Oltre la “copia”: ecco come creare un ristorante unico nel suo genere

Il concetto di “origine” è fondamentale per comprendere l'unicità dei locali e delle idee imprenditoriali. Tuttavia, sempre più spesso si osserva una somiglianza tra i locali , causata dalla mancanza di originalità e dalla tendenza a imitare idee già esistenti. Questo fenomeno può derivare dalla paura di innovare e dalla mancanza di fiducia nel proprio processo creativo

23 maggio 2024 | 05:00
di Emanuele Svetti

Vi siete mai domandati come mai sempre più locali oggi si assomigliano tra loro? Non che la domanda sia un “dubbio amletico per l'umanità” a cui sia dovuto dare una risposta, ma credo che siano molti quelli a cui questo dettaglio non sia sfuggito.

Per provare a dare una lettura coerente con il mio pensiero mi piacerebbe parlarvi del concetto di “origine”, da cui deriva la parola tanto blasonata all'interno del mondo dei cosiddetti creativi.

Il segreto per un locale di successo? Il coraggio di innovare

L'origine è sia un inizio che un fondamento, rappresentando un punto estremo. Il creatore del caos primigenio può essere considerato il più grande dei creativi. Come il caos, anche un locale ha sempre un'origine: l'idea dell'imprenditore, che prende forma attraverso la vena ispirazionale del creativo. Tuttavia, quando questa scintilla si traduce in innovazione?

L'originalità è una delle risposte, o se scrivessi “carenza di originalità”, avremmo centrato il cuore del problema: ci sono troppi locali uguali perché spesso imprenditori e creativi si infatuano delle idee o delle proposte di altri, e così facendo, producono copie più o meno belle, memorie di qualcosa già visto, creando noia, assuefazione, fastidio, e a volte anche successo.

Quali siano gli elementi originanti di questa attitudine imprenditoriale? Non è semplice da spiegare, io pongo spesso la “paura” come elemento scatenante: generare novità, confrontarsi con interpretazioni diverse, risolvere il problema da un altro punto di vista, non porta sicurezza, lascia quel sentimento di incertezza ed ansietà. Diventa chiaro come l'origine non sia certezza di successo, come espresso nel modo di dire: “risolvere il problema all'origine”. Quindi a volte un'idea originale può essere anche sbagliata o generare difetti sul risultato finale.

Osare, andare oltre la semplice soluzione di un problema, esprimere originalità, cercare soluzioni diverse ad uno stesso problema, combattere per le proprie visioni, se sono piene di buone idee. Quando si inizia a pensare un nuovo locale, non si dovrebbe mai partire da quello di un altro, ma cercare di individuare nuove rotte, non aver paura di divenire trend setter, ma anzi esserne fieri, perché la voglia di innovare e reinventare “contenitori sociali” rimarrà l'arma più potente in mano ad imprenditori e creativi.

Esperienza, coerenza, originalità: il mix vincente per locali unici

Sento sempre più spesso parlare addetti ai lavori citando lo storytelling come la soluzione,ma credo sia chiaro da quanto scritto fino ad ora, come per me sia solo un ingrediente: intorno vanno a amalgamati esperienze, coerenza, professionalità e stravaganza come in una grande cucina in cui nascono piatti incredibili.

Essere originali vuol dire cercare di essere completamente sè stessi, liberi di poter fare qualcosa di nuovo e di poter esplorare vie non ancora battute, incoraggiati dalla coscienza dell'eccezionalità del risultato finale. È importante quindi che imprenditore e creativo sviluppino la propria originalità. In che maniera? Cercando di capire l'importanza di usare la testa in ogni occasione, perché come diceva Herman Melville: è meglio fallire nell'originalità, che avere successo nell'imitazione. 

Ai miei clienti chiedo sempre di fidarsi ed affidarsi, perché il vero “viaggio”, il solo “bagno di giovinezza per la mente”, non è necessariamente quello di andare a scoprire nuove mode, ma sempre più spesso quello di guardare con occhi diversi ciò che già conosciamo e che ci circonda, ossia di vedere con gli occhi di un altro i migliaia di problemi che si creano durante lo sviluppo di un nuovo concept, trasformandoli nel fondamento dell'idea.

Per fare questo il patto tra un creativo ed un cliente, deve essere quello tra due soggetti che sanno ascoltarsi, un locale che funziona non è soltanto fatto di colori, materiali ed illuminazione, ma anche soprattutto di soluzioni ai problemi di gestione, soluzioni sull'uso degli spazi, soluzioni sui flussi.

Molto spesso crediamo che la soluzione stia nel fare un ambiente più bello di altri, ma in realtà quello è probabilmente generato dal più grande difetto di ascolto reciproco: la mancanza di empatia. Due o più persone che pensano un locale in empatia tra loro creeranno un successo. Quindi è importante scegliere con attenzione i giusti professionisti per ogni nuovo lavoro, per ogni nuova idea, senza cadere nella trappola dei facili, quanto banali, consigli del web o dell'amico, è importante essere sempre e solo “originali”.

Per maggiori informazioni lo Studio Svetti Architecture rimane a disposizione, per approfondimenti info@studiosvetti.com

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Alberto Lupini


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