Il nuovo volto del Maggia, molto più di un alberghiero
L'Istituto di istruzione superiore di Stresa, in Piemonte, ha presentato il suo nuovo logo istituzionale, primo passo di un più ampio rebranding e rafforzamento, tra cui spicca il nuovo Linguistico+Cultura Enogastronomica
Il primo settembre è l’inizio di un nuovo anno per chi si occupa di scuola. Si ricomincia, si riprende un cammino mai realmente interrotto dalla breve pausa estiva, ma semplicemente lasciato in sospeso, per dare spazio alle idee di rinnovamento e di sguardi al futuro, nati tra le pieghe della quotidianità dell’anno scolastico da poco concluso.
Ed è proprio a partire dall’idea di futuro che il Maggia, Istituto d'istruzione superiore di Stresa inaugura l’anno scolastico 2022/23 con un’immagine di scuola rinnovata e in cambiamento e che, a partire dal nuovo logo, comunica il processo di innovazione voluto dal dirigente scolastico Fiorenzo Ferrari.
Il Maggia potenzia il suo brand
Grazie al contributo di idee e proposte avanzate dai molti soggetti (studenti, docenti, personale ata, rappresentanti dei genitori) coinvolti nella vita di questa storica istituzione scolastica, vanto di un intero territorio e conosciuto ben oltre i confini regionali, da oggi l’istituto si chiamerà “Il Maggia”. Probabilmente la scelta del nome risulterà cosa già nota: effettivamente è proprio questo il modo in cui si riferisce al prestigioso istituto chi ne parla o ne scrive in modo informale.
Il passo verso la formalizzazione di un nome tanto iconico e autorevole è stato convinto e condiviso: il brand Maggia, riconoscibile e riconosciuto, è così rappresentato dallo stesso nome che si fa marchio, con l’utilizzo di un font classico e adatto a un'istituzione. Tanto rigore però è bilanciato da una nota di colore che riempie l’articolo determinativo “il”: un pittogramma, quasi fosse disegnato a mano da uno scolaro.
In uno dei momenti più sfidanti per il Maggia (ricordiamo che la sede storica del Maggia è in riqualificazione e i lavori termineranno nel prossimo 2024) e per il mondo della scuola in generale (l’anno che si appresta a iniziare è anche momento di ripartenza in seguito alla pandemia da Covid19), il Maggia decide di portare avanti quel processo partecipato che ha fornito la prospettiva per immaginare la scuola del futuro, sia nei contenuti, sia tra le mura che conterranno i nuovi spazi. Un percorso di cambiamento letteralmente disegnato, quasi a riprendere le Tavole del Capitano Ricci che, appese ai muri dei corridoi della sede di Viale Mainardi, raccontavano la scuola alberghiera e le professioni ivi insegnate.
Il logo è solo il primo passo
Il logo preparerà la strada al nuovo sito istituzionale (in dirittura d’arrivo) che sarà coerente con il progetto didattico di Ferrari, basato su centralità dello studente e nuovi ambienti di apprendimento.
Progetto che avrà la continuità che merita, grazie alla conferma da parte di Ferrari alla guida dell’Istituto dopo il suo primo ciclo triennale presso il Maggia: «Non poteva essere diversamente - commenta Ferrari - I tre anni appena conclusi sono stati per il Maggia e di conseguenza anche per me, che con onore lo presiedo, complessi, per usare un eufemismo. Alle problematiche relative agli spazi, che si trascinavano da decenni e finalmente risolte con l’avvio dei lavori per la nuova sede, si è aggiunta una pandemia globale che ha costretto tutti a cambiare i propri comportamenti, in tutti gli aspetti della vita quotidiana che è fatta di lavoro, studio, tempo libero. L’uomo però è pieno di risorse e non solo si affrontano con coraggio le sfide che ci si trova davanti, quelle conosciute e quelle inattese, ma è da queste che si impara a migliorare e si trovano gli stimoli per procedere nel percorso».
Le motivazioni alla base della conferma nel ruolo di dirigente dell’Istituto d'Istruzione Superiore di Stresa non si limitano, però, all’aver superato vecchi problemi e le conseguenze del Covid, ma si fondano nella molteplicità di nuovi progetti sui quali Ferrari si è concentrato e sta lavorando con i suoi collaboratori, insieme ai quali ha condiviso le emozioni che guidano il proprio lavoro.
In primo luogo il ristorante didattico Le Leve, nato dall’esigenza di trovare nuovi spazi didattici. Infatti, la riduzione della capienza dei laboratori a causa del Covid ha fatto sì che, due anni fa, Ferrari proponesse ai docenti di cucina, sala e accoglienza di aprire la scuola di sera. La risposta entusiasta del personale e degli studenti ha trasformato un momento di difficoltà in un progetto unico. Sono solo due alberghieri italiani che possono vantare un ristorante serale aperto in maniera continuativa.
Altra novità già annunciata è poi il nuovissimo, e unico in Italia, Liceo Linguistico + Cultura Enogastronomica e del Territorio: la prima classe del liceo del Maggia vanta un buon numero di iscritti e si prospetta una validissima proposta formativa per studenti e studentesse in uscita dalla scuola secondaria di primo grado e che intendono avviarsi alle professioni del futuro.
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Alberto Lupini
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