Non solo in tempi di Covid L’igiene va garantita sempre
Allegrini, azienda bergamasca specializzata in prodotti e servizi per la detergenza professionale, sottolinea l’importanza della pulizia di mani e superfici, formando adeguatamente il personale
24 luglio 2020 | 13:49
Dagli igienizzanti ai disinfettanti, il portafoglio di Allegrini offre referenze indicate per differenti settori. Già partner di importanti catene di ristorazione, l’azienda di Grassobbio (Bg) è un punto di riferimento nel panorama della detergenza professionale e della cosmetica per hotellerie e per l’universo Horeca nel suo complesso. Una realtà da sempre in prima linea al fine di mantenere ai massimi livelli gli standard di qualità e igiene in ogni locale.
Con l’emergenza coronavirus Allegrini si è trovata a operare in un contesto che ha richiesto una moltiplicazione del suo impegno. Il sales manager Vincenzo Magni ci racconta come l’azienda ha affrontato questa situazione di crisi che ha colto di sorpresa tutto il Paese.
In questi mesi di emergenza cosa è cambiato in casa Allegrini?
A fronte dell’esponenziale richiesta di gel disinfettante mani, abbiamo dovuto intensificare la produzione di Primagel Plus e introdotto nuovi formati del prodotto allo scopo di rispondere alle diverse domande di acquisto, dando priorità a strutture sanitarie, poliambulanze e centri di pronto soccorso che erano certamente più esposti al rischio di contagio del coronavirus. Abbiamo quindi proseguito l’attività produttiva, in quanto essenziale alla comunità, in particolare alla nostra, quella bergamasca, epicentro del virus. Non senza difficoltà, tra cui la scarsa reperibilità dell’alcol e l’aumento vertiginoso dei prezzi delle materie prime, abbiamo dovuto operare a pieno ritmo, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, anche per la produzione di disinfettanti Presidi Medico Chirurgici risultato di una strategia di diversificazione messa in atto da parecchi anni.
Avete dovuto immettere sul mercato nuovi prodotti?
Sì, i nostri laboratori di Ricerca & Sviluppo hanno studiato nuove formule a base di perossido di idrogeno, uno dei principi attivi raccomandati per la pulizia e l’igienizzazione delle superfici in ogni ambito professionale, e una nuova linea di prodotti per l’igiene di mani e corpo specifica per hotel, ristoranti e non solo. Attualmente, per entrambi i prodotti a base di perossido di idrogeno (For-Oxy e For-Oxy Ready) sono state inviate le richieste di autorizzazione in deroga all’articolo 55 del Regolamento Biocidi - per disinfettanti mani e superfici - in quanto prodotti contenenti un principio attivo già approvato ai sensi del Regolamento Ue 528/2012. Questa deroga viene concessa dalle autorità competenti a causa dell’emergenza Covid-19: presto saranno dichiarati biocidi con azione virucida.
Come avete supportato a livello di prodotto l’universo Horeca?
Sposando il motto #andràtuttopulito, abbiamo messo in campo tutte le nostre forze e competenze per la realizzazione, oltre che di nuovi prodotti, anche di metodi per la pulizia e l’igienizzazione di specifici per combattere il virus. In questo senso, abbiamo realizzato un utile vademecum che illustra procedure e piani di igiene in grado di affrontare l’emergenza e il post Covid-19 e che ruota intorno a un’ampia gamma di detergenti, igienizzanti e disinfettanti, indicati per ospedali, cliniche, industrie alimentari, lavanderie, hotel, ristoranti, auto, strade e grandi ambienti. Durante il lockdown ci siamo preparati alla fase 2 e, a partire dal vademecum generale, abbiamo impostato dei veri e propri protocolli e piani d’azione specifici per la riapertura di ogni ambito professionale: alberghi, ristoranti, strutture sanitarie, imprese di pulizia e di facilities management, lavanderie, industrie, autolavaggi, ecc.
Che consigli volete dare ai ristoratori per tranquillizzarsi e tranquillizzare la clientela?
Innanzitutto è bene riconoscere che la soluzione al Covid-19 sta nell’igiene, ovvero nel rispetto delle norme igieniche che dovrebbero essere alla base di qualsiasi attività commerciale, soprattutto quelle a stretto contatto con il pubblico. Le linee guida per affrontare la ripresa partono proprio dal presupposto che la prima misura da adottare è pulire e risciacquare le superfici: ciò consente l’abbattimento di oltre il 90% delle contaminazioni. Consigliamo quindi di impostare un piano d’azione che includa un’adeguata selezione di detergenti e disinfettanti, in linea con le indicazioni fornite dal ministero della Salute, e la dotazione di attrezzature, accessori e sistemi di diluizione che permettano la corretta applicazione di protocolli e piani di igiene. Fondamentali sono, quindi, la consulenza e l’assistenza, nonché la formazione del personale addetto alle pulizie: da sempre promuoviamo il nostro “metodo” che tiene conto di tutti questi aspetti imprescindibili ad assicurare risultati di pulizia eccellenti. Infine, evitare il fai da te, affidarsi a esperti e professionisti del settore detergenza e soprattutto mantenere pulite e disinfettate le mani in quanto principale veicolo di contagio: non a caso è la prima misura di prevenzione fortemente raccomandata dall’Oms.
Quali sono i luoghi comuni da sfatare in campo sanificazione?
I luoghi comuni sono parecchi e proprio su questo tema abbiamo scritto un articolo sull’ultimo numero del nostro magazine online. Il fenomeno delle fake news ha colpito anche il settore della detergenza professionale. Sono tante le credenze che partono da presupposti sbagliati e che generano confusione nella percezione dell’opinione pubblica. Ad esempio, la pulizia e l’igienizzazione non è data solo da una procedura di sanificazione svolta mediante un ozonizzatore; la sanificazione delle strade come strumento di prevenzione alla diffusione del coronavirus non è provata da alcuna evidenza scientifica; la sanificazione di locali chiusi per più di 10 giorni non è obbligatoria poiché il virus non sopravvive sulle superfici più a lungo di questo tempo.
Passata l’emergenza, l’igiene deve rimanere un punto fermo.
È un tema che ci sta a cuore. Per questo, da sempre promuoviamo una cultura del pulito e dell’igiene anche attraverso iniziative sul territorio e progetti formativi nelle scuole. Il tema della disinfezione è stato oggetto di attenzione di Allegrini già quando, in tempi non sospetti, era elevato il numero di infezioni batteriche contratte ogni anno presso le strutture sanitarie, le cosiddette Ica, Infezioni correlate all’assistenza. Il Covid-19 ha reso evidente un problema sempre esistito ovvero il tema dell’igiene delle mani e delle superfici che, oggi più che mai, oltrepassa le mura degli ospedali per affiorare in ogni campo della vita sociale.
Per informazioni: www.allegrini.com
L'azienda di Grassobbio (Bg)
Con l’emergenza coronavirus Allegrini si è trovata a operare in un contesto che ha richiesto una moltiplicazione del suo impegno. Il sales manager Vincenzo Magni ci racconta come l’azienda ha affrontato questa situazione di crisi che ha colto di sorpresa tutto il Paese.
In questi mesi di emergenza cosa è cambiato in casa Allegrini?
A fronte dell’esponenziale richiesta di gel disinfettante mani, abbiamo dovuto intensificare la produzione di Primagel Plus e introdotto nuovi formati del prodotto allo scopo di rispondere alle diverse domande di acquisto, dando priorità a strutture sanitarie, poliambulanze e centri di pronto soccorso che erano certamente più esposti al rischio di contagio del coronavirus. Abbiamo quindi proseguito l’attività produttiva, in quanto essenziale alla comunità, in particolare alla nostra, quella bergamasca, epicentro del virus. Non senza difficoltà, tra cui la scarsa reperibilità dell’alcol e l’aumento vertiginoso dei prezzi delle materie prime, abbiamo dovuto operare a pieno ritmo, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, anche per la produzione di disinfettanti Presidi Medico Chirurgici risultato di una strategia di diversificazione messa in atto da parecchi anni.
Avete dovuto immettere sul mercato nuovi prodotti?
Sì, i nostri laboratori di Ricerca & Sviluppo hanno studiato nuove formule a base di perossido di idrogeno, uno dei principi attivi raccomandati per la pulizia e l’igienizzazione delle superfici in ogni ambito professionale, e una nuova linea di prodotti per l’igiene di mani e corpo specifica per hotel, ristoranti e non solo. Attualmente, per entrambi i prodotti a base di perossido di idrogeno (For-Oxy e For-Oxy Ready) sono state inviate le richieste di autorizzazione in deroga all’articolo 55 del Regolamento Biocidi - per disinfettanti mani e superfici - in quanto prodotti contenenti un principio attivo già approvato ai sensi del Regolamento Ue 528/2012. Questa deroga viene concessa dalle autorità competenti a causa dell’emergenza Covid-19: presto saranno dichiarati biocidi con azione virucida.
For-Oxy Ready
Come avete supportato a livello di prodotto l’universo Horeca?
Sposando il motto #andràtuttopulito, abbiamo messo in campo tutte le nostre forze e competenze per la realizzazione, oltre che di nuovi prodotti, anche di metodi per la pulizia e l’igienizzazione di specifici per combattere il virus. In questo senso, abbiamo realizzato un utile vademecum che illustra procedure e piani di igiene in grado di affrontare l’emergenza e il post Covid-19 e che ruota intorno a un’ampia gamma di detergenti, igienizzanti e disinfettanti, indicati per ospedali, cliniche, industrie alimentari, lavanderie, hotel, ristoranti, auto, strade e grandi ambienti. Durante il lockdown ci siamo preparati alla fase 2 e, a partire dal vademecum generale, abbiamo impostato dei veri e propri protocolli e piani d’azione specifici per la riapertura di ogni ambito professionale: alberghi, ristoranti, strutture sanitarie, imprese di pulizia e di facilities management, lavanderie, industrie, autolavaggi, ecc.
Che consigli volete dare ai ristoratori per tranquillizzarsi e tranquillizzare la clientela?
Innanzitutto è bene riconoscere che la soluzione al Covid-19 sta nell’igiene, ovvero nel rispetto delle norme igieniche che dovrebbero essere alla base di qualsiasi attività commerciale, soprattutto quelle a stretto contatto con il pubblico. Le linee guida per affrontare la ripresa partono proprio dal presupposto che la prima misura da adottare è pulire e risciacquare le superfici: ciò consente l’abbattimento di oltre il 90% delle contaminazioni. Consigliamo quindi di impostare un piano d’azione che includa un’adeguata selezione di detergenti e disinfettanti, in linea con le indicazioni fornite dal ministero della Salute, e la dotazione di attrezzature, accessori e sistemi di diluizione che permettano la corretta applicazione di protocolli e piani di igiene. Fondamentali sono, quindi, la consulenza e l’assistenza, nonché la formazione del personale addetto alle pulizie: da sempre promuoviamo il nostro “metodo” che tiene conto di tutti questi aspetti imprescindibili ad assicurare risultati di pulizia eccellenti. Infine, evitare il fai da te, affidarsi a esperti e professionisti del settore detergenza e soprattutto mantenere pulite e disinfettate le mani in quanto principale veicolo di contagio: non a caso è la prima misura di prevenzione fortemente raccomandata dall’Oms.
Primagel Plus
Quali sono i luoghi comuni da sfatare in campo sanificazione?
I luoghi comuni sono parecchi e proprio su questo tema abbiamo scritto un articolo sull’ultimo numero del nostro magazine online. Il fenomeno delle fake news ha colpito anche il settore della detergenza professionale. Sono tante le credenze che partono da presupposti sbagliati e che generano confusione nella percezione dell’opinione pubblica. Ad esempio, la pulizia e l’igienizzazione non è data solo da una procedura di sanificazione svolta mediante un ozonizzatore; la sanificazione delle strade come strumento di prevenzione alla diffusione del coronavirus non è provata da alcuna evidenza scientifica; la sanificazione di locali chiusi per più di 10 giorni non è obbligatoria poiché il virus non sopravvive sulle superfici più a lungo di questo tempo.
Passata l’emergenza, l’igiene deve rimanere un punto fermo.
È un tema che ci sta a cuore. Per questo, da sempre promuoviamo una cultura del pulito e dell’igiene anche attraverso iniziative sul territorio e progetti formativi nelle scuole. Il tema della disinfezione è stato oggetto di attenzione di Allegrini già quando, in tempi non sospetti, era elevato il numero di infezioni batteriche contratte ogni anno presso le strutture sanitarie, le cosiddette Ica, Infezioni correlate all’assistenza. Il Covid-19 ha reso evidente un problema sempre esistito ovvero il tema dell’igiene delle mani e delle superfici che, oggi più che mai, oltrepassa le mura degli ospedali per affiorare in ogni campo della vita sociale.
Per informazioni: www.allegrini.com
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Alberto Lupini
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