Finisce oggi la storia del Pont de Ferr, uno dei monumenti dell'enogastronomia milanese. Trentacinque anni di storia: una quantità infinita di menu, bottiglie, assaggi, bicchieri, plateau di formaggi e vassoi di salumi, degustazioni di dolci e brindisi. Il locale purtroppo non è riuscito a resistere al cambiare dei tempi.
Maida Mercuri all'interno del suo Pont de Ferr, locale iconico di Milano
Dopo trentacinque anni chiude il Pont de Ferr
Maida Mercuri, "Nostra Signora dei Navigli", lascia orfani i mille e mille clienti che dal 14 dicembre 1986 a oggi hanno goduto delle prelibatezze della cucina e delle magie enologiche dell'allora più giovane sommelier donna d'Italia. Un racconto che attraversa gli anni e la città, da quando una giovanissima Maida sceglie di dire no a Sirio Maccioni, che la vuole responsabile sommelier al ristorante-culto Le Cirque di New York. L'idea è quella di servire con il supporto di pochi piatti iper-tradizionali i migliori vini italiani e francesi al bicchiere.
Maida Mercuri insieme alle bottiglie del Pont de Ferr
Un locale pensato per i giovani
Una sfida straordinaria: le grandi bottiglie costano molto, quasi irraggiungibili per i ragazzi. E i ragazzi sono il vero target di Maida. Il passaparola promuove rapidamente il Ponte a punto di ritrovo degli appassionati di vino e distillati. Stufatina di asinella e pappardelle alla maremmana, pancette della Val Tidone e tome stagionate accompagnano sorsi memorabili di Sassicaia e Tignanello, Barolo e Amarone. Negli anni, si sono aggiunti gli Champagne, scovati tra i recoltant più segreti e sfiziosi, e i distillati mirabolanti, che hanno fatto del Ponte il luogo d'elezione dei collezionisti di whisky. Ma soprattutto, è cresciuta la cucina, che nel 2011, complice il talento del giovane Matias Perdomo, conquista la stella Michelin. Di lì in poi, il Pont de Ferr è diventato il faro enogastronomico dei Navigli e Maida la sua Signora.
Sono cambiati i tempi
Quel tempo è finito. I Navigli sono diventati un'altra cosa, l'offerta si è omologata. Maida ha resistito finora, ultimo baluardo della ristorazione storica e d'autore del quartiere. Per questo, e per la voglia di sfogliare da donna libera la nuova pagina della sua vita, oggi il Ponte chiude. La ritroveremo altrove, sicuro, per una nuova avventura di vita e di bottiglie.