Un pizzaiolo sarà professore universitario: è la prima volta al mondo

Il 28 e 29 novembre Manabu Odawara, capo della delegazione giapponese dell'Associazione verace pizza napoletana, salirà in cattedra nella prestigiosa Università Ritsumeikan di Shiga/Kyoto

26 novembre 2022 | 13:40
di Mariella Morosi

Sarà la prestigiosa Università Ritsumeikan di Shiga/Kyoto il primo ateneo al mondo a ospitare un corso di vera pizza napoletana, quella verace che l'Avpn, l'Associazione verace pizza napoletana, promuove in giro per il mondo con varie iniziative. Per la prima volta il 28 e 29 novembre sarà, infatti, un pizzaiolo dagli occhi a mandorla, Manabu Odawara, capo della delegazione giapponese dell'associazione, a salire in cattedra come "professore di pizza" con una lectio magistralis e successiva lavorazione in diretta del piatto, con degustazione finale.


La vera pizza napoletana, un sapere da tutelare

L'Avpn è stata costituita nel 1984, con il patrocinio della Camera di Commercio, industria e artigianato di Napoli, per tutelare l'originalità di quel magico mix di acqua e farina con "pummarola" e mozzarella. Nato all'ombra del Vesuvio, ha conquistato i 5 continenti, e per questo si è ritenuto necessario codificarne la composizione e nello stesso tempo formare i pizzaioli attraverso il disciplinare e il marchio collettivo "Vera pizza napoletana".


A dettarne le regole di base erano stati alcuni vecchi maestri pizzaioli napoletani di grande esperienza convinti che una tutela fosse necessaria proprio per la diffusione nel mondo di questo cibo amatissimo. La formula originale, infatti, è stata sempre imitata e meticciata secondo le varie culture gastronomiche, distaccandosi dall'originale.


Da Napoli al mondo con tante iniziative in nome della vera pizza

Tra le tante iniziative dettate dall'orgoglio partenopeo vengono organizzati convegni, contest e anche corsi per i giovani aspiranti a quest'arte bianca. Non poteva così mancare il giro del mondo per onorare l'autenticità della vera pizza, una vera missione partita ai primi di novembre che ha mietuto successi nelle precedenti tappe: in Nord America e in Turchia.


In Canada l’associazione ha provveduto alla affiliazione di 10 nuove pizzerie e a porre le basi per la creazione di una delegazione, composta da 25 pizzaioli, a conferma dell’attenzione che il Paese riserva a uno dei prodotti simbolo del Made in Italy.


In Turchia, sold out per il corso sulla pizza

È stata quindi la volta della Turchia dove lunedì 21 novembre il presidente Avpn Antonio Pace e l’istruttore Marco Leone hanno inaugurato ad Istanbul la prima sede dell’associazione nella prestigiosa accademia Usla dell’American Hospitality Academy con relativo corso che ha subito registrato il sold out con 10 iscritti. La scuola sarà diretta da Ozgur Kilinclar, studente Avpn e oggi titolare di tre pizzerie Nappo, le prime affiliate nel Paese.


Il primo pizzaiolo professore universitario

Ed ora si attende il successo, certamente scontato, nella terra del Sol Levante con la nomina, primo caso al mondo, di un pizzaiolo al ruolo di professore universitario incaricato di Manabu Odawara, che svolgerà il suo ruolo di docente nel corso, unico al mondo ufficialmente riconosciuto da una università.


«Si tratta di un evento epocale - sottolinea Antonio Pace, presidente Avpn - che conferma lo status raggiunto dalla pizza napoletana anche in Paesi lontanissimi da noi per tradizioni gastronomiche. Il fatto che un’importante università istituisca un corso legato al nostro prodotto ci riempie di orgoglio e testimonia, lasciatemelo dire, anche la bontà del lavoro svolto in questi anni dalla nostra Associazione per promuovere e divulgare la cultura della pizza in tutto il mondo».


In Giappone i segreti del mestiere

Fitto il calendario della trasferta giapponese per la delegazione guidata dal presidente Pace e dal direttore Stefano Auricchio sia con l’Università Ritsumeikan di Shiga/Kyoto che per le altre attività promozionali organizzate. Si partirà con la prova d’arte per i nuovi associati, si proseguirà con la verifica finale delle pizzerie on the road e sarà quindi la volta della consegna delle targhe e di un seminario sulla pizza fritta.


Sui motivi alla base della nascita dell'Avpn si era espresso Antonio Pace: «Non siamo in lotta con nessuno - aveva dichiarato - vogliamo solo riaffermare la nostra paternità pluricentenaria. Siamo contro la deformazione culturale e commerciale della nostra pizza e contro l'industrializzazione, perché non è vera pizza quella pronta all'uso, surgelata che si vende nei supermercati».

 


Presidente e decano dell'associazione è Vincenzo Pace, padre di Antonio, che lavora al forno da quando aveva dieci anni: «Il segreto della pizza sta tutto nella pasta - dice Don Vincenzo - La ricetta? Non esiste e le dico perché: fin da piccolo, ho imparato che la pasta cambia secondo il tempo, se freddo, caldo, secco o scirocco. Per esempio, col freddo ci vuole acqua calda e poco sale; col caldo, più sale che trattiene la lievitazione. Sono cose da stabilire la sera, quando si prepara l'impasto. Ci vogliono dieci, dodici ore per una crescenza perfetta… si può standardizzare il processo, ma è sicuramente l'esperienza che affina l'arte».

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Alberto Lupini


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