Il Gambero Rosso ha alzato il sipario sull’ottava edizione della Guida. In un momento complicato per tutto il settore della ristorazione il comparto, quello dei pizzaioli, resiste e va avanti, progetta e rinasce, cresce e mette a punto. Proprio in considerazione degli sforzi enormi che meriterebbero a tutti di ricevere un premio, questa edizione il Gambero Rosso mette da parte i voti, le classifiche, per raccontare un comparto, che brillantemente continua lavorare per uno degli alimenti più importanti della gastronomia italiana. Restano gli spicchi a seconda del grado di eccellenza, si aggiungono i simboli di asporto e delivery, ma non ci saranno “sfumature” di merito. Nessun calo di attenzione, solo una pausa, durante la quale la squadra del Gambero Rosso non ha smesso di premiare chi lo merita, proprio come testimoniano i nuovi ingressi tra i Tre Spicchi e le Tre Rotelle della nuova guida.
Oltre 650 le pizzerie in guida
Nella guida su oltre 650 esercizi segnalati, con un’appendice dedicata delle migliori pizzerie italiane nel mondo, si contano ben 14 nuovi ingressi (che portano ad 84 la cifra complessiva) tra i premiati con i Tre Spicchi (Gabriele Dani con Disapore La Pietra a Cecina (Li) - Giovanni Santarpia a Firenze - Angelo Rumolo con Le Grotticelle.a Caggiano (SA) - Diego Vitagliano con 10 Diego Vitagliano a Napoli e Pozzuoli - Andrea Godi con 400 Gradi - Matteo La Spada L’Orso a Messina - Sergio Russo con Da Clara a Venetico (ME) - Lello Ravagnan con Grigoris a Mestre (VE) - Stefano Canosci con Chicco a Colle Di Val D’Elsa - Amalia Costantini con Mater a Fiano Romano (RM), Marco Rufini con Casale Rufini a Palestrina (RM) - Jacopo Mercuro con 180g Pizzeria Romana a Roma - Francesco Pompetti con Pompetti Tropicalduea Roseto degli Abruzzi (TE) ) e 2 nuovi Tre Rotelle (Davide Sarti con Forno Brisa a Bologna e Francesco Arnesano con Lievito, Pizza, Pane a Roma).
Preziosi strumenti per chi desidera raccontare sfumature e protagonisti della pizza moderna, i premi speciali anche quest’anno custodiscono storie da non perdere. Da quella di Sabrina Bianco, Pizzaiolo Emergente, pizzaiola del Borgo Rosso di Sera di Sal Lucido (CS), ai progetti di Daniele Donatelli che vince il premio Ricerca e Innovazione. E ancora le pizze dell’anno, e i Maestri dell’Impasto: Simone Lombardi di Crosta Milano e Francesco Martucci dei Masanielli di Caserta.
La guida 2021
Pizza dell’anno, categoria Pizza a DegustazioneRivoluzione Vegetale (fiordilatte, scarola riccia, carpaccio vegetale, chips soffiate di Grana Padano, hummus di fagioli gialet, granella di nocciole e olio extravergine d’oliva alla brace), Da Ezio, Alano Di Piave (BL).
Pizza dell’anno, Categoria Pizza NapoletanaFil. Felice (Pesto di basilico, fiori di zucca, pomodorino giallo, fiordilatte di Agerola, cialda di pecorino croccante, paprika dolce, olio extravergine del Vesuvio), Villa Giovanna, Ottaviano (NA)
Pizza dell’anno, Categoria Pizza all’ItalianaMarinara all’Aglione (Aglione cremoso e i pomodorino gialli del’azienda il Cavolo a Merenda), Chicco, Colle Val d’Elsa (SI)
Pizza dell’anno, Categoria Pizza a TaglioPolpo (crema di mandorle, senape selvatica spadellata e polpo cotto a bassa temperatura), Tellia, Torino
Pizza dell’anno, Categoria Pizza DolcePastiera Fritta (cono di pizza fritta con crema pasticcera aromatizzata agli agrumi, fiordilatte, granella di nocciole tostate, canditi misti, zeste d’arancia), Pepe In Grani, Caiazzo (CE)