Fin dalle prime luci dell’alba, appena si è diffusa la brutta notizia dell’emergenza che ha colpito le regioni del centro-Italia, la
Fic-Federazione italiana cuochi ha mobilitato il suo
Dipartimento di solidarietà, che già intervenne con grande efficienza durante i sismi che colpirono negli anni scorsi l’Abruzzo e l’Emilia Romagna. Si tratta di un’organizzazione strutturata, con un atto costitutivo della quale è responsabile e presidente Roberto Rosati, affiancato da Alessandro Circiello.
foto: www.ilpost.itLa FIC ha chiesto ai propri partner prodotti e alimenti per gestire la prima fase dell’emergenza. Metro Italia Cash and Carry ha già predisposto la donazione di alimenti e materiali di consumo necessari alla produzione e somministrazione dei primi 2.000 pasti, mentre Galletto Vallespluga e Surgital hanno già dato la loro disponibilità ad inviare i propri prodotti nei prossimi giorni. Questa mattina è stato tempestivamente attrezzato il furgone logistico con le attrezzature e il furgone frigo con gli alimenti freschi che si metterà in moto appena verranno emessi i regolari permessi per operare nei luoghi colpiti dal sisma. Il lavoro dei cuochi sarà invece volontario e coordinato dai responsabili regionali. Un sistema utilissimo per finalizzare al meglio gli interventi che in passato ci sono comunque sempre stati, grazie alla generosità e al grande cuore di tutta la squadra FIC, ma che partivano da iniziative dei singoli e non avevano la stessa incisività.
In Italia hanno aderito circa 200 colleghi e sono già 18 le regioni che possono contare su un capo dipartimento, che all’occasione si interfacci con la Federazione. Questo sistema è d’aiuto, poiché in caso di calamità si avvertono direttamente le regioni interessate o quelle più vicine, affinché intervengano repentinamente.
I colleghi che si trovano nell’area colpita dalla scia sismica possono contattare la Fic al numero
340 8288154, mentre i coordinatori regionali Dse possono utilizzare il numero
349 6477481. Mail di riferimento:
emergenze@fic.it.
Agricoltori in aiuto dei terremotatiGara di solidarietà anche tra le organizzazioni agricole per affrontare l'emergenza nelle aree colpite dal terremoto (a forte vocazione agricola e allevatoriale). Coldiretti ha attivato una specifica Unità di crisi e con la sezione di Rieti ha subito inviato ad Amatrice due auto cariche di frutta e verdura, carne, olio di oliva, vino e pasta per gli sfollati. Sono stati inoltre attivati centri di raccolta per beni di prima necessità in numerose province.
La Cia-Confederazione italiana agricoltori sta pensando, oltre ad un primo aiuto materiale, ad uffici mobili che garantiscano un adeguato supporto alle aziende agricole.
Confagricoltura rende noto che le sue strutture territoriali e agricoltori hanno dato la loro piena disponibilità e già stanno collaborando attivamente con la Protezione Civile, mettendo a disposizione i trattori, le ruspe e altri mezzi per i soccorsi alla popolazione.
Anche Copagri informa di essersi attivata per raccogliere aiuti e generi alimentari da inviare alle persone colpite dalla tragedia.