Sicurezza sul lavoro nei ristoranti: quali sono i rischi e come comportarsi
Nel settore della ristorazione, la sicurezza dei lavoratori è essenziale. Il Decreto Legislativo 81/08 impone obblighi per prevenire rischi specifici, garantendo un ambiente di lavoro sicuro e conforme alle normative
Nel mondo della ristorazione, dove creatività e dinamismo sono all’ordine del giorno, la sicurezza dei lavoratori rappresenta una priorità non trascurabile. I ristoratori, oltre a fornire esperienze gastronomiche di alto livello, devono garantire un ambiente sicuro, tutelando la salute e il benessere del personale. Ogni giorno, i lavoratori della ristorazione affrontano rischi specifici: esposizione a temperature elevate, uso di attrezzature pericolose, stress e fatica fisica. Non solo questi fattori possono minare la sicurezza dei dipendenti, ma influiscono anche sulla qualità del servizio e sull’immagine del locale.
Sicurezza, cosa dice la normativa
La normativa italiana, con il Decreto Legislativo 81/08, impone agli esercenti del settore una serie di obblighi stringenti in tema di salute e sicurezza sul lavoro. Il rispetto di tali normative non è solo un obbligo legale, ma rappresenta un investimento strategico per il successo e la sostenibilità a lungo termine di un’attività di ristorazione. In questo contesto, è essenziale che i titolari effettuino una valutazione dettagliata dei rischi e che formino il personale per ridurre gli incidenti e preservare il benessere di tutti.
I principali rischi per la sicurezza nei ristoranti
Ecco un elenco dei principali rischi che caratterizzano il settore della ristorazione e le misure essenziali per prevenirli:
- Rischio Incendio - La presenza di forni, attrezzature e sostanze infiammabili aumenta il rischio di incendi nei ristoranti. Adottare misure di prevenzione, come impianti antincendio e formazione del personale sulle procedure di emergenza, è fondamentale.
- Rischio di Scivolamenti e Cadute - Pavimenti bagnati, ostacoli e gradini non segnalati sono tra le cause principali di infortuni. Implementare pratiche di pulizia e segnalazione dei pericoli riduce significativamente questo rischio.
- Rischio di Ustioni e Ferite - Pentole calde e attrezzature taglienti espongono i lavoratori a ustioni e ferite. La formazione sui protocolli di sicurezza per l’uso delle attrezzature è cruciale per minimizzare tali incidenti.
- Rischio Biologico e Chimico - La manipolazione di alimenti deteriorati e l’uso di prodotti chimici per la pulizia possono esporre a rischi biologici e chimici. Pratiche igieniche corrette e l’uso di prodotti sicuri sono essenziali per la tutela della salute.
- Rischio Ergonomico - La movimentazione manuale di carichi pesanti e le posture scorrette possono causare problemi muscoloscheletrici. Attrezzature ergonomiche e pause regolari possono prevenire questi disturbi.
- Esposizione al Rumore - Ambienti affollati e l’uso di attrezzature rumorose rappresentano un rischio per la salute auditiva. L’uso di materiali fonoassorbenti e dispositivi di protezione contribuisce a ridurre l’esposizione al rumore.
- Rischio Microclimatico - Temperature elevate nelle cucine possono compromettere la salute dei lavoratori. Monitorare il microclima e migliorare la ventilazione è vitale per il loro benessere.
- Stress Lavoro-Correlato - La pressione e il ritmo elevato possono generare stress e burnout. Una buona organizzazione e supporto al personale sono essenziali per mantenere un ambiente di lavoro sano.
- Esposizione al Radon - Nei locali interrati, il radon può rappresentare un rischio per la salute. È necessario effettuare controlli regolari per mantenere i livelli sotto il limite di sicurezza.
- Rischio Elettrico - Attrezzature elettriche non adeguatamente manutenute possono provocare cortocircuiti e scosse. Controlli regolari e formazione del personale sono essenziali per ridurre i rischi elettrici.
Sicurezza, gli obblighi di Valutazione dei rischi e il documento DVR
In base al D.Lgs 81/08, ogni ristorante con dipendenti deve redigere il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), che identifica e valuta i rischi presenti. Il DVR deve contenere:
- una descrizione dei rischi identificati,
- un’indicazione dei lavoratori esposti,
- le misure di prevenzione adottate,
- un piano per monitorare l’efficacia delle misure.
Il DVR va aggiornato periodicamente, specialmente in caso di modifiche organizzative o uso di nuove attrezzature, e deve essere firmato dal datore di lavoro. Corsisicurezza.it offre un servizio di predisposizione del DVR specifico per il settore alimentare, consultabile nella pagina DVR Online. È bene svolgere la valutazione insieme a figure competenti in materia, come ad esempio Medico Competente, RSPP, RLS o consulenti esperti. Una volta conclusa, è necessario provvedere alla redazione del DVR, annotando al suo interno ogni informazione rilevante ottenuta. La mancata redazione o gestione del DVR può comportare sanzioni severe, con multe da €3.000 a €15.000 e pene detentive fino a otto mesi in caso di violazioni ripetute. Nei casi più gravi, le autorità possono imporre la sospensione dell’attività.
Ecco un elenco delle principali inadempienze e relative sanzioni:
- Omessa valutazione dei rischi: Arresto da 4 a 8 mesi o ammenda da €5.000 a €15.000.
- Omessa redazione del DVR: Arresto da 4 a 8 mesi o ammenda da €5.000 a €15.000.
- Incompleta redazione del DVR (omessa indicazione di quanto previsto dall'Art. 28, lettere: a), b), d), f)): Arresto da 4 a 8 mesi o ammenda da €5.000 a €15.000.
- Mancato aggiornamento delle misure di prevenzione in relazione a cambiamenti organizzativi e produttivi: Arresto da 4 a 8 mesi o ammenda da €5.000 a €15.000.
- Mancata redazione o aggiornamento del DVR in collaborazione con RSPP, Medico Competente e RLS: Ammenda da €3.000 a €9.000.
- Redazione del DVR senza indicare il programma delle misure di sicurezza e i nominativi di RSPP, Medico Competente e RLS: Ammenda da €3.000 a €9.000.
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Alberto Lupini
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