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Apei, Fabrizio Galla è il pasticcere dell'anno: ecco la sua storia

«Non lavoro per raccogliere premi, ma per suscitare emozioni e fare vivere esperienze sensoriali» racconta Fabrizio, premiato dall'associazione dei maestri pasticceri per “meriti tecnici e grande abilità professionale”

di Piera Genta
 
06 maggio 2024 | 15:26

Apei, Fabrizio Galla è il pasticcere dell'anno: ecco la sua storia

«Non lavoro per raccogliere premi, ma per suscitare emozioni e fare vivere esperienze sensoriali» racconta Fabrizio, premiato dall'associazione dei maestri pasticceri per “meriti tecnici e grande abilità professionale”

di Piera Genta
06 maggio 2024 | 15:26
 

Un nuovo e prestigioso riconoscimento va ad arricchire il già ricco medagliere di Fabrizio Galla, pasticcere dell'anno dell'Apei, associazione degli Ambasciatori pasticceri dell'eccellenza italiana, nata nel 2022, presieduta da Iginio Massari, che accoglie in sé le migliori professionalità e le eccellenze più esclusive della pasticceria nel nostro Paese. “Meriti tecnici, grande abilità professionale, continua ricerca, desiderio di condividere la sua esperienza” le motivazioni del premio consegnato in occasione del secondo seminario pubblico dell'associazione, svoltosi a Torino presso il Museo Egizio.

Apei, Fabrizio Galla è il pasticcere dell'anno: ecco la sua storia

Il pasticcere dell'anno dell'Apei, Fabrizio Galla

Chi è Fabrizio Galla, pasticcere dell'anno dell'Apei

«Sempre appagante ricevere dei riconoscimenti. Non lavoro per raccogliere premi, ma per suscitare emozioni e fare vivere esperienze sensoriali» racconta Fabrizio. Una passione per i dolci nata da ragazzino nel forno dello zio panettiere, alimentata anche dall'attività di famiglia. Infatti i suoi genitori hannoa vuto fino a pochi anni fa e per oltre 50 anni il ristorante Tre Colombe a San Sebastiano Po sulle colline attorno a Torino, dove oggi si trova laboratorio e la pasticceria, stabilmente insignita del prestigioso riconoscimento delle “Tre Tortenella guida del Gambero Rosso.

A quattordici anni si iscrive alla scuola professionale Arte bianca di Torino e poi il lavoro. Fondamentale gli anni trascorsi da Falchero, pasticcere di via San Massini specializzato nei pasticcini mignon. Negli anni partecipa a vari concorsi internazionali e nel 2007 vince il premio speciale alla Coupe du Monde de la Pâtisserie di Lione con la torta Jessica, sette strati, dalla cialda croccante alla nocciola alla mousse di cioccolato fondente Santo Domingo 70%. Il nome ricorda il personaggio dei cartoon, Jessica Rabbit, un dessert ancora oggi icona della sua pasticceria e della pasticceria italiana. Dal 2019 far parte di Relais Desserts, la prestigiosa associazione francese che riunisce l'élite dell'alta pasticceria di 19 Paesi. Al suo fianco Federica Russo, miglior pasticcere donna nel 2018 (e ora anche sua moglie) e responsabile del laboratorio.

Che cosa ne pensa del futuro della pasticceria Fabrizio Galla

A lui, per l'occasione, abbiamo chiesto cosa si aspetta dal futuro della pasticceria. Questa è stata la sua risposta: «Molti giovani si stanno avvicinando al nostro mondo, aprendo locali, spero abbiano voglia di portare avanti la tradizione italiana. Dopo la pandemia anche problemi di costi delle materie prime, quasi tutti raddoppiati. Prima la vaniglia, adesso il cacao. Per quanto riguarda stiamo portando delle modifiche ai nostri prodotti aggiustando le consistenze, le dolcezze. Abbiamo anche dei prodotti nuovi, senza inseguire le mode. Se mangio un dolce, deve darmi piacere senza richiedere uno sforzo interpretativo. In pasticceria abbiamo poco tempo per spiegare il dolce, diverso al ristorante, quindi la nostra comunicazione si basa sul passaparola».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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