Venezia, la cucina delle star alla Terrazza della Biennale di Tino Vettorello
Lo chef, da 15 anni alla Mostra del cinema di Venezia, crea piatti ispirati alle star. La sua cucina, fondata su prodotti veneti, celebra la sostenibilità e la tradizione italiana
Da 15 anni ormai Tino Vettorello delizia con le sue specialità gli attori e i frequentatori della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Sua infatti la proposta gastronomica della Terrazza Biennale, il pop-up restaurant di fronte al Red Carpet, e degli spazi ristorazione del Palazzo del Casinò dove si incontrano le star del cinema, cui lo chef veneto dedica anche dei piatti ad hoc. Il “Rombo alla Clooney” spadellato alla vodka, con salicornia, agrumi e lampone, è ormai il signature dish dello chef trevigiano anche nel ristorante Tino Gourmet di Villa Soligo, nel cuore del Valdobbiadene, uno dei tre ristoranti italiani di cui è chef (gli altri due sono Tino-Traghetto Trattoria sulle rive del Piave e Tino Jesolo collegato allo Stay Michelangelo Jesolo, ma dal 2023 la sua cucina è stata esportata anche all'estero, con l'apertura della Osteria Veneta di Klagenfurt, in Austria).
La 81esima edizione del Festival è stata l'occasione per re-incontrare la star di Hollywood che ha dato il nome alla sua specialità, presente a Venezia con il suo amico e collega Brad Pitt per presentare il loro ultimo film Wolfs, Lupi solitari, e scambiare alcune battute sul piatto creato in suo onore in una delle passate edizioni. «Ne sono onorato» ha commentato Clooney apprendendo che il piatto a lui dedicato è uno dei più richiesti dagli avventori del ristorante di Tino Vettorello.
Mostra del cinema di Venezia: il menu di Tino Vettorello
Nella carta 2024 ci sono tutti i piatti più amati della cucina dello chef trevigiano. Oltre al Rombo alla Clooney, ci sono anche Viaggio al Sud, ovvero Burrata, avocado, datterino rosso, peperone giallo e polvere di cappero di Pantelleria, originariamente dedicato a Lady Gaga, gli Spaghetti alla Penelope Cruz e l'Orata Spericolata dedicata a Vasco Rossi. A questi si aggiungono classici come il Fritto della Laguna e verdure croccanti, il Baccalà con crema di zucchine alla menta, peperone giallo e rosso e polvere di cappero di Pantelleria, e il vegetariano Hummus di ceci con scaglie di Grana Padano DOP, riduzione di prugna e spugna salata al basilico.
La sua cucina, che presenta pochissime specialità a base di carne, è tutta incentrata sui prodotti del Veneto e si compone magistralmente intorno ai prodotti del mare del Nord Adriatico, come i branzini della Valle del Lovo che vengono da Marano Lagunare, 50% acqua dolce e 50% acqua di mare, che si nutrono solo di plancton, le vongole biologiche di Caorle, il granchio blu della Laguna, le ostriche rosa Tarbouriech, e molta verdura e frutta di provenienza locale. Altra chicca dei piatti di Tino Vettorello è l'utilizzo e l'abbinamento con i vini Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, bollicina ufficiale della Mostra internazionale d'arte cinematografica 2024.
Mostra del cinema di Venezia: l'aperitivo e il pranzo di Tino Vettorello
Accolti dallo chef Vettorello e dal direttore artistico della Mostra Alberto Barbera, abbiamo gustato un aperitivo con baccalà mantecato con cracker al nero di seppia, tonno affumicato al legno di ciliegio con finocchio e ristretto di arancia, code di gambero in saor e gaspacho all'anguria, accompagnati dal Prosecco Brut Rosé Doc Millesimato Casa San Nicolò. Il pranzo, servito sulla ombreggiata terrazza vista mare, è iniziato con il Carpaccio di branzino marinato della Valle del Lovo con fagiolini del Cavallino, gelatina di Prosecco a cubetti, sentori di lampone e di albicocca, seguito da incredibili Ravioli al Granchio Blu su specchio di pesche, carote affumicate e aria di Prosecco, accompagnato dal vino SoloSole. Vermentino Bolgheri Doc della cantina Poggio al Tesoro - Marilisa Allegrini, per finire con l'immancabile Rombo alla Clooney. Un escursus nella cucina di questo chef che fa della sostenibilità, del cibo salutare e della valorizzazione del territorio i suoi punti forti.
«È un vero onore poter continuare a condividere con le star della Mostra un po' della mia passione per il cibo italiano. Con la mia proposta offro loro un vero e proprio viaggio nella nostra cultura e nelle nostre tradizioni. Ogni piatto racconta una storia, non solo di sapori, ma di territorio, di stagione e di mani che coltivano la terra o pescano nel nostro mare. Credo fermamente nella valorizzazione dei prodotti locali, nel rispetto del ritmo della natura e nel sostegno alle piccole comunità che producono con amore e passione le materie prime che utilizzo in cucina. La vera magia del cibo è quella di creare connessioni, proprio come fanno registi, attrici e attori con i loro film» è stato il commento dello chef.
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Alberto Lupini