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Ecco come sono le sfrappole di Beniamino Baleotti, il re della sfoglia

Il volto noto della tv porta avanti la tradizione bolognese con le sue sfrappole, sottilissime e croccanti. Tirate al mattarello, fritte per pochi secondi, devono essere così leggere da intravedere San Luca

di Tiziana Di Masi
La Signora in Dolce
15 febbraio 2025 | 13:15

Ecco come sono le sfrappole di Beniamino Baleotti, il re della sfoglia

Il volto noto della tv porta avanti la tradizione bolognese con le sue sfrappole, sottilissime e croccanti. Tirate al mattarello, fritte per pochi secondi, devono essere così leggere da intravedere San Luca

di Tiziana Di Masi
La Signora in Dolce
15 febbraio 2025 | 13:15

Il re della sfoglia, ovvero Beniamino Baleotti, volto noto della tv, nasce in mezzo a uova e farina, una passione che gli viene data in eredità tecnica e spirituale dall'amata nonna Clarice, con cui il piccolo futuro re della sfoglia trascorreva i pomeriggi dell'infanzia. Un hobby che diventa una professione e che si concretizza non solo in premi e riconoscimenti, ma in ciò che per me più vale, cioè ottimi dolci e simpatia contagiosa condita da una bolognesità autentica. Ho deciso di andare ad investigare sulle sue specialità nel suo nuovo locale a Castel Maggiore, alle porte di Bologna, perché sfoglia non vuol dire solo tortellini e tagliatelle bolognesi eccellenti ma anche tanti dolci.

Ecco come sono le sfrappole di Beniamino Baleotti, il re della sfoglia

Beniamino Baleotti e le sue sfrappole: il dolce di Carnevale più amato a Bologna

I dolci di Beniamino Baleotti, il re della sfoglia

Quali? Anzitutto le peschine di Nonna Clarice, che sono "goduriosissime" per dirla con parole sue: fragranti, accarezzate dall'alchermes e dallo zucchero in superficie che te le rende croccanti, prima di lasciare il passo (o meglio il morso) al loro cuore di cioccolato in cui puoi scioglierti. Poi le raviole, un classico bolognese irrinunciabile: con l'albicocca, profumatissime o con la mostarda, di quelle che "ti fanno andare sulla luna" come dice Beniamino E per finire, le protagoniste indiscusse del Carnevale: le sfrappole.

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Tirate al mattarello, sottilissime, quasi un velo, croccanti, "bubbolose", fritte per pochi secondi nell'olio et voilà, la magia è fatta. Notare bene: talmente sottili che "si deve vedere San Luca". La basilica di San Luca per Bologna e per il bolognese doc è un punto di riferimento immancabile, perchè se vedi o intravedi San Luca vuol dire che sei a casa e per un dolce tradizionale così identitario e rappresentativo della città, penso non ci sia aspirazione più alta.

Ecco come sono le sfrappole di Beniamino Baleotti, il re della sfoglia

Le sfrappole di Beniamino Baleotti, il re della sfoglia

Sono tanti i dolci della tradizione bolognese da riscoprire, anche fuori dalle pasticcerie canoniche, perché il dolce tradizionale racconta sempre di radici, identità, condivisione di relazioni e amore che attraversano i secoli; sono una storia antica piena di sapienza e di quella bontà unica delle cose "fatte a mano", come una volta. I dolci di Beniamino sono un ponte fra passato e futuro, nel pieno rispetto della tradizione. Come l'amore per la sfoglia rigorosamente tirata a mano da Nonna Clarice che è stata tramandata a quel bambino che ora è il Re della Sfoglia e aggiungo, autore di una delle sfrappole migliori della città.

Via Gramsci 6 40013 Castel Maggiore (Bo)
Tel +39 051 711175

© Riproduzione riservata STAMPA

 
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