Horeca, nel 2024 crescita fragile e scelte più economiche dei consumatori

Nei primi nove mesi del 2024, il settore alimentare e bevande "fuori casa" ha registrato un +2,4% tra i distributori e un -6,9% nei Cash & Carry, mentre il consumo domestico è calato dello 0,8% . I consumatori si orientano verso prodotti economici, specie alcolici e vino. Il dato è emerso agli Stati Generali del Food & Beverage di Italgrob, dove esperti hanno discusso sfide e sostenibilità

07 novembre 2024 | 18:10

Nei primi nove mesi del 2024, il comparto alimentare e delle bevande nel canale "fuori casa" ha registrato una crescita critica, con un aumento del +2,4% tra i Distributori e un calo del -6,9% nei Cash & Carry, mentre il consumo domestico ha subito una leggera contrazione dello -0,8% in distribuzione moderna. Parallelamente, i consumatori si orientano verso prodotti più economici, in particolare per quanto riguarda bevande alcoliche, vini, bollicine e spirits. È questo il quadro emerso a Roma, presso la sede di Confindustria, l'annuale appuntamento degli Stati Generali del Mercato Food & Beverage in Italia, organizzato da Italgrob - Federazione Italiana Distributori Horeca - in collaborazione con Italian Exhibition Group. L’incontro ha visto esperti e rappresentanti di settore confrontarsi sulle principali sfide e opportunità della filiera distributiva Horeca, in un contesto economico in evoluzione e caratterizzato da una crescente attenzione per i consumi responsabili e la sostenibilità.

Filiera Horeca, che momento vive

La presentazione dei dati raccolti da Circana, società di analisi di mercato, ha offerto uno spaccato sul mercato Horeca per il 2024. Secondo Marco Colombo, global solution delivery di Circana, «dopo gli anni difficili della pandemia, la ripresa del settore è stata sostenuta fino al 2023 da una fiducia crescente e da una domanda interna stimolata anche dalle dinamiche climatiche e dal turismo, sia nazionale che internazionale». Tuttavia, segnali di difficoltà sono emersi sul finire dell'anno e continuano nel 2024, con un indice di fiducia dei consumatori ai minimi degli ultimi sette anni. Anche se la spesa media rimane stabile, si registra una progressiva contrazione della crescita.

Per quanto riguarda l’inflazione, il canale distributivo Horeca registra una riduzione al 4%, superiore rispetto all’1,7% della GDO ma in linea con la riduzione dei prezzi rilevata dall’Istat. Tale diminuzione è stata avvertita soprattutto durante l'alta stagione estiva, resa complicata da condizioni meteorologiche instabili. Il 2024 si configura, pertanto, come un anno di svolta per i distributori, che si trovano a bilanciare proposte di valore con posizionamenti di prezzo e strategie di assortimento, al fine di sostenere una crescita non più scontata.

Colombo ha evidenziato una tendenza verso prodotti più economici, con un calo nella scelta di bevande alcoliche, tra cui vino, bollicine e spirits, comparti che negli anni precedenti avevano trainato il settore. La crescita dei volumi si concentra su prodotti dal prezzo per litro più contenuto, segno di una preferenza dei consumatori per opzioni a minor costo. «Il ruolo dell’innovazione continua ad essere determinante per il settore, rappresentando il 12% del fatturato 2024, ma pesa ancora relativamente poco nel contesto complessivo», ha aggiunto Colombo.

Verso un riconoscimento del comparto Horeca

Uno dei temi centrali dell’evento è stato il riconoscimento istituzionale della filiera Horeca, grazie alla presentazione di un nuovo Disegno di Legge per la creazione di un Albo Nazionale per la distribuzione Horeca. Secondo il senatore Matteo Gelmetti, promotore del DDL, «abbiamo voluto disegnare un percorso di riconoscimento per un settore strategico rimasto invisibile troppo a lungo. Questo disegno di legge è una risposta attesa e permetterà di accedere alle risorse offerte dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per gli iscritti all’albo». Antonio Portaccio, presidente di Italgrob, ha dichiarato che «l’evento ha sottolineato la vitalità e l’impegno di Italgrob per un dialogo costante con le istituzioni. Oggi più che mai, è essenziale lavorare insieme per sostenere la filiera distributiva Horeca, considerando la diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie e l’aumento dei prezzi previsto per il prossimo anno».

Corrado Peraboni, amministratore delegato di Italian Exhibition Group, ha sottolineato l’importanza della collaborazione con Italgrob: «La partnership ha un valore strategico per il settore. La 14ª edizione dell’International Horeca Meeting, che si terrà a febbraio 2025 a Rimini durante Beer&Food Attraction, rappresenta un punto di riferimento per tutta la filiera Horeca». Flavia Morelli, Group Exhibition Manager di Italian Exhibition Group, ha anticipato le novità dell’International Horeca Meeting 2025, sottolineando l’integrazione di nuove aree dedicate, come il Mixology Village e la Sparkling & Mix area, in una manifestazione che si riconferma uno degli appuntamenti principali per la filiera Food & Beverage.

Le prospettive economiche per il 2025

Durante l’incontro, Alessandro Fontana, direttore del Centro Studi di Confindustria, ha delineato le previsioni economiche per il 2025, con un PIL stimato in crescita dello 0,9%. «Nonostante segnali di stabilità, restano incognite legate al contesto internazionale, dalla nuova amministrazione statunitense alla crisi dell’economia tedesca e all’instabilità geopolitica», ha dichiarato Fontana. Luca Pellegrini, Presidente di TradeLab, ha presentato un’analisi sulle dinamiche di consumo del settore, evidenziando il valore crescente del mercato, con una previsione di 101 miliardi di euro nel 2024. Mentre alcuni canali, come il take-away e la ristorazione di fascia alta, mostrano segnali positivi, il settore dei bar appare in difficoltà, anche a causa di una saturazione del mercato. Antonio Faralla, ceo di Formind, ha illustrato le nuove abitudini di consumo del fuori casa, come la crescente attenzione per prodotti salutistici a colazione e una rimodulazione degli orari del pranzo. Il consumo di aperitivi serali si mostra invece in flessione, anche per via della crescente preferenza delle nuove generazioni per bevande meno alcoliche. Faralla ha precisato: «La birra alla spina, ad esempio, viene sempre più consumata in bicchieri da 0,20 piuttosto che da 0,40, segnale di una maggiore attenzione alla spesa».

© Riproduzione riservata


“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”

Alberto Lupini


Edizioni Contatto Surl | via Piatti 51 24030 Mozzo (BG) | P.IVA 02990040160 | Mail & Policy | Reg. Tribunale di Bergamo n. 8 del 25/02/2009 - Roc n. 10548
Italia a Tavola è il principale quotidiano online rivolto al mondo Food Service, Horeca, GDO, F&B Manager, Pizzerie, Pasticcerie, Bar, Ospitalità, Turismo, Benessere e Salute. italiaatavola.net è strettamente integrato
con tutti i mezzi del network: i magazine mensili Italia a Tavola e CHECK-IN, le newsletter quotidiane su Whatsapp e Telegram, le newsletter settimanali rivolte a professionisti ed appassionati, i canali video e la presenza sui principali social (Facebook, X, Youtube, Instagram, Threads, Flipboard, Pinterest, Telegram e Twitch). ©® 2024