Edito da Interlinea, “Panettone. I segreti di un dolce per tutte le feste” ne racconta la lunga storia, tra leggende e cursiosità. È scritto a due mani da Carla Icardi, food editor, e Andrea Tortora, Pasticcere dell’anno 2018 e fondatore del marchio AT Patissier.
La copertina del libro “Panettone - I segreti di un dolce per tutte le feste”
Leggenda e storia si intrecciano per questo “pane” dolce, simbolo di continuità di un
antico rituale, quello di chiudere il
pranzo natalizio con
qualcosa di dolce - anticamente era il miele - per augurarsi che l’anno nuovo possa essere altrettanto dolce. Da questa usanza provengono quasi tutti i grandi dolci natalizi della tradizione italiana rivisitati secondo le influenze rinascimentali.
La leggenda lo vuole di
origine lombarda, anzi
milanese. Le tre più conosciute: il pan di Toni, quello del giovane Ughetto diventato fornaio per amore e anche i dolcetti di suor Ughetta. La storia invece riporta la testimonianza accreditata del conte
Pietro Verri, storico, economista, esponente dell’Illuminismo. Verri riporta l’usanza che durante il quindicesimo secolo a Natale i
fornai di Milano potevano impastare un solo tipo di pane, quello bianco, e tutti, poveri e ricchi, lo potevano avere. E proprio durante questo secolo nacque un
pane di lusso, in cui il frumento veniva arricchito con zibibbo, miele e burro.
Un disciplinare molto rigorosoSi arriva all’Ottocento con grandi testimonianze per approdare al suo percorso di diffusione di massa nel Novecento a opera di grandi marchi, da
Motta ad
Alemagna. Per riconoscere il panettone perfetto, scopriamo nel testo che dal 2003 il panettone milanese ha
un suo marchio e un disciplinare di produzione molto rigoroso e per servirlo al meglio in tavola occorre seguire alcune regole come la
temperatura di servizio e il
taglio della fetta. Suggestive le immagini delle diverse campagne pubblicitarie, veri capolavori di grafica.
Per Andrea Tortora il
panettone è il vero
banco di prova di ogni pasticcere, perché per produrlo occorre un
approvvigionamento delle materie prime specifico (la farina, per esempio, va acquistata in anticipo e fatta riposare; il burro di qualità va ordinato mesi prima), spazi e personale dedicati. Soprattutto richiede
tempo. Molto. Mediamente, dalla fase di
rinfresco (la prima) a quella del r
affreddamento e del successivo
confezionamento (le ultime), debbono passare (per un ottimo panettone artigianale) all’incirca
60 ore!
Nel libro sono spiegate le cinque
fasi della lavorazione, vengono svelate alcune
ricette e soprattutto i
consigli per prepararlo da soli
a casa. Non resta che provare! Per finire, una parentesi riguardo gli
abbinamenti, una ricca bibliografia e un accenno al Pandoro, altra dolce specialità italiana.