Spostato ancora una volta il termine proroga al 31 dicembre 2023 dei dehors liberi. È quanto prevede la riformulazione di un emendamento al Milleproroghe prevista all'interno del pacchetto proposto dal governo ai gruppi. Si tratta di una sessantina di riformulati che andranno votati nelle commissioni Bilancio e Affari Costituzionali di Palazzo Madama.
Nuova proroga per i dehors esterni
Le Regioni nelle quali, al 31 dicembre 2022, sono state indette elezioni avranno più tempo per decidere se aumentare o meno l'addizionale Irpef, portandola dallo 0,50 fino all'1 per cento, si legge in un'altra riformulazione. Il termine per la decisione, attualmente fissato al 31 dicembre dell'anno precedente a quello cui l'addizionale si riferisce, viene differito al 31 marzo di quest'anno, solo per le aliquote applicabili per l'anno di imposta 2023.
Un'ulteriore proposta di riformulazione di un emendamento prevede di riassegnare al settore turismo, ai fini di incrementarne la competitività e la sostenibilità, i 30 milioni di sconti fiscali non utilizzati nel 2022.
Risolvere la questione
La questione dehors era già stata affrontata in vista della precedenti scadenze - quando erano state richieste semplificazioni e deroghe per l'occupazione di suolo pubblico da parte di bar e ristoranti - anche dalla Federazione italiana dei pubblici esercizi. La Fipe aveva evidenziato la necessità di una soluzione strutturale per le attività che utilizzano i dehors da parte delle amministrazioni comunali che devono impegnarsi per realizzare dei regolamenti appositi per i tavolini all'aperto. I dehors sono uno spazio pubblico, aveva spiegato la Federazione, fanno parte del tessuto urbano e danno valore a questo spazio. Per aumentarne la qualità degli arredi servono investimenti - aveva chiarito la Fipe - , ma per investire servono regole chiare e definite, in modo che si evitino distorsioni.