Dal menu alla mise en place: i trend per preparare il ristorante per Natale

Il Natale è il momento perfetto per pensare ad un menu che esalti la propria cucina con ingredienti pregiati come caviale, tartufo, salmone affumicato o prosciutto Patanegra . Primi piatti come risotti o pasta fresca e secondi di carne e pesce si uniscono a dessert creativi in abbinamento a spirits o vini liquorosi. Eleganza e cura nella mise en place completano l'esperienza

28 novembre 2024 | 17:19

Con l’arrivo del Natale, ogni cuoco sa che le festività rappresentano un momento speciale, fatto di tradizione, creatività e sapori autentici. La stagione delle feste è un’occasione d’oro per sperimentare, sorprendere e offrire ai clienti un’esperienza culinaria diversa, fatta di ingredienti pregiati, presentazioni curate e abbinamenti sofisticati. In questo periodo, l'attenzione ai dettagli e l’utilizzo di prodotti d’eccellenza possono trasformare ogni portata in un’esperienza che arricchisca i momenti di convivialità, unendo il calore delle feste alla raffinatezza della cucina gourmet.

Sono molte le idee a cui si può pensare per arricchire i menu natalizi, dagli antipasti con caviale e salmone affumicato fino ai dessert artigianali come panettoni e praline al cioccolato.  È fondamentale porre la giusta attenzione a ingredienti, tecniche di presentazione e accostamenti enogastronomici, senza dimenticare l’importanza dell’atmosfera e della mise en place, per rendere la tavola elegante e accogliente.

Menu per le feste: ingredienti per dare un tocco di classe al menu

Il caviale, simbolo di lusso e raffinatezza, è perfetto per creare antipasti unici. Servirlo con blini, burro chiarificato e panna acida esalta la sua delicatezza. Nei primi piatti, può accompagnare una crema di patate o risotti al profumo di mare. La chiave è usare il caviale in piccole quantità, valorizzandolo in purezza senza troppi contrasti, per lasciare che il sapore intenso emerga. Per una mise en place di livello, è importante servire il caviale con posate in madreperla o corno, che evitano reazioni metalliche.

Il tartufo è protagonista indiscusso della cucina invernale. è ideale da abbinare a uova, pasta fresca o risotti, grattugiato al momento davanti al cliente per enfatizzare l'aroma. Si abbina poi a carni come il filetto o il petto d’anatra. I pizzaioli possono utilizzarlo per pizze gourmet con basi delicate, come fior di latte e prosciutto crudo, per non coprirne il profumo. La presentazione va curata servendolo a lamelle sottili, su piatti neutri che ne valorizzino il colore e l'aroma.

Il salmone affumicato è un must per le festività, ideale per antipasti e portate fredde. I cuochi possono proporlo come entrée con panna acida, erba cipollina e pane nero tostato, oppure utilizzarlo per guarnire insalate di stagione o finger food. Un’idea creativa può essere il sashimi di salmone con una spolverata di pepe rosa o agrumi. In pizzeria, il salmone affumicato è perfetto per pizze gourmet con ricotta e rucola. Per conservarne la freschezza, è importante affettarlo solo al momento del servizio.

Menu per le feste: primi piatti 

I primi piatti natalizi rappresentano un momento di grande attesa all’interno del menu delle feste, e possono trasformarsi in un’esperienza culinaria che spinga i clienti a tornare anche durante l'anno, grazie all’uso di ingredienti pregiati e tecniche raffinate. Tra le proposte più intriganti spiccano i risotti, che offrono una base ideale per creare piatti eleganti e ricchi di sapore.

 Pensiamo, ad esempio, a un risotto al tartufo bianco e Parmigiano Reggiano 36 mesi: la cremosità del riso Carnaroli, perfettamente mantecato, si fonde con il profumo inebriante del tartufo bianco, servito in lamelle sottili grattugiate al momento. Un tocco di brodo ristretto ai funghi porcini può ulteriormente intensificare la profondità del piatto, pur mantenendo un equilibrio delicato e armonioso.

 Un’alternativa altrettanto sofisticata è il risotto allo champagne, impreziosito da caviale e burro al limone. In questo caso, l’aromaticità dello champagne, sfumato con cura durante la cottura, regala una nota fresca e raffinata, mentre il caviale e il burro al limone aggiungono un tocco di lusso e un contrasto perfetto di sapori.

La pasta fresca, immancabile nei menu delle festività, rappresenta un altro capitolo di grande creatività. I ravioli di anatra con crema di castagne e riduzione di vin brulé offrono un abbinamento raffinato e ricco di sfumature. Il ripieno di anatra, cotto a lungo per ottenere morbidezza e sapore, si armonizza con la dolcezza vellutata della crema di castagne, mentre la riduzione di vin brulé aggiunge un tocco speziato e leggermente dolce, perfetto per un Natale “gourmet”.

Per chi cerca un piatto opulento, gli agnolotti al foie gras con salsa di tartufo nero sono un’opzione straordinaria: il ripieno, caratterizzato dal sapore intenso del foie gras, si sposa con una salsa al tartufo nero che ne esalta l’unicità. La pasta all’uovo sottilissima  crea infine un equilibrio tra consistenze delicate e aromi avvolgenti.

Menu per le feste: secondi piatti 

I secondi piatti natalizi sono pensati per essere il cuore del menu, tra le carni, la cottura lenta permette di ottenere risultati straordinari.

Un carré di agnello in crosta di erbe con salsa al porto e melograno, ad esempio, offre una combinazione di aromi raffinati: la marinatura e la cottura lenta rendono la carne succulenta, mentre la crosta di erbe aggiunge freschezza. La salsa al porto e melograno, con la sua dolcezza e acidità bilanciata, completa il piatto con un tocco di vivacità.

Un’altra proposta potrebbe essere la guancia di manzo brasata al Barolo, servita con una purea di topinambur. Qui, la lunga cottura conferisce alla carne una consistenza tenerissima e un sapore intenso, mentre la purea delicata di topinambur dona dolcezza e cremosità, bilanciando l’insieme con eleganza.

Il pesce, protagonista delle tavole natalizie, si presta a piatti leggeri ma scenografici. Un filetto di branzino in crosta di sale, accompagnato da una salsa alle erbe fini, celebra la purezza e la delicatezza del pesce. La cottura in crosta di sale preserva tutte le qualità organolettiche del branzino, mentre la salsa a base di prezzemolo, basilico e aneto aggiunge un tocco aromatico senza sovrastare il sapore naturale.

Per una proposta più “innovativa”, una capasanta scottata con purea di sedano rapa e caviale di lime unisce dolcezza e freschezza in un gioco di contrasti: la purea cremosa esalta la succulenza della capasanta, mentre il caviale di lime introduce una nota acida e frizzante che rende il piatto raffinato e moderno.

Menu per le feste: il dessert

Per il gran finale attenzione a proporre un dessert che sia all'altezza del menu. Nella pasticceria delle feste, il cioccolato è un ingrediente versatile e sempre molto amato. Per dessert d’effetto, è perfetto per mousse, ganache e torte. Il cioccolato fondente si abbina bene a spezie come cannella e peperoncino, mentre quello al latte o bianco si presta per mousse più delicate.

I maestri pasticceri possono proporre praline personalizzate, panettoni ripieni e tronchetti di Natale, o addirittura mini-dessert per il fine pasto dei ristoranti. È importante scegliere cioccolato di alta qualità, con una buona percentuale di cacao, per garantire un gusto autentico e intenso.Non possono mancare panettone o pandoro (meglio se fatti artigianalmente dal proprio pastry chef) magari in una versione rivisitata e possono trasformarsi in un dolce spettacolare e di sicuro effetto.

Menu per le feste: cosa bere con il dessert o al dopo pasto

Sono tante le scelte possibili per abbinare un buon vino da dolce. Passiti, vendemmie tardive, liquorosi, aromatizzati, spumanti dolci o ancora vini fermi dolci sono ideali con dolci, anche elaborati, biscotti e pasticceria, ma anche con i formaggi, soprattutto quelli piccanti. I vini da dessert possono essere anche ottimi vini da meditazione, da gustare da soli. Vin Santo, Cinque Terre Sciacchetrà, Aleatico Passito dell’Elba, Recioto della Valpolicella, Recioto di Soave, Passito di Pantelleria, Ramandolo, Moscato di Scanzo... sono solo alcune delle possibilità tra cui scegliere un buon passito.

Se invece vogliamo optare per un vino liquoroso il più noto è sicuramente il Marsala, poi lo Sherry (o Jerez), il Porto e il Madeira. Tra gli aromatizzati come non citare il Barolo Chinato o il Vermouth? Voglia di bollicine anche con il dessert? La prima scelta è certamente l'Asti Spumante Docg, ma anche un Moscato dell’Oltrepò Pavese.

Non c'è pranzo o cena che si rispetti - anche nelle feste - senza un buon distillato. Anche in questo caso tante le possibilità, sia in Italia che all'estero, (Cognac, Armagnac, Rum, Whisky) ma concedeteci in chiusura una nota campanilistica rimanendo nel Belpaese. E qui è la Grappa che la fa da padrona, distillato italiano iconico prodotto in ogni regione, può essere proposta in versione giovane, dalla trasparenza cristallina e note fruttate, oppure in versione barricata, dove l’affinamento in legno le conferisce complessità aromatica con sentori di vaniglia e spezie. È ideale nel fine pasto magari (per i più golosi) con del cioccolato fondente in purezza.

Mise en place: eleganza e cura dei dettagli

Dopo aver deciso il menu è bene ricordare che anche l’atmosfera e l’estetica del ristorante contribuiscono in modo essenziale all’esperienza dei clienti, e la cura della tavola festiva per un ristorante deve trasmettere eleganza, senza eccessi, con un tocco di personalità. Dare un tocco personale ai dettagli e predisporre ad esempio cartellini con il nome degli ospiti, piccoli segnaposto o decorazioni tematiche, come nastri rossi o stelle di Natale per aggiungere un tocco caloroso.

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Alberto Lupini


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