Sfruttamento e caporalato Indagine sui rider a Milano
Ad agosto sono stati trovati tre lavoratori clandestini. I pm lombardi voglio fare chiarezza su un sistema che da più parti ha denotato violazioni delle norme antinfortunistiche e di sicurezza stradale
19 settembre 2019 | 17:00
La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta per fare luce sul fenomeno dei rider, i ciclofattorini che consegnano il cibo a domicilio, dopo che ad agosto, su una trentina di lavoratori controllati, ne sono stati trovati tre clandestini.
I pm lombardi vogliono fare luce su alcuni episodi in cui è stata riscontrata una violazione delle norme antinfortunistiche e di sicurezza stradale, e soprattutto sull'aspetto di sfruttamento dei lavoratori e tra i lavoratori, come il caporalato.
Il sospetto è che alcuni ciclofattorini potrebbero cedere a persone senza documenti in regola gli strumenti per poter fare le consegne, come gli smartphone con l'applicazione necessaria alla quale sono registrati i lavoratori regolari, per poi ricevere in cambio una percentuale dell'incasso su ogni consegna.
Trovati a Milano tre immigrati clandestini tra i rider
I pm lombardi vogliono fare luce su alcuni episodi in cui è stata riscontrata una violazione delle norme antinfortunistiche e di sicurezza stradale, e soprattutto sull'aspetto di sfruttamento dei lavoratori e tra i lavoratori, come il caporalato.
Il sospetto è che alcuni ciclofattorini potrebbero cedere a persone senza documenti in regola gli strumenti per poter fare le consegne, come gli smartphone con l'applicazione necessaria alla quale sono registrati i lavoratori regolari, per poi ricevere in cambio una percentuale dell'incasso su ogni consegna.
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Alberto Lupini
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