Il racconto prosegue. È l’Età del Ramen, firmata Moreno Cedroni: è la fase dell'evoluzione umana in cui si iniziarono a costruire e usare utensili, ricavandoli da pietre, legno, corno, ossa e conchiglie.
C’è il fuoco e nascono le prime cucine, così come i primi cuochi. Nasce qui il Moreno Cedroni preistorico.
Il
Ramen preistorico è un brodo di granchio e anice stellato, con dadi di ricciola affumicata, alga kombu, foglie di senape ed un uovo di quaglia cotto in soia e mirin.
Lophius: la coda di rospo
Lophius è il gran finale del menu a tema preistorico del Clandestino, il piatto che precede i dessert e corona il viaggio con i suoi sapori decisi e inaspettati. In questa fase del viaggio ci si sofferma sull’ancestrale interesse dell’uomo per i collegamenti terra, mare e cielo, testimoniato fin dal Paleolitico. Il piatto ospita
coda di rospo e la sua testa, salsa di funghi, melanzana infornata e polvere di ginepro.
Selvatico: protagonista la Chartreuse
Nel predessert Selvatico ritorna, come di consuetudine nel menu del Clandestino, l’elemento dell’aperitivo: la
Chartreuse, abbinata alla nocciola e alla polvere di caffè. Questo piatto sottolinea il legame dell’uomo preistorico con la natura e la sua generosità. Egli, infatti, viveva in simbiosi con la natura ed erano proprio le stagioni a scandire la vita dell’uomo.
Disgelo: gelato al kefir
Siamo al finale. Dopo tanti millenni di gelo, esplose il caldo; con il caldo, l’agricoltura, e, con l’agricoltura le civiltà fino alla nostra epoca. L’uomo posa qui il primo piede sulla terra fertile.
In onore di ciò Disgelo, dessert e suggello del menu, è un
gelato al kefir, granita di Cedronic, salsa di lamponi fermentati e streusel al topinambur: la fermentazione… nella preistoria.
Moreno Cedroni
Un viaggio affascinante alle radici del gusto
Affascinante, coinvolgente e sorprendente. Come la storia di cui parla, così, Susci Preistorico conquista i viaggiatori del tempo del Clandestino.
Ancora una volta, infatti, la
palafitta sul mare di Moreno Cedroni si trasforma in una macchina del tempo e accompagna i commensali in un’avventura ammaliante. Il fascino irresistibile di un tempo perduto e qui recuperato, riscoperto e gustato, portata dopo portata, tra profumi e sapori dal forte potere evocativo.