Tovaglie ad aziende specializzate per una sanificazione in sicurezza

Le buone prassi d’igiene per il tessile riutilizzabile nella ristorazione sono state messe a punto da Assosistema. Una procedura semplice, efficace e garantita da una normativa specifica per il settore

15 maggio 2020 | 15:09
Socio diretto di Confindustria, Assosistema rappresenta le imprese di produzione, distribuzione, manutenzione dei dispositivi di protezione individuali e collettivi e di servizi di sanificazione e sterilizzazione dei dispositivi tessili e medici utilizzati in ospedali, case di cura, cliniche private, hotel, ristoranti, industrie.


Tovaglie e tovaglioli senza problemi dopo un completo processo industriale di trattamento da parte di un'azienda certificata

In fase di riapertura dell’universo Horeca ha redatto il Protocollo sicurezza igienica del tovagliato per la ristorazione. Un manuale di utilizzo fondamentale in questo periodo che esige regole e linee guida certe per poter lavorare spediti e in sicurezza. Il documento fa luce sulle buone prassi d’igiene della tavola e sull’utilizzo e la sanificazione del tessile riutilizzabile.

Punto fondamentale è che il tavolo sia coperto da un tessuto riutilizzabile con un livello di sanificazione garantito da lavanderie specializzate e certificato in base a una specifica norma, la “Uni En 14065 e Linee Guida Assosistema”, che garantisce un controllo sulla biocontaminazione del tessile attraverso il sistema di Risk analisys biocontamination control (Rabc).

Il valore aggiunto è rappresentato dalla praticità unita all’estetica. La tovaglieria può essere facilmente sostituita al termine di ogni servizio. Attraverso una procedura veloce e sicura la si potrà cambiare in presenza di altri clienti, offrendo quindi al cliente successivo il massimo della sicurezza igienica. Formula questa che va a contrastare l’utilizzo di articoli usa e getta di provenienza non certificata, senza contare l’impatto ambientale dovuto allo smaltimento.

La procedura prevede, dopo la rimozione della tovaglia usata, che non si dovrà far altro che, muniti di guanti, aprire la confezione con la biancheria nuova. Da notare che la piega permette di apparecchiare tovaglie e coprimacchia utilizzando solo i polpastrelli di pollice e indice. L’usato sarà riposto in contenitori chiusi (sacchi o sacconi in carrelli) manipolandolo e scuotendolo il meno possibile. La biancheria verrà quindi prelevata dalla società di noleggio e sanificazione con un mezzo che viene sanificato a ogni carico e consegnata in un’area dell’azienda separata dal reparto “pulito”.

Il modo migliore per evitare la diffusione di germi e batteri durante i pasti è quindi utilizzare tovaglie e tovaglioli che hanno subito un intero processo industriale di trattamento da azienda certificata “14065 e linee guida Assosistema”, che prevede ritiro, cernita, lavaggio, stiratura, ricomposizione, confezionamento, trasporto e consegna al cliente finale. Questa norma garantisce ai tessili trattati la qualità microbiologica appropriata secondo il loro specifico utilizzo. L’analisi microbiologica riguarda tutte le fasi del processo a cui sono sottoposti tutti i tessili trattati in un’industria di lavanderia e che prevede cernita, smistamento, classificazione, lavaggio, idroestrazione, essiccazione, finissaggio, piegatura, imballaggio e trasporto.

Il processo industriale è costituito da una componente termica, in quanto il lavaggio è effettuato a temperature predefinite idonee alla sanificazione, e dalla successiva fase di asciugatura/stiro a temperature elevate. C’è poi l’azione meccanica, il fattore tempo e la parte di trattamento chimico che avviene mediante l’utilizzo di prodotti detergenti e agenti disinfettanti con capacità battericide, virucide e fungicide, che garantiscono perfetta igienizzazione e sicurezza di utilizzo. L’iter prevede anche azioni di monitoraggio e sanificazione delle superfici, dei macchinari, dei mezzi di trasporto e degli operatori.

Da sottolineare un aspetto rilevante, relativo a chi decide di non utilizzare tovagliati per praticità. Una praticità apparente, in quanto questa opzione potrebbe creare dei forti problemi in merito alla buona prassi di igienizzazione. Al momento del riordino della tavola, la superficie dovrà essere lavata obbligatoriamente in presenza dei clienti e presumibilmente in modo veloce con l’utilizzo di panni e prodotti che abbiano un contenuto disinfettante elevato. Una pratica altamente sconsigliata dal momento che per igienizzare realmente le superfici rigide con prodotti e tempi efficaci queste devono essere pulite, deterse e sanificate, ma se questo avviene durante il servizio il rischio è di condizionarlo negativamente e per la fretta operare un’igienizzazione approssimativa a discapito del cliente successivo.

Per informazioni: www.assosistema.it

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Alberto Lupini


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