Reduce da un'intensa e inaspettata esperienza personale, come Presidente di Ampi, vorrei, per una volta - invece di trattare questioni e consigli tecnici - soffermarmi sulle insidie nascoste di un lavoro dove la normalità è stare giornate intere in piedi in laboratorio, progettare nuovi dolci o nuovi piatti, fare ricerca sugli ingredienti, assaggiare continuamente.

Benessere in pasticceria: perché anche i pasticceri devono fare prevenzione
Ci si dimentica dell'orologio, sovente si saltano i pasti, si esagera con il consumo di zuccheri e grassi (siamo pasticceri!), ci si focalizza sul raggiungimento degli obiettivi perché la passione per quello che facciamo ci pervade, e a volte ci fa dimenticare che è importante ogni tanto pensare a noi stessi e al nostro benessere fisico.
Una scoperta salvavita
Dopo 44 anni di laboratorio e di cucina, è stata solo una miracolosa casualità a farmi scoprire un grosso rischio in agguato, a mia totale insaputa, permettendomi di agire repentinamente prima che fosse troppo tardi.
Ricoverato per una notte per un semplice controllo, grazie a un medico particolarmente scrupoloso, mi sono ritrovato il mattino dopo a dover intervenire chirurgicamente e d'urgenza. Un miracolo che ora mi vede di nuovo al lavoro.
Il valore della prevenzione
Credo che condividere e raccontare questa mia esperienza sia utile a sensibilizzare i miei colleghi e amici, che so animati dalla stessa passione per la nostra professione. Nell'ottica di una prevenzione responsabile, ogni tanto dobbiamo fermarci, tenere sotto controllo i valori, cercare di muoverci di più per tenersi in forma, controllare ove possibile l'alimentazione, non saltare i pasti per evitare picchi glicemici e un eccesso di fame serale.

Se uno poi ha o ha avuto familiari con problematiche anche serie legate al cibo e allo stress, deve impegnarsi a riguardarsi - so che è difficile, specie per le persone golose come me, ma attraverso le lenti della mia esperienza posso dire che la prevenzione, presa sul serio, salva la vita.