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Non è solo una questione di gusto

Il cibo e la sua qualità sono uno degli indicatori cruciali per la salute di un Paese. La Federazione Italiana Cuochi da sempre opera per la sicurezza alimentare e per la tutela del mercato ristorativo italiano

di Rocco Pozzulo
presidente FIC - Federazione italiana cuochi
 
30 giugno 2023 | 09:30

Non è solo una questione di gusto

Il cibo e la sua qualità sono uno degli indicatori cruciali per la salute di un Paese. La Federazione Italiana Cuochi da sempre opera per la sicurezza alimentare e per la tutela del mercato ristorativo italiano

di Rocco Pozzulo
presidente FIC - Federazione italiana cuochi
30 giugno 2023 | 09:30
 

Lo scorso 7 giugno si è celebrata la “Giornata mondiale della sicurezza alimentare” con l'obiettivo di accrescere da parte dell’opinione pubblica la consapevolezza e l’importanza che il cibo ha sul nostro buon stato di salute fisico. Infatti, certi dati sono veramente allarmanti: ogni anno secondo l’Onu - Organizzazione delle Nazioni Unite, 420mila persone muoiono per malattie legate a un'alimentazione poco sana.

Quindi “il mangiare” non è solo una questione di gusto o di riempire la tavola: il cibo e la sua qualità sono uno dei principali indicatori della salute di un Paese. Ma il tema non riguarda solo gli stretti effetti sullo stato fisico dell’individuo, ma anche gli sprechi: secondo alcune stime, in Italia ogni persona getta, in un anno, 27 kg procapite di alimenti, “derrate e prodotti” che potrebbero contrastare la fame nel mondo, mentre sono tra i 300 e i 400 milioni le persone che vivono una grave condizione di insicurezza alimentare, di cui oltre 2 milioni solo nel nostro Paese.

Non è solo una questione di gusto

La Federazione Italiana Cuochi da sempre si impegna per la sicurezza alimentare

“Siamo ciò che mangiamo”, frase che oggi trova sempre più riscontro nei dati Onu. Infatti, è stato scientificamente appurato, che sono circa 200 tipi di malattie, propriamente legate all'alimentazione che provocano ogni anno quei fatidici 420mila evitabili decessi. Necessaria da parte dei soggetti coinvolti nell’indotto - in primis la categoria dei cuochi - una scelta accurata dei prodotti e una maggiore attenzione negli approvvigionamenti ma, a detta mia quale professionista, anche di sistematici e più approfonditi controlli degli organi preposti, considerando che i carabinieri del Nas in Italia hanno sequestrato, solo nell'ultimo anno, 8mila tonnellate di alimenti irregolari in “pseudo” attività commerciali e ristorative, di ignota provenienza, scaduti e in pessime condizioni igieniche di stoccaggio.

Per fortuna questi imprenditori, o affaristi “disonesti” sono sempre meno e l’Italia, rispetto all’Europa, è lo stato dove maggiore è il controllo sulle filiere e in fatto di sicurezza alimentare; ciò che preoccupa di questa notizia sono le “tonnellate” illegali e scovate nel nostro territorio, tutto ad appannaggio del detto, da parte del turismo straniero, che in Italia ovunque si mangia bene.

La Federazione Italiana Cuochi, cui mi onoro di rappresentare, vige e opera sempre per la tutela del mercato ristorativo, investendo e “formando” sempre più i propri professionisti a garanzia della loro e nostra credibilità di ente di categoria e della nostra cucina. Il recente Congresso della “Società di Nutrizione Umana” di Arezzo ha sottolineato l'importanza della Dieta Mediterranea e dei prodotti italiani di qualità, ma anche che un'alimentazione consona ed equilibrata ha un impatto, oltre che sulla salute, anche sull’ambiente e su tematiche sociali.

 

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