Bocuse d'Or, vince la Danimarca. Italia giù da un podio tutto scandinavo

In Norvegia, per la gara europea un podio tutto scandinavo, con la Danimarca a trionfare e l’Italia 7a su 20 (andrà ai mondiali). Svedese il miglior commis, al Regno Unito il miglior piatto e all'Ungheria il miglior vassoio

20 marzo 2024 | 19:11

Si sono concluse mercoledì 20 marzo le qualificazioni europee per il Bocuse d’Or del 2025 a Lione. A Trondeheim, in Norvegia, un podio tutto scandinavo, con la Danimarca a trionfare e l’Italia ancora una volta giù dal podio si deve accontentare della 7a posizione su 20, che secondo gli ambienti della nazionale è peraltro il miglior risultato degli ultimi anni e in ogni caso permette l'accesso ai mondiali del 2025.

Bocuse d’Or, i vincitori delle qualificazioni europee

La Danimarca conquista la medaglia al Bocuse d’Or europeo, davanti alla Svezia e ai padroni di casa della Norvegia per un podio completamente scandinavo. La Svezia ha anche conquistato il premio per il miglior commis, mentre il Regno Unito si aggiudica il riconoscimento per il miglior piatto e l’Ungheria quello per il miglior vassoio.

La classifica generale del Bocuse d'Or 2024

Questi le prime 10 squadre nazionali classificate:

  • Danimarca (1716 punti)
  • Svezia (1708)
  • Norvegia (1698)
  • Regno Unito (1546)
  • Francia (1516)
  • Ungheria (1491)
  • Italia (1381)
  • Islanda (1360)
  • Slovacchia (1312)
  • Finlandia (1302)

Bocuse d’Or, la sfida delle Nazionali in gara

Le squadre avevano 5 ore e mezza per preparare le due prove della competizione: il piatto e il vassoio. Per ancorare il concorso al territorio, il Bocuse d'Or ha scelto quest'anno di imporre prodotti locali e rappresentativi di questa regione artica.

A sfidarsi 20 Nazionali, tra cui l’Italia, che hanno eseguito i propri test tra martedì 19 e mercoledì 20 marzo, divisi in due giornate da 10 squadre l’una con inizio del test a partire dalle 9.00 del mattino. Ogni 10’, fino alle 10.30, partiva una nuova performance. Ad aprire le danze l’Islanda, con l’Ungheria a chiudere la due giorni e l’Italia ottavo team del primo giorno.

Bocuse d’Or, la sfida europea

Per il piatto, i candidati dovevano lavorare la carne di renna di Røros, prodotto di punta della cultura Sami, frutto di una tradizione di allevamento che rispetta la natura e le consuetudini. Inoltre dovevano incorporare nelle loro ricette l'acquavite, il distillato nazionale norvegese, prodotta con cumino proveniente dalla regione di Trondheim.

Per il vassoio, è stato invece bisognava cucinare lo skrei, un merluzzo tipico del Nord Europa, e le capesante delle isole Frøya.

Riconoscibili sia visivamente che per il loro sapore, questi prodotti dovranno essere accompagnati da tre guarnizioni presentate sul vassoio: due esclusivamente vegetali, senza carne, pesce o frutti di mare, e una a base di stoccafisso norvegese tradizionale, ottenuto da merluzzo essiccato lentamente all'aria aperta. Nelle loro ricette, i team dovranno inoltre includere almeno un ingrediente riconoscibile dal gusto del paese che rappresentano, come forte simbolo del loro patrimonio culinario.

Bocuse d’Or, la performance del Team Italia

L’Italia non è mai riuscita ad imporsi al Bocuse d’Or e quest’anno era rappresentata alle qualificazioni europee dal team di Marcelino Gòmez Vita, composto da Benjamin Sorensen (commis) e Alessandro Bergamo (coach). La delegazione era completata dal presidente Enrico Crippa e dal supervisor Lorenzo Alessio. Sfumata al momento una medaglia agli europei, l'Italia passa comunque il turno e parteciperà ai mondiali del 2025.

Per quanto riguarda il piatto, il team italiano ha proposto una “Renna leggermente affumicata in crepine e lardo, servita con porcini, insalata di mela fresca e foie gras di romano" con a seguire una terrina di lingua e guancia di renna in spuma di aquavite.

«Ho utilizzato – ha detto Gòmez Vita - prodotti italiani come porcini, foie gras romano, per abbinarli alla carne di renna, aggiungendo il grasso più usato in Italia, ovvero il lardo di Colonnata, poiché la renna è naturalmente magra. Per la terrina di lingua e guancia di renna, mi sono ispirato a una ricetta di mia madre per il Natale, a base di lingua, patate e uova, riadattandola per la competizione».

"Skrei e capesante agli agrumi con corallo, sabayon alle erbe, barbabietola balsamica e zucca al parmigiano" è stato invece il servizio tricolore: «Mi sono ispirato agli ingredienti più emblematici della cucina italiana come il parmigiano e l'aceto balsamico, reinterpretandoli con il mio percorso professionale e tenendo conto del contesto del concorso».

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Alberto Lupini


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