Un protocollo per igienizzare l'hotel Certificati per assicurare il cliente
Andare in albergo per le ferie estive non sarà più come prima per via delle linee guida sul covid. Property Managers Italia e Properly hanno studiato un metodo per certificare la pulizia nelle camere
25 maggio 2020 | 09:15
Case disinfettate, vacanze sicure, soggiorno senza rischi. Property Managers Italia, associazione nazionale di categoria del turismo residenziale, e Properly, piattaforma per la gestione della qualità e delle certificazioni, hanno sottoscritto un protocollo mirato alla corretta disinfezione degli appartamenti per garantire ai clienti che sceglieranno di alloggiare in uno dei 50mila alloggi (appartamenti, ville, aparthotel, case galleggianti) di Property Managers Italia, dislocati in tutto il territorio nazionale.
Su modello di quelli già adottati in Portogallo e Spagna dalle associazioni di tali Paesi, con cui Property Managers Italia collabora a livello europeo, il protocollo pulizie, il primo adottato nel settore extra ricettivo, permette di certificare l'igienizzazione degli alloggi a ogni check out, garantendo standard di pulizia ancora più elevati per gli ospiti. «Nella fase 2 dell'emergenza Coronavirus dobbiamo favorire la ripartenza mettendo in atto tutte le precauzioni possibili per assicurare l'igienizzazione degli alloggi, a garanzia sia degli ospiti sia dei proprietari», commenta Stefano Bettanin, presidente di Property Managars Italia. «Per questo abbiamo messo a punto un protocollo di pulizia sicuro, certificato e verificabile. Le struttura extraricettive, ancora di più in questo periodo, garantiscono pulizia, privacy e sicurezza».
Le pulizie sono affidate a professionisti, le regole che gli addetti devono rispettare dopo ogni check out sono rigide e dettagliate, ambiente per ambiente. Inoltre è prevista la possibilità di condividere informazioni con l'ospite dove si indica l'ora dell'ultima pulizia, persona che ha effettuato il lavoro e protocollo utilizzato.
Gli operatori avranno a disposizione panni in cotone o microfibra, soluzioni alcoliche al 70%, tre secchi, uno spry igienizzante a prova di colore per i tessuti, dovranno lavarsi le mani, indossare guanti e disinfettare il proprio cellulare a ogni uso. Durante le pulizie dovranno igienizzare interruttori della luce, maniglie, ringhiere, termostati, tastiere, schermi touch screen, pulsanti degli elettrodomestici, chiavi, areare le stanze. In cucina particolare attenzione è rivolta a frigorifero, le suppellettili dovranno essere lavate in lavastoviglie, nel soggiorno non dovranno essere dimenticati cuscini, tappeti, poltrone, divani. In camera il letto dovrà essere fatto con lenzuola igienizzate, nel bagno ogni superficie andrà pulita accuratamente, dall'asciugacapelli ai rubinetti. Tra il check-out e il check-in sono previste almeno 4 o 5 ore, proprio per permettere l'igienizzazione completa della casa.
«Dallo scorso novembre stiamo lavorando con Booking.com in 33 paesi per migliorare la qualità delle pulizia e gli standard di salute e sicurezza nel settore extra-alberghiero», afferma Marco Italia, business development executive di Properly. «Questo protocollo studiato con Property Managers Italia permetterà di certificare e tracciare la pulizia delle strutture anche nel nostro Paese». L'idea è quella di mantenere i protocolli, se non del tutto, almeno in parte, anche dopo l'emergenza Coronavirus.
Un protocollo per sanificare gli hotel
Su modello di quelli già adottati in Portogallo e Spagna dalle associazioni di tali Paesi, con cui Property Managers Italia collabora a livello europeo, il protocollo pulizie, il primo adottato nel settore extra ricettivo, permette di certificare l'igienizzazione degli alloggi a ogni check out, garantendo standard di pulizia ancora più elevati per gli ospiti. «Nella fase 2 dell'emergenza Coronavirus dobbiamo favorire la ripartenza mettendo in atto tutte le precauzioni possibili per assicurare l'igienizzazione degli alloggi, a garanzia sia degli ospiti sia dei proprietari», commenta Stefano Bettanin, presidente di Property Managars Italia. «Per questo abbiamo messo a punto un protocollo di pulizia sicuro, certificato e verificabile. Le struttura extraricettive, ancora di più in questo periodo, garantiscono pulizia, privacy e sicurezza».
Le pulizie sono affidate a professionisti, le regole che gli addetti devono rispettare dopo ogni check out sono rigide e dettagliate, ambiente per ambiente. Inoltre è prevista la possibilità di condividere informazioni con l'ospite dove si indica l'ora dell'ultima pulizia, persona che ha effettuato il lavoro e protocollo utilizzato.
Gli operatori avranno a disposizione panni in cotone o microfibra, soluzioni alcoliche al 70%, tre secchi, uno spry igienizzante a prova di colore per i tessuti, dovranno lavarsi le mani, indossare guanti e disinfettare il proprio cellulare a ogni uso. Durante le pulizie dovranno igienizzare interruttori della luce, maniglie, ringhiere, termostati, tastiere, schermi touch screen, pulsanti degli elettrodomestici, chiavi, areare le stanze. In cucina particolare attenzione è rivolta a frigorifero, le suppellettili dovranno essere lavate in lavastoviglie, nel soggiorno non dovranno essere dimenticati cuscini, tappeti, poltrone, divani. In camera il letto dovrà essere fatto con lenzuola igienizzate, nel bagno ogni superficie andrà pulita accuratamente, dall'asciugacapelli ai rubinetti. Tra il check-out e il check-in sono previste almeno 4 o 5 ore, proprio per permettere l'igienizzazione completa della casa.
«Dallo scorso novembre stiamo lavorando con Booking.com in 33 paesi per migliorare la qualità delle pulizia e gli standard di salute e sicurezza nel settore extra-alberghiero», afferma Marco Italia, business development executive di Properly. «Questo protocollo studiato con Property Managers Italia permetterà di certificare e tracciare la pulizia delle strutture anche nel nostro Paese». L'idea è quella di mantenere i protocolli, se non del tutto, almeno in parte, anche dopo l'emergenza Coronavirus.
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Alberto Lupini
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