L’omaggio di Milano a Marchesi Camera ardente al Teatro Dal Verme

Questa mattina il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha reso omaggio a Gualtiero Marchesi presso la camera ardente allestita al Teatro Dal Verme. Amici, colleghi e molti cittadini hanno portato un saluto ai parenti . A rendere omaggio anche il musicista Elio, che con Marchesi aveva realizzato progetti artistici

28 dicembre 2017 | 14:42
di Andrea Radic
I funerali del “Divino” cuoco, guida della cucina italiana e grande innovatore (guarda la sua storia attraverso 50 scatti), saranno celebrati alle ore 11 di domani, venerdì 29 dicembre, nella Chiesa di Santa Maria del Suffragio da don Gino Rigoldi. Confermata la presenza del governatore Roberto Maroni e dell’assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno. I nipoti di Marchesi, affermati musicisti, eseguiranno dei brani per accompagnare il nonno nel suo ultimo viaggio.


Il sindaco Giuseppe Sala rende omaggio a Marchesi; a sinistra Enrico Dandolo, a destra Sara Vitali

«Troveremo il modo per riconoscere la figura di Gualtiero Marchesi nel tema della formazione con una scuola di cucina o borse di studio - ha detto il sindaco Sala prima di salutare le figlie Paola e Simona e il genero Enrico Dandolo - due le caratteristiche fondamentali del maestro, la voglia di non mollare mai e la capacità di insegnare, parecchi dei suoi allievi sono oggi chef affermati ed è questa la miglior dimostrazione dell’investimento della sua conoscenza. Sono contento - ha concluso il primo cittadino - della vittoria da parte del Gruppo Marchesi per l’assegnazione da parte del Teatro Alla Scala degli spazi dove c’è il Marchesino».

«L’obiettivo della Fondazione Marchesi - ha detto Enrico Dandolo, che ne è vicepresidente - è “il bello è il buono” di tutte le arti, in maniera trasversale. L’arte era per lui un mezzo espressivo, invece di usare tela e pennelli o bronzo o creta, Marchesi creava i suoi piatti. La Fondazione trasferisce questo pensiero artistico».



Enrico, Milano sta finalmente riconoscendo qualcosa al Maestro?
Il sindaco Sala ha detto che la suggestione, giunta da più parti, di dedicare una piazza o una via a Marchesi sarà presa in considerazione, ma sono necessari almeno 10 anni, mentre il Comune vuole dare da subito un segnale di riconoscenza da organizzare con la Fondazione Marchesi, qualcosa di vivo e concreto inerente il tema della formazione.

Avete già dei progetti?
Il tema della formazione è proprio quello sul quale inizieremo a concordare con il Comune i passi necessari per realizzare progetti concreti, che abbiano sede a Milano, come la realizzazione di una scuola di alta formazione dei cuochi e di tutti gli interpreti delle arti. Marchesi diceva sempre “io sono milanese, facciamolo a Milano”.

Prossimi passi?
Capire cosa davvero sarà messo in campo, la Fondazione deve portare avanti il pensiero di Marchesi in modo preciso, lui ci ha dato tutto il materiale necessario per portare avanti il suo messaggio, qualcosa di attivo, di grande contenuto. Non la semplice intitolazione di una scuola di cucina esistente, ma creare qualcosa. Abbiamo numerosi progetti, e saremo ben contenti se Milano sarà interessata ad ospitarli.

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Alberto Lupini


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