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Il futuro dell'accoglienza: ecco cosa non può più mancare negli hotel

«La partita quest'estate si gioca su due metà di uno stesso campo. Da un lato c'è la personalizzazione dell'esperienza, ovvero, il fulcro centrale di una proposta turistica che funzioni. Dall'altro lato, invece, la parola chiave deve essere un buon rapporto qualità/prezzo e fare in modo che l'ospite possa poi avere la voglia di ritornare», spiega Giacomo Pini, esperto di marketing della ristorazione

01 luglio 2024 | 05:00
Il futuro dell'accoglienza: ecco cosa non può più mancare negli hotel
Il futuro dell'accoglienza: ecco cosa non può più mancare negli hotel

Il futuro dell'accoglienza: ecco cosa non può più mancare negli hotel

«La partita quest'estate si gioca su due metà di uno stesso campo. Da un lato c'è la personalizzazione dell'esperienza, ovvero, il fulcro centrale di una proposta turistica che funzioni. Dall'altro lato, invece, la parola chiave deve essere un buon rapporto qualità/prezzo e fare in modo che l'ospite possa poi avere la voglia di ritornare», spiega Giacomo Pini, esperto di marketing della ristorazione

01 luglio 2024 | 05:00
 

Alberghi, pensioni e hotel d'Italia per tutta l'estate e, in alcune località, anche fino all'autunno inoltrato, cercheranno di sopravvivere nel sempre più complesso e imprevedibile mercato dell'accoglienza. La proposta turistica vive infatti una continua evoluzione per cercare di intercettare i gusti e i desideri di turisti provenienti da tutte le parti del mondo.

Ma cosa si aspettano di trovare oggi gli ospiti di un albergo in Italia? Lo sa bene Giacomo Pini, consulente, esperto di marketing della ristorazione e fondatore di GpStudios. L'autore dei fortunati volumi "Risto Boom. Crea il successo del tuo locale", "L'Arte del Breakfast" e "Il marketing territoriale dell'Italia che non ti aspetti. Come vendere i luoghi magici fuori dai circuiti turistici commerciali" spiega come presentare una proposta di accoglienza ottimale, capace di far vivere un'esperienza turistica tale che l'ospite possa poi ritornare nello stesso albergo.

 Il futuro dell'accoglienza: ecco cosa non può più mancare negli hotel

Gli ospiti investono risparmi e tempo in vacanze da cui possano trarre benefici a livello fisico, spirituale ed emozionale e di cui possano sentirsi soddisfatti anche in ottica di crescita personale

Cosa cercano i turisti negli hotel d'Italia

Giacomo Pini ha ben chiaro quali siano le aspettative e i desiderata dei turisti che questa estate soggiorneranno negli hotel d'Italia. «La partita si gioca sue due metà di uno stesso campo - ha premesso il fondatore di GpStudios - Da un lato, la personalizzazione dell’esperienza è il fulcro centrale di una qualsiasi proposta che funzioni, capace di attirare interesse e clienti. Dall’altro, la parola chiave è qualità, o meglio il giusto rapporto qualità/prezzo. Attenzione, con questo non vorrei far passare che i turisti non siano disposti a spendere, anzi; piuttosto è da tenere a mente che il loro desiderio è “investire” le proprie ferie, i propri risparmi, il proprio tempo libero in vacanze da cui possano trarre effettivi benefici a livello fisico, spirituale ed emozionale, e di cui possano sentirsi realmente soddisfatti anche in ottica di crescita personale».

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La proposta di accoglienza deve essere direttamente proporzionale al contesto in cui ci si trova ad operare

La proposta di accoglienza degli hotel italiani

Per Pini la proposta di accoglienza degli alberghi d'Italia «deve necessariamente essere direttamente proporzionale al contesto in cui ci si trova ad operare - ha spiegato l'esperto di marketing della ristorazione - Le strutture che vantano una location immersa nella natura o vicina alla spiaggia puntano molto sulle attività che portano gli ospiti a creare un legame con il territorio, a praticare i propri sport preferiti o provare qualcosa di nuovo. In ogni modo, a prescindere dalla location, molte promuovono un tipo di vacanza sostenibile e incentrata sul benessere, a sostegno di quel turismo del sonno che ha preso sempre più piede nell’ultimo periodo. Alcune strutture hanno poi rivoluzionato il proprio modello, mettendo a disposizione alcuni servizi non solo alla clientela interna, ma anche a quella esterna, che, seppur non pernottando in struttura, ha diritto di accedere alla struttura e ai suoi servizi tramite pass a piscine, spa, ristoranti e attività organizzate. Questo è un modo molto intelligente per lavorare sull’extra revenue (ovvero tutti i servizi vendibili dalla struttura separatamente rispetto al soggiorno vero e proprio, ndr) e per rispondere all’esigenza di un viaggiatore che, a prescindere dalla propria capacità di spesa, cerca sempre un qualcosa di esclusivo, un’esperienza premium».

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Accoglienza e ristorazione: il ruolo dei ristoranti negli hotel

Pini non dimentica nemmeno l'importanza della ristorazione alberghiera nella proposta di accoglienza. «È ormai diventata centrale, qualsiasi sia il tipo di struttura o di location in cui la struttura stessa si trova - ha proseguito l'esperto di marketing della ristorazione - Il cibo racconta e rappresenta un territorio, con le sue tradizioni, rendendolo unico e autentico; il cibo è poi veicolo di benessere, ma anche di piacere. E questo i viaggiatori lo riconoscono».

«Le stime ci dicono che 4 persone su 5 desiderano sperimentare i sapori della cucina locale durante i loro viaggi, mentre la metà dei turisti non esita a prenotare cooking classes (le cooking classes per stranieri sono esperienze culinarie progettate per offrire a coloro che vogliono partecipare la possibilità di imparare a cucinare piatti tradizionali italiani, ndr) o food tour locali, tra cantine e agriturismi. È ovvio che la ristorazione alberghiera in primis, ma anche la ristorazione in generale la fa da padrona e pesa sull’esperienza complessiva della vacanza per una percentuale tale che non può più essere sottovalutata».

Il futuro dell'accoglienza: ecco cosa non può più mancare negli hotel

Quattro turisti su cinque desiderano sperimentare i sapori della cucina locale durante i loro viaggi

Una proposta di accoglienza vincente per tutto l'anno

Quindi, come è possibile farsi trovare pronti per questa stagione e per il resto dell’anno? «Una volta con 15 euro al giorno l’ospite in hotel poteva mangiare comodamente colazione, pranzo e cena», ha ricordato Pini 

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Giacomo Pini, esperto di marketing della ristorazione

«Oggi non è più così, perché i costi sono completamente diversi e quello che vogliono i turisti anche. Per questo sarebbe opportuno per le strutture di accoglienza virare a una nuova ristorazione alberghiera, che abbandoni una volta per tutte formule poco attrattive e poco sostenibili come la pensione completa per aprirsi verso nuovi orizzonti. Puntando quindi verso la creazione di esperienze più reali e rendendo l’offerta talmente attrattiva da far diventare l’hotel food uno dei motivi di scelta per l’ospite che deve decidere in quale hotel soggiornare. Il rischio di non muoversi verso questa direzione è quello di oscurare qualsiasi possibile finestra di cambiamento che si apre su nuove opportunità di guadagno».

«Un simile discorso può essere fatto per i locali di ristorazione: un menu attrattivo e identitario, che parli del locale stesso e del territorio, un servizio impeccabile, sorrisi e cortesie per rendere l’esperienza (culinaria in particolare e di viaggio in generale) memorabile. Ovviamente, questo periodo dell’anno, in cui magari ci si ritrova davanti a picchi di lavoro per i numerosi turisti in arrivo, è l’occasione ideale per testare qualcosa di diverso, per migliorare alcuni elementi operativi e strategici del proprio business, da mantenere poi fino alla fine dell’anno, per registrare un anno da record, ricco di risultati certi e soddisfacenti».

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