Tra i settori che il Covid-19 c'è indubbiamente la pasticceria italiana, in particolar modo in questo periodo molto produttivo per il settore - rappresenta quasi un terzo del fatturato annuale, con la congiunzione della Pasqua, le cerimonie di comunioni, cresime, matrimoni e lauree, oltre che i banchetti aziendali e gli anniversari primaverili. Chiaramente, conseguenzialmente alle misure adottate dal Governo, ogni evento è stato rimandato se non annullato e nei magazzini delle pasticcerie sono stoccati materie prime e imballi di prodotti dolciari quasi inutilizzati.
I Maestri AMPI pronti per ripartire con tenacia e forza di volontà
Accademia Maestri Pasticceri Italiani, con i suoi Maestri dislocati in tutta Italia, registra la crisi da Nord a Sud. I colleghi della Lombardia,
in particolare Bergamo, Brescia e altre città, hanno vissuto la pandemia qualche settimana prima degli altri e in modo molto violento, convivendo ancora oggi con una quotidianità difficilissima. Tutti i Maestri sono indistintamente accomunati da una tristezza e impotenza umana verso questa situazione, uniti nello stesso dolore per le perdite, le sofferenze e la mancanza di libertà.
Questo periodo di riflessione forzata deve però spronarci, secondo AMPI, a superare il pessimismo e la frustrazione e a metterci in modalità di progettazione e definizione del piano di rilancio post crisi. «Tutti abbiamo in noi la forza per risollevarci e superarci!».
Niente sarà più come prima, si apriranno le porte a un nuovo modo di vivere, di lavorare, di relazionarci. Ci sarà anche una considerazione diversa dell'essere Italiani.
«
Serve una spinta positiva e noi - scrivono i Maestri AMPI - anche se semplici pasticceri, abbiamo tutti gli ingredienti per realizzare una ricetta nuova con materie prime di altissima qualità e disponibili dentro ciascuno di noi: solidarietà, altruismo e generosità, inventiva e creatività. Il nostro Paese ce la può fare perché è il più bello del mondo!».
Accademia Maestri Pasticceri Italiani non fa politica e non ha mai svolto azioni di sindacato, ma questo non significa non far sentire la propria voce, specialmente in un momento così delicato; la voce di un'Associazione rappresentativa del settore pasticceria e del più ampio comparto della ristorazione. A questo proposito AMPI ha aderito all'"
Appello collettivo per 7 misure straordinarie" insieme a una ventina di associazioni di categoria del settore pasticceria, gastronomia, ristorazione e Horeca. La ristorazione italiana è cultura, identità e territorio: è, insieme ad altre eccellenze, il fiore all'occhiello del Paese. «In questo momento di difficoltà è giusto e necessario che
il Governo tuteli anche tutti noi, che preservi questa grande forza economica».
La situazione non è delle migliori per le pasticcerie italiane, ma ci sono armi, come la tenacia, il riscatto e la forza di volontà che sono potentissime. «Al termine della crisi - scrivono da AMPI - vedremo i frutti della nostra analisi dei clienti, la riflessione sui punti deboli del processo produttivo interno, il perfezionamento di report e statistiche, la progettazione o rinnovamento dei locali o una miglioria in laboratorio. Sapremo offrire nuovi e sorprendenti prodotti dolciari, frutto delle ricerche e dello studio svolto durante questa quarantena forzata, confezionati in modo unico e speciale, consegnati o spediti in tempi e modi migliori di quelli di ieri».
Nel frattempo,
molti Maestri AMPI delle varie città in Italia hanno anche attivato
i servizi di consegna a domicilio/delivery di uova di cioccolato e colombe per questa festa pasquale, per non rinunciare a dolci piaceri in questo periodo complicato.
Per informazioni:
www.accademia-maestri-pasticceri-italiani.it