Catering per eventi: imparare a gestire le intolleranze
Catering per eventi e intolleranze: trasforma una criticità in un’opportunità con il programma AFC di AIC.
In Italia tutti i catering che si occupano di ristorazione per le mense delle strutture pubbliche (scuole, ospedali, etc.) sono tenuti per legge (123/2005) ad assicurare un pasto senza glutine a chi ne fa richiesta. Se invece consideriamo i catering per gli eventi la storia cambia. Infatti, nel nostro paese, sono neanche un centinaio le realtà che si occupano di ristorazione per eventi ad aver fatto una formazione senza glutine per catering organizzata dall’Associazione Italiana Celiachia attraverso il programma AFC - Alimentazione Fuori Casa Senza Glutine.
Eppure fra i trend più attuali del settore catering per eventi, assicurare opzioni per diete speciali è una delle esigenze più diffuse e in costante crescita.
Certo, le tendenze sono molte e varie, fra queste:
- la richiesta di piatti sempre più “instagrammabili”;
- la scelta di un servizio attento alla sostenibilità ambientale, con ingredienti biologici, magari a km locale, confezioni e accessori ecologici. A questo proposito attenzione che tra i componenti di tali accessori non vi siano cereali contenenti glutine, come orzo o frumento, che potrebbero trasferirsi agli alimenti. Per maggiori info, ecco una nota di AIC in proposito.
- l’attenzione verso esperienze culinarie immersive, tecnologiche e memorabili;
- un’attenzione sempre maggiore alla sicurezza e all’igiene alimentare in era post-Covid.
Ma, la possibilità di rispondere a tutte le esigenze alimentari che si possono incontrare quando si organizza un banchetto o un rinfresco per molte persone, è sicuramente uno degli aspetti più importanti e differenzianti oggi per un servizio catering che si occupa di grandi eventi.
Inoltre, rispetto agli altri trend, questo si configura come necessità, soprattutto per quelle persone che seguono uno stile alimentare non per scelta volontaria (come le persone vegetariane o vegane), ma come vera e propria terapia da seguire per tutta la vita per restare in salute. Se a questo si aggiunge che offrire un servizio di ristorazione senza glutine idoneo implica conoscenze specifiche, è chiaro quanto sia importante per un catering seguire un corso di formazione dedicato alla celiachia e alla ristorazione senza glutine.
Da oltre 20 anni il programma AFC - Alimentazione Fuori Casa senza glutine dell’Associazione Italiana Celiachia, permette, a tutte le realtà che si occupano di ristorazione, di imparare a gestire la celiachia non solo in maniera sicura, ma anche in maniera soddisfacente. Aiutando, di fatto, il catering ad offrire un’esperienza culinaria memorabile, in senso positivo, anche per le persone celiache e chi le accompagna. Senza dimenticare che le competenze acquisite sul senza glutine, possono essere facilmente declinate su altre allergie o intolleranze alimentari!
Non solo, le realtà aderenti al network AFC godono di un programma che oltre alla formazione, prevede un percorso di consulenza dedicata alla gestione dell'offerta senza glutine, di aggiornamento periodico e anche di promozione, attraverso una serie di strumenti di comunicazione rivolti alle persone celiache socie dell’associazione e non solo.
Costo del programma AFC? Varia da regione a regione, perché gestito dalle singole associazioni AIC territoriali, ma, quando non completamente gratuito o puramente simbolico, è del tutto irrisorio. Per fare un esempio, nel 2022 il costo massimo per l’adesione al programma non ha mai superato le 200 €.
Per aderire o avere maggiori informazioni, è possibile consultare la pagina dedicata al programma AFC dell’Associazione Italiana Celiachia, o mettersi in contatto direttamente con l’AIC territoriale della propria regione.
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Alberto Lupini
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