I cocktail raffinati di Silvia Piccinato «Ho imparato da barman molto diversi»
29 gennaio 2017 | 13:12
Padova, fiera del tecno & food, secondo Concorso interregionale del nord Abi Professional, incontriamo Silvia Piccinato, all’evento organizzato dalla sezione Veneta dell’Abi Professional. Disponibile alle domande che facciamo notiamo in Silvia una ottima capacità dialettica e uno spiccato senso al sorriso, tipico e naturale nel veneto, che ci mette subito a nostro agio tanto che dopo qualche minuto sembrava che la nostra conoscenza personale fosse lunga anni.
Silvia Piccinato collabora in uno splendido locale vicino a Padova. Il Dogma, noto per la ottima frequentazione, è meta della movida padovana, propone cocktail raffinati in una cornice informale ed elegante allo stesso tempo. A Campodarsego (Pd), Il Dogma è divenuto presto il luogo ideale per festeggiare compleanni, lauree si trasforma all’evenienza per ricreare le ambientazioni festose e gioiose.
Chiediamo a Silvia quale percorso formativo professionale abbia intrapreso per avere questa maestria nella gestione del locale. Lei ci ricorda che il suo percorso scolastico era in tutt’altro senso rispetto al suo attuale impiego, si è laureata in Giurisprudenza con ottimi voti poi il caso, nel 2010 venne selezionata dalla Martini come hostess iniziando così a conoscere ed affascinarsi al mondo del bartending. «Non solo imparai presto a conoscere tutti i prodotti del portafoglio Martini, ma cominciai anche a venire a contatto ogni giorno con barman molto diversi tra loro, sia per le tecniche usate in miscelazione, sia per il modo di gestire la propria attività, sia per la figura professionale con cui si proponevano». Frequenta un corso Aibes e numerosi altri seminari e master class, ma è soprattutto lo studio personale, tenacia a molta curiosità che le ha permesso di ampliare la sua visione professionale.
Quello che è stata la svolta fondamentalmente, ci dice Silvia, è l’incontro con Carlo Del Sal, uno dei barman più famosi nel padovano e socio fondatore di Abi Professional: «Ebbi letteralmente una folgorazione: la sua profonda conoscenza dei prodotti e della miscelazione, le sue movenze dietro al banco, così eleganti e quasi raffinate, mi fecero capire che quello era un mondo a cui volevo appartenere anch’io. L’intento ora è quello di proseguire nel mio percorso formativo, affrontando anche nuove e diverse sfide professionali».
Silvia è una Socia Abi Professional e le chiediamo cosa pensa dell’associazionismo e cosa l’ha convinta ad entrare in Abi Professional. «Purtroppo le “associazioni storiche dei barman” non godono di buona salute oggi in Italia. Nobili negl’intenti, finiscono troppo spesso per prestare il fianco ad interessi personali dei soci o a porsi al servizio di chi, da esterno, le usa come longa manus del proprio potere commerciale. Abi Professional, e mi riferisco ovviamente alla realtà che conosco direttamente, è davvero anomala in tal senso. Un gruppo coeso, attento non solo a propugnare i valori che propone, ma soprattutto a viverli, caratterizzato dalla voglia di far progredire i propri soci e mai di “tagliarli fuori”. Pur profondamente pessimista sul fatto che davvero il mondo dell’associazionismo possa risanarsi, ho voluto dare ad Abi Professional una possibilità e darmi una possibilità». Silvia ci confessa che si augura di poter mettere a disposizione di questa associazione tutte le competenze professionali e anche quelle giuridiche e fiscali molto utili nel mondo del lavoro, in modo da poter essere squadra e completarla per renderla ancor più forte.
«Il mondo del bartending - dice Silvia - oggi ha bisogno di lavoratori appassionati, curiosi, pronti ad investire nella propria formazione. C’è bisogno di aria nuova, cosi come c’è bisogno di recuperare il passato, anche quello più recente, troppo spesso non compreso e ingiustamente criticato».
“Nothing changes” è il cocktail che Silvia ha creato e presentato appositamente per il concorso ed è preparato con vermouth Martini Riserva Speciale Ambrato, Sangue Morlacco Luxardo, Liquore di Liquerizia Amarelli e Old Tonic. Cosi come i cocktail che presenta al Dogma che sono spesso sparkling, con succhi di frutta freschi e un twist del French 75 con uno sciroppo home made alla lavanda e rosmarino. I sapori che ritroviamo in queste bevande fresche e raffinate sono il ritratto della nostra giovane barlady cresciuta nel fascino delle persone e nella luce delle sue idee geniali nell’obbiettivo di elevare il livello della conoscenza del bere bene, con un’attenzione particolare verso il cliente e soprattutto verso le nuove leve di barlady e barman che saranno il nostro futuro.
Silvia Piccinato
Silvia Piccinato collabora in uno splendido locale vicino a Padova. Il Dogma, noto per la ottima frequentazione, è meta della movida padovana, propone cocktail raffinati in una cornice informale ed elegante allo stesso tempo. A Campodarsego (Pd), Il Dogma è divenuto presto il luogo ideale per festeggiare compleanni, lauree si trasforma all’evenienza per ricreare le ambientazioni festose e gioiose.
Chiediamo a Silvia quale percorso formativo professionale abbia intrapreso per avere questa maestria nella gestione del locale. Lei ci ricorda che il suo percorso scolastico era in tutt’altro senso rispetto al suo attuale impiego, si è laureata in Giurisprudenza con ottimi voti poi il caso, nel 2010 venne selezionata dalla Martini come hostess iniziando così a conoscere ed affascinarsi al mondo del bartending. «Non solo imparai presto a conoscere tutti i prodotti del portafoglio Martini, ma cominciai anche a venire a contatto ogni giorno con barman molto diversi tra loro, sia per le tecniche usate in miscelazione, sia per il modo di gestire la propria attività, sia per la figura professionale con cui si proponevano». Frequenta un corso Aibes e numerosi altri seminari e master class, ma è soprattutto lo studio personale, tenacia a molta curiosità che le ha permesso di ampliare la sua visione professionale.
Quello che è stata la svolta fondamentalmente, ci dice Silvia, è l’incontro con Carlo Del Sal, uno dei barman più famosi nel padovano e socio fondatore di Abi Professional: «Ebbi letteralmente una folgorazione: la sua profonda conoscenza dei prodotti e della miscelazione, le sue movenze dietro al banco, così eleganti e quasi raffinate, mi fecero capire che quello era un mondo a cui volevo appartenere anch’io. L’intento ora è quello di proseguire nel mio percorso formativo, affrontando anche nuove e diverse sfide professionali».
Silvia è una Socia Abi Professional e le chiediamo cosa pensa dell’associazionismo e cosa l’ha convinta ad entrare in Abi Professional. «Purtroppo le “associazioni storiche dei barman” non godono di buona salute oggi in Italia. Nobili negl’intenti, finiscono troppo spesso per prestare il fianco ad interessi personali dei soci o a porsi al servizio di chi, da esterno, le usa come longa manus del proprio potere commerciale. Abi Professional, e mi riferisco ovviamente alla realtà che conosco direttamente, è davvero anomala in tal senso. Un gruppo coeso, attento non solo a propugnare i valori che propone, ma soprattutto a viverli, caratterizzato dalla voglia di far progredire i propri soci e mai di “tagliarli fuori”. Pur profondamente pessimista sul fatto che davvero il mondo dell’associazionismo possa risanarsi, ho voluto dare ad Abi Professional una possibilità e darmi una possibilità». Silvia ci confessa che si augura di poter mettere a disposizione di questa associazione tutte le competenze professionali e anche quelle giuridiche e fiscali molto utili nel mondo del lavoro, in modo da poter essere squadra e completarla per renderla ancor più forte.
«Il mondo del bartending - dice Silvia - oggi ha bisogno di lavoratori appassionati, curiosi, pronti ad investire nella propria formazione. C’è bisogno di aria nuova, cosi come c’è bisogno di recuperare il passato, anche quello più recente, troppo spesso non compreso e ingiustamente criticato».
“Nothing changes” è il cocktail che Silvia ha creato e presentato appositamente per il concorso ed è preparato con vermouth Martini Riserva Speciale Ambrato, Sangue Morlacco Luxardo, Liquore di Liquerizia Amarelli e Old Tonic. Cosi come i cocktail che presenta al Dogma che sono spesso sparkling, con succhi di frutta freschi e un twist del French 75 con uno sciroppo home made alla lavanda e rosmarino. I sapori che ritroviamo in queste bevande fresche e raffinate sono il ritratto della nostra giovane barlady cresciuta nel fascino delle persone e nella luce delle sue idee geniali nell’obbiettivo di elevare il livello della conoscenza del bere bene, con un’attenzione particolare verso il cliente e soprattutto verso le nuove leve di barlady e barman che saranno il nostro futuro.
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Alberto Lupini
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