È stata resa nota la nuova guida pizzerie firmata Gambero Rosso e, risultati alla mano, risultano essere due le principali città (o quantomeno province) italiane della pizza: Caserta e Verona. Conferme per Francesco Martucci, fresco trionfatore della 50 Top Pizza World, e Franco Pepe, che recentemente invece è stato eletto al primo posto da Best Pizza. Assieme ai due maestri casertani con il punteggio maggiore (96/100) condividono il gradino più alto del podio anche i veronesi Simone Padoan con il suo I Tigli (a San Bonifacio) e Renato Bosco, dell'omonima pizzeria a San Martino Buon Albergo (Verona). Appena un punto dietro, con una valutazione di 95/100, Diego Vitagliano, che aveva condiviso con Martucci il primo posto alla 50 Top.
«I Masanielli sono la miglior pizzeria in Italia per il secondo anno consecutivo con il massimo punteggio per Gambero Rosso. Ai miei figli. A chi mi ama. A chi mi vuole bene. Ai miei ragazzi. Qui non arrivano gli angeli», celebra così il traguardo Francesco Martucci sul proprio Facebook. «Passione e perfezione. Dietro le quinte di Pepe in Grani, il nostro talentuoso team lavora con dedizione affinchè ogni pizza sia perfetta per i nostri clienti» si legge invece sulla pagina di Pepe in Grani. Bis di primi posti per entrambi i pizzaioli casertani, già capaci di trionfare nelle già citate classifiche di 50 Top e Best Pizza. Importanti conferme anche per Simone Padoan, appena secondo nella graduatoria di 50 Top, e per Renato Bosco, in 24esima posizione nella medesima classifica.
Nella classifica con un punteggio espresso in centesimi, i Tre Spicchi, ossia le eccellenze tra le pizzerie al piatto, sono 103, mentre le Tre Rotelle, ossia le migliori pizzerie al taglio sono 14. 28 insegne premiate con una stella per 10 anni consecutivi.
Tra le eccellenze, contrassegnate dai Tre Spicchi e dalle Tre Rotelle, con un punteggio di 95/100, tra le migliori pizzerie al taglio, si distingue a Roma Pizzarium di Gabriele Bonci, tra i più grandi panificatori e pizzaioli d’Italia, mentre con un punteggio di 96/100, tra le migliori pizzerie al piatto, il Veneto sorprende con due insegne nella provincia di Verona: I Tigli di Simone Padoan a San Bonifacio, precursore con la prima Pizza Degustazione nel 1999, vera rivoluzione per l’epoca e Renato Bosco Bakery a San Martino Buon Albergo che da anni lavora su ingredienti e accostamenti per arrivare a un prodotto apprezzato e di eccellente livello.
E poi la Campania, con due insegne casertane: I Masanielli in città dove spicca la figura e il lavoro di Francesco Martucci che, negli oltre 300 mq della cucina, sperimenta continuamente prodotti e nuove tecniche e Pepe in Grani a Caiazzo, nella provincia, premiata con Tre Spicchi per 10 anni consecutivi, che ha raggiunto il successo grazie all’impegno nella ricerca, nell’accoglienza e nell’arte della pizza.
Accanto a questi riconoscimenti sono anche stati assegnati i premi riguardanti le pizze dell'anno. Si fregiano di tale nomina, riferite alle pizze al piatto, quelle di Ricordi ischitani - «Pizzeria Senese» (Sanremo, Imperia): pizza napoletana con fiordilatte affumicato, coniglio in porchetta, crema di cipolla di Montoro, polvere di olive nere, crema di ’nduja, coulis di prezzemolo, cialde di olive nere. Orto - «Pizzeria Meunier Champagne & Pizza» (Corciano, Perugia): pizza a degustazione con pacchetelle di pomodorino del piennolo e lapillo giallo del Vesuvio, burrata pugliese, carciofi fritti, polvere di olive, chips di verdure, cipolle rosse in agrodolce, perlage di prezzemolo e olio extravergine.
Capricciosa di mare - pizzeria «Clementina» (Fiumicino, Roma): tonda romana con stracotto di datterino, prosciutto di ricciola e bottarga homemade, stracci di mozzarella di bufala, terra di olive e petali di carciofo alla giudìa. Anna Daniele - pizzeria «Daniele Gourmet» (Avellino), pizza cotta nel ruoto cotta nel ruoto con 4 varietà di pomodori campani, aglio orsino, origano e basilico. Per quanto riguarda invece la pizze al taglio il premio va a Ponentino in Costiera - pizzeria «Pizza Chef» (Roma): teglia romana con zucchine, fiori di zucca a crudo, ciuffi di ricotta di pecora e alici di Cetara, con olio extravergine al limone. Tra le pizze dolci è stata premiata Assoluto di mela annurca – pizzeria «La Bolla» (Caserta): spicchio con mela in quattro consistenze.
Per completare la lista dei premi speciali: il premio Maestro dell'Impasto va a Stefano Callegari, «Tonda» (Roma); Sasà Martucci, «Sasà Martucci I Masanielli» (Caserta). Premio Pizzaiolo Emergente: Vincenzo Nese, «Vasame» (Sorrento, Napoli). Premio Ricerca e Innovazione: «That's Amore», (Raffadali, Agrigento). Premio Pizza e Territorio - Le migliori interpretazioni delle tradizioni locali: «Sitari»(Agrigento). Premio migliore proposta di bere miscelato: «Luppolo e Farina» (Latiano, Brindisi). Premio miglior servizio di sala: «Inedito» (Brescia). Premio migliore carta delle bevande: «Il vecchio e il mare» (Firenze), «Fermenta» (Chieti) e «Framento» (Cagliari). Premio migliore carta dei dolci: «La sorgente» (Guardiagrele, Chieti)
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Alberto Lupini