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Stai progettando un locale? Ecco come scegliere i materiali migliori

Affidarsi a professionisti per progettare un locale è essenziale per ottenere risultati eccellenti, combinando funzionalità ed estetica senza compromettere il budget. La disposizione degli arredi e la scelta dei materiali devono bilanciare bellezza e praticità. Spesso, però, i clienti si concentrano troppo sulle scelte estetiche, rischiando di creare ambienti anonimi o simili ad altri

di Emanuele Svetti
Architetto e Fondatore Studio Svetti Architecture
01 agosto 2024 | 05:00
Stai progettando un locale? Ecco come scegliere i materiali migliori
Stai progettando un locale? Ecco come scegliere i materiali migliori

Stai progettando un locale? Ecco come scegliere i materiali migliori

Affidarsi a professionisti per progettare un locale è essenziale per ottenere risultati eccellenti, combinando funzionalità ed estetica senza compromettere il budget. La disposizione degli arredi e la scelta dei materiali devono bilanciare bellezza e praticità. Spesso, però, i clienti si concentrano troppo sulle scelte estetiche, rischiando di creare ambienti anonimi o simili ad altri

di Emanuele Svetti
Architetto e Fondatore Studio Svetti Architecture
01 agosto 2024 | 05:00
 

Inutile che vi racconti nuovamente come la scelta più giusta che si possa fare per arrivare ad un risultato eccellente sia quella di affidarsi ad un professionista: siamo noi, senza ombra di dubbio, che possiamo e dobbiamo aiutarvi, togliendovi il peso di selezionare, miscelare ed equilibrare arredi, finiture, materiali e colori con il giusto grado di sofisticazione utile al successo del vostro locale. Tuttavia non dobbiamo mai dimenticare come il successo di un locale non dipenda soltanto dalla sua immagine, ma anche da come vengono tagliati gli ambienti, non perdendo mai di vista la funzionalità, coscienti del fatto che dentro a questi “contenitori” poi dovrà lavorare l‘uomo e che il cliente è a sua volta un essere umano, per cui la posizione degli arredi come la loro componente materica non dovrà mai passare in secondo piano rispetto al “Dio” budget.

Progettare un locale: l'importanza di affidarsi ai professionisti

Durante le riunioni con i miei clienti mi trovo spesso ad intraprendere discussioni sulle scelte cromo materiche, prima ancora che sulla funzione dei locali stessi, con il risultato di trovarsi a ripensare uno spazio pensato con una certa coerenza a sull'onda emotiva dell'imprenditore nel suo imprevisto impeto da interior decorator, basato sulla sola pretesa che è lui o la sua società che investono denaro nell'opera.

Stai progettando un locale? Ecco come scegliere i materiali migliori

Un progetto è un flusso di pensiero fluido

Questa convinzione, ahimé, porta molto spesso all'evidenza finale di locali tra loro simili, come già raccontato nello scorso articolo, piuttosto che, nel peggiore dei casi, anonimi. Ad oggi quello che vi posso dare per certo è che i miei lavori più apprezzati sono sempre stati quelli nei quali il cliente si è affidato a noi, creando un dialogo costruttivo nel taglio funzionale degli ambienti, senza criticare o rielaborare l'originalità del progetto, perché un progetto è un flusso di pensiero fluido, arricchito da esperienze, emozioni e materiali che si concatenano tra loro, generando eleganza, sofisticatezza, sorpresa ed emozione in chi segue la realizzaione.

Non potete immaginare quante volte alla fine di una delle tante “battaglie decisionali”, dopo averla spuntata ed essere risucito ad arrivare al risultato finale mi sia sentito dire: “Devo riconoscere che avevi ragione..”. Non posso negare che questa frase allevia la bile generata dalle innumerevoli discussioni in cui ho dovuto far valere la mia idea davanti alla ritrosia del cliente.

Progettare un locale: accettare lo scorrere del tempo contro il restyling maniacale

Alla fine oggi ho iniziato a prendere coscienza del fatto che queste dinamiche siano una sorta di altra faccia di un “problema identitario” insito nella società contemporanea: oggi siamo noi stessi a vivere problemi di accettazione dell'apparire, per questo siamo sempre più spesso alla ricerca di una sorta di “elisir di lunga vita” che spesso trascende nei vari restyling da chirurgo estetico, con il solo ed illogico, quanto maniacale, complesso del non voler accettare i segni del tempo.

Stai progettando un locale? Ecco come scegliere i materiali migliori

Progettare un ambiente con l’idea di scegliere materiali che “mascherino” la carenza igienica di un gestore è inaccettabile

Nei locali questo meccanismo della mente si trasforma generando più o meno incosciamente due richieste da parte del cliente: 

  • che non si veda tanto lo sporco
  • scegliere materiali che non si rovinino nel tempo

Sulla prima richiesta ho da sempre la più sincera avversione, infatti per me non esiste che si possa progettare un ambiente con l'idea di scegliere materiali che “mascherino” la carenza igienica di un gestore: è inaccettabile!! Sulla seconda invece posso essere in parte d'accordo, ma molto dipende dallo stile che si vuol dare al locale, per questo, per intenderci meglio, vi voglio raccontare il mio primo ristorante di successo: Saffron.

Progettare un locale: il caso Saffron di Arezzo

Eravamo nel 2010, Saffron era già un ristorante fusion di buon nome ad Arezzo, in Toscana, che tuttavia aveva una forte carenza di visibilità ed immagine rispetto alla città in cui si trovava. Con i proprietari Andrea ed Elena c'è stato da subito quel feeling di cui scrivevo in precedenza, ho saputo cogliere e placare le paure più profonde legate al cambiamento che andavano a fare, sia a livello logistico che di immagine e le ho trasformate nel loro sogno.

Stai progettando un locale? Ecco come scegliere i materiali migliori

Saffron, ristorante di Arezzo, è un ottimo caso studio

In questo caso il ristorante lavorava su un involucro e degli arredi fatti di materiali naturali che trovano la loro valorizzazione nell'accettare la trasformazione che inevitabilmente il tempo avrebbe portato con sé. Così il legno di rovere, che caratterizza in maniera originale i top dei tavoli, come una parte delle pareti, oggi a distanza di quasi 15 anni è più bello che mai, grazie all'ossidazione che ha generato una patina non riproducibile artificialmente, il legno si è aperto in alcune sue parti, dando segnali della propria forza, e tutto questo ha generato una combinazione che ha valorizzato la bellezza intrinseca del difetto, un effetto “wabi-sabi” che solo il tempo sa creare, con l'accettare il suo trascorrere e i cambiamenti che questo può ingenerare.

Stai progettando un locale? Ecco come scegliere i materiali migliori

Saper bilanciare le componenti può risultare la ricetta migliore per un risultato di rilievo

Chiaramente il legno sui top dei tavoli ha avuto bisogno di una protezione e la ricerca è stata quella di materiali naturali che impedissero l'assorbimento di liquidi e alimenti, ricadendo sulla cera, che ha il solo “difetto” che deve essere passata periodicamente per nutrire ed impermeabilizzare le fibre, manifestando così un sano “affetto” da parte dell'imprenditore che se ne prenderà cura in maniera maniacale per farlo “invecchiare” al meglio.

Progettare un locale: la scelta dei materiali nell'ospitalità

Quando si parla di ospitalità invece il ragionamento si sposta su superfici che assolvano al meglio due tematiche:

  • facile igienizzazione (che non vuol dire che non si veda lo sporco, anzi…)
  • rigenerabilità o forte resistenza

Per questo propongo superfici che siano manutenibili facilmente, in special modo nelle parti di maggiore usura da urto, strofinamento e graffio, come possono essere i posavaligia, gli scrittoi, le testate letto, i piani dei comodini e i top lavabo, ma anche le zone di ricevimento e servizio. In questo caso, oggi più che mai, sia le nano tecnologie che i materiali acrilici hanno una componente di rilievo nelle scelte che vado a fare, un piano in “pietra acrilica”, come la chiama un mio carissimo amico, permette di avere superfici sempre in ordine a fronte di un minimo impegno manutentivo ma di un budget più importante, che in realtà si ripaga nel breve periodo con la diminuzione degli interventi di riparazione e soprattutto delle sostituzioni. Ovvio che anche in questa circostanza la tematica della “bellezza del tempo che passa” non può essere sottovalutata e quindi non valorizzata in alcune strutture di pregio, dove il tocco dato dal materiale naturale rimane insostituibile.

Saper bilanciare le componenti può risultare la ricetta migliore per un risultato di rilievo: una decina di anni fa sono stato chiamato per occuparmi della ristrutturazione di un hotel 3 stelle in Umbria, vicino a Foligno (Pg), Le Colombare, in questo caso riuscimmo a fare un interior che combinasse l'utilizzo di materiali di recupero, coniugandoli ad arredi minimal realizzati a disegno sfruttando le proprietà dei pannelli melaminici, che riproducono textures più o meno originali garantendo una durata ed una resistenza molto superiore a qualsiasi altro materiale ligneo naturale, coniugando così estetica e durabilità in un compromesso dal rapporto qualità/prezzo imbattibile. Il risultato di questa “improbabile” miscela? Una struttura 3 stelle, che ad oggi è percepita dai clienti come un 4 stelle, lasciando intatta l'attualità dell'idea, con un allure di contemporaneità che permane a distanza di un decennio dalla sua realizzazione, dimostrando ancora una volta come la combo progetto coerente e materiali compatibili, sia la miglior scelta che si possa fare.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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