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Siamo tutti camerieri e meritiamo rispetto!

Nessun altro mestiere è così vicino a noi come quello del cameriere. Nella quotidianità la casa si trasforma nel “nostro ristorante”, dove ospiti e familiari vengono accolti con la stessa attenzione

di Marco Reitano
presidente Noi di Sala
 
06 dicembre 2021 | 08:00

Siamo tutti camerieri e meritiamo rispetto!

Nessun altro mestiere è così vicino a noi come quello del cameriere. Nella quotidianità la casa si trasforma nel “nostro ristorante”, dove ospiti e familiari vengono accolti con la stessa attenzione

di Marco Reitano
presidente Noi di Sala
06 dicembre 2021 | 08:00
 

Siamo tutti camerieri! Questa esclamazione potrebbe sembrare eccessiva, provocatoria, ma non è così. Desidero soffermarmi su tutti quei gesti che caratterizzano questa professione e che nel quotidiano non sono diversi da quelli compiuti da centinaia di milioni persone che di lavoro però, fanno tutt’altro.

Una professione che ci riguarda da vicino

Una professione che ci riguarda da vicino

Il cameriere è un mestiere che include una forte componente di intimità, sia nel dare sé stessi, che nel soddisfare gli altri. Nel quotidiano il cameriere mette in opera tutte le sue conoscenze per rendere l’esperienza al ristorante unica, in un’azione di predisposizione verso il prossimo che è spesso lodevole. In questo modo il ristorante si trasforma un po' nella nostra casa: “nostra” di chi ci lavora, ma anche degli ospiti che la frequentano. Ecco quindi che si ritorna all’esclamazione principale che, in uno svolgimento narrativo, diventa: “Nelle nostre case siamo tutti camerieri”.

Siamo camerieri quando acquistiamo il tavolo da pranzo e scegliamo con cura il tovagliato che lo apparecchierà. Siamo camerieri quando nelle nostre credenze riponiamo una scelta di bei bicchieri da vino e non ci facciamo mai mancare un utile cavatappi. Siamo camerieri quando nel nostro frigorifero non manca mai qualcosa di gustoso per un aperitivo veloce, inclusa una bottiglia di vino alla giusta temperatura. Siamo camerieri quando invitiamo a casa i nostri amici e ci prepariamo ad accoglierli verificando che tutto sia in ordine e scaldando l’ambiente con luci e sottofondo musicale idonei. Siamo camerieri quando più si avvicina l’orario dell’appuntamento e più attendiamo con ansia che suoni il citofono del nostro appartamento per poi accogliere calorosamente i nostri ospiti. Siamo camerieri quando con orgoglio serviamo ai nostri invitati le leccornie preparate per quel giorno - non dimentichiamo il dolce! Siamo camerieri quando a Natale addobbiamo le nostre case e dal balcone di casa porgiamo al vicino una fetta di ciambellone appena sfornato. Siamo camerieri quando offriamo un caffè al tecnico che ci ha appena riparato la parabola.

 

Potrei continuare all’infinito, ma gli esempi fatti dovrebbero bastare a comprendere che non esiste nessun altro mestiere così vicino a noi, alle persone. Nelle nostre case di certo non ripariamo computer, non vendiamo abbigliamento, non facciamo udienze e tantomeno pratiche catastali, sempre come esempio. Ora, vi chiederete qual è il sunto di questa mia esposizione. Semplice: il rispetto. Il cameriere non è un presuntuoso, ma si è guadagnato, pretende e merita un rispetto maggiore. Cameriere e cliente alla fine della giornata, nella quotidianità, si avvicendano nel fare le stesse cose: gesti che abbracciano la sfera intima, e per cui gratitudine e considerazione non possono essere atteggiamenti facoltativi.

 

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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