Olimpiadi di Parigi: chef Oldani svela i menu degli atleti di Casa Italia

A Casa Italia, lo chef stellato Davide Oldani ha creato un menu che celebra la diversità della cucina italiana, offrendo un viaggio gastronomico da Nord a Sud attraverso piatti regionali tradizionali e innovativi

26 luglio 2024 | 11:07

Dopo un anno e mezzo di accurata preparazione, Casa Italia è pronta ad aprire le porte a Parigi, offrendo un'esperienza culinaria unica agli atleti, ai delegati e agli ospiti delle Olimpiadi. All'interno del monumentale padiglione Pré Catelan, nel cuore del Bois de Boulogne, dove nacque l'idea dei Giochi moderni, un menu ricco e variegato celebra la diversità della cucina italiana, in linea con il tema dell'edizione "Ensemble". A svelare i segreti di questo viaggio gastronomico è Davide Oldani, lo sport&food ambassador ufficiale, chef bistellato al suo ristorante D'O di Cornaredo (Mi), ex calciatore e appassionato di sport. «Per questa ventitreesima edizione dei Giochi, abbiamo voluto esaltare il meglio delle nostre tradizioni culinarie regionali - spiega Oldani, come riporta il Corriere della Sera -  Dal Nord al Sud, da Est a Ovest, il menu è un vero e proprio tour gastronomico italiano, con piatti iconici come gli spaghetti al pomodoro, il vitello tonnato, la caponata siciliana e la pizza napoletana. E, in vista delle prossime Olimpiadi invernali a Milano-Cortina, abbiamo incluso alcune specialità tipiche delle nostre montagne».

Casa Italia alle Olimpiadi di Parigi: il menu di chef Oldani

Tutto ciò che viene servito a Casa Italia è preparato al momento, con ingredienti freschi e di alta qualità. «Cuociamo dieci tipi di pane diversi nel forno a legna, ognuno con le sue caratteristiche regionali: lo sciapo toscano, il cafone, il siciliano, il ferrarese...- sottolinea lo chef - È un omaggio alla varietà e alla ricchezza della nostra panificazione». Ogni sera, inoltre, si terranno cene esclusive (per soli 30 ospiti speciali) a quattro mani con il celebre chef francese Frédéric Anton, tre stelle Michelin, offrendo ai commensali un'esperienza culinaria unica, frutto dell'incontro tra le due tradizioni gastronomiche. «La cosa più bella è scoprire come la diversità possa arricchire e unire», afferma Oldani.

«Lo sport e il cibo si coniugano alla grande – spiega Oldani a Italpress - Per fare delle buone prestazioni sui campi bisogna nutrirsi nella maniera più adatta. La mia missione è quella di far mangiare correttamente tutte le persone, non soltanto gli sportivi. La dieta perfetta deve essere armonica, tanto quanto i menù del mio ristorante. "Armonia" in cucina vuol dire non ripetere gli ingredienti e mai abbuffarsi con il cibo, con prodotti di qualità e porzioni ridotte, non piegandosi mai al cibo che non sia di stagione e del territorio. È un grande piacere trovarsi in questo immobile, dove de Coubertin firmò il trattato per i nuovi giochi olimpici, e in più condividere quest'esperienza con il mio collega Frédéric Anton, con cui siamo parte dell'associazione Les Grandes Tables du Monde».

Olimpiadi di Parigi: chef Oldani e la passione per lo sport

L'emozione di partecipare a un evento così importante è palpabile: «Amo lo sport e sono felice di poter contribuire a rendere questa esperienza ancora più speciale per i nostri atleti. Ricordo quando, a Rio 2016, preparai un piatto di spaghetti per Gianmarco Tamberi, che si era infortunato. Mi disse che sarebbe tornato più forte che mai, e così è stato». Oldani, noto per la sua scaramanzia, ammette di non parlare mai di risultati prima delle gare. «Se c'è una competizione in corso, preferisco preparare la salsa al pomodoro all'ultimo momento, per evitare di creare ansia».

Olimpiadi di Parigi: il menu di Oldani per Mattarella

Davide Oldani, nel giorno dell'inaugurazione ha avuto come ospite speciale il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Abbiamo pensato di dedicare il menùu al Presidente, con uno sguardo verso le olimpiadi di Milano-Cortina. Il primo piatto era per Milano, zafferano e riso, il secondo era per Cortina e il terzo era una torta con i limoni della Costiera amalfitana, per toccare tutta l'Italia».

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Alberto Lupini


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